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Il centro storico di Roma potrebbe diventare una zona a emissioni zero, offlimit a tutti i veicoli, nell’ambito di un vasto piano che prevede car sharing, bike sharing, eliminazione di parcheggi ingolfati. Le misure del nuovo piano generale del traffico urbano del Comune prevedono accessi nell’anello ferroviario regolamentati con bonus mobilità, una sorta di pacchetto ingressi
Il centro storico di Roma potrebbe diventare una zona a emissioni zero, offlimit a tutti i veicoli, nell’ambito di un vasto piano che prevede car sharing, bike sharing, eliminazione di parcheggi ingolfati.
Le misure del nuovo piano generale del traffico urbano del Comune prevedono accessi nell’anello ferroviario regolamentati con bonus mobilità, una sorta di pacchetto ingressi sul modello dell’ecopass di Milano, via i parcheggi sulle arterie principali della Capitale per fluidificare il traffico, revisione delle tariffe delle strisce blu. Ma anche un trasporto pubblico più efficiente, più accessibile. E una mobilità basata sulla condivisione: dal potenziamento del car e bike sharing al mobility management, dalla creazione di isole ambientali fino ad un aumento dei nodi di scambio sul Gra.
Dati e miglioramenti previsti. Tra gli obiettivi del nuovo piano generale del traffico urbano l’aumento del 20% la velocità commerciale del servizio di trasporto pubblico sugli assi portanti attraverso corsie preferenziali e itinerari a priorità semaforica, incrementare del 20 per cento gli utenti di bus, metro e tram ed arrivare sulla ciclabilità al 2 per cento d’uso sistematico entro due anni ed al 4 per cento su base cittadina.
“Dopo 15 anni viene presentato un piano che serve per migliorare la qualità della vita delle persone che così recupereranno tempo per la loro vita”, dice il sindaco Ignazio Marino. Perché i romani nel traffico perdono 135 milioni di ore l’anno. Il nuovo modello di gestione della mobilità prevede la divisione della Capitale a sei zone e non più a quattro: area centrale-Mura Aureliane dove l’obiettivo è quello di ridurre al massimo il traffico di veicoli privati; anello ferroviario dove si prevede una regolamentazione degli accessi con mezzi privati, la riorganizzazione della rete distribuzione merci e del Tpl e lo sviluppo di sistemi di sharing quali car, bike, van; circonvallazione esterna con la fluidificazione della viabilità sulle arterie principali che passerà attraverso l’eliminazione dei parcheggi e la creazione di micro parcheggi di scambio e corsie preferenziali per bus.
Nel Grande raccordo anulare si cercherà di potenziare l’intermodalità con bus e metro nonché mettere in sicurezza fermate e percorsi di accesso ai mezzi di trasporto pubblico locale. Per le ultime due zone extra Gra e la città verso il mare si prevede il potenziamento della ferrovia Roma Lido.
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