Il candidato alle elezioni presidenziali in Ecuador, il giornalista Fernando Villavicencio, è stato ucciso. Si batteva contro la corruzione.
La campagna elettorale in Ecuador è stata sconvolta nella giornata di mercoledì 9 agosto. Il candidato alle presidenziali Fernando Villavicencio, giornalista e attivista politico, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre usciva da una scuola della capitale Quito, nella quale si era recato per partecipare ad un comizio.
Fernando Villavicencio si batteva contro la corruzione in Ecuador
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, l’uomo è stato raggiunto da numerose pallottole. Da anni si batteva soprattutto contro la corruzione nel proprio paese. Unanime la condanna da parte degli altri candidati in corsa per le presidenziali. Anche il presidente uscente, Guillermo Lasso, ha espresso il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia, assicurando che i responsabili verranno assicurati alla giustizia. Il capo di stato ha inoltre proclamato lo stato di emergenza per un periodo di 60 giorni, al fine di garantire uno svolgimento sereno delle elezioni e del periodo post-elettorale. Ciò implica il dispiegamento sul territorio delle forze armate.
Il candidato del movimento indigeno Pachakutik, l’ecologista Yaku Pérez, ha affermato che “l’Ecuador non merita altre morti” e invitato il paese ad unirsi e a cercare la pace.
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