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Il digitale in azienda per risparmiare carta, tempo e denaro. Intervista a Edoardo Costa, co-founder di Tac
Edoardo Costa racconta Tac, la piattaforma che aiuta le imprese a ridurre l’impatto ambientale e snellire i processi digitalizzando il materiale cartaceo.
Ancora oggi il biglietto da visita costituisce uno degli strumenti di business fondamentali per aziende e professionisti, mezzo di informazione irrinunciabile per stabilire un primo contatto con possibili clienti e avviare nuovi rapporti professionali. Nella tradizionale versione cartacea ha però due grossi limiti: comporta uno spreco di carta e non riesce a mantenere a lungo il suo potenziale. Quando le carte iniziano a essere numerose diventa difficile riuscire ad associare un nome a un volto e una professione, a maggior ragione se è trascorso del tempo dal primo incontro, così molti finiscono dimenticati in schedari, borse e cassetti. È proprio per colmare queste lacune che è nata Tac, una piattaforma che permette alle imprese di creare e condividere biglietti da visita digitali. In pochi mesi, a queste funzionalità se ne sono aggiunte altre e altre ancora se ne aggiungeranno in futuro. Ce lo svela Edoardo Costa, uno dei fondatori della startup, a cui abbiamo chiesto di raccontarci meglio cos’è Tac e qual è la sua mission.
Tac in breve
Fondata a fine 2019 da Riccardo Angioli e Roberto Sfoglietta, la startup innovativa Tac viene effettivamente lanciata nel settembre 2021 dopo i primi necessari investimenti in ricerca e sviluppo. In pochi mesi riesce a conquistarsi uno spazio importante all’interno del mercato italiano ed estero grazie agli sforzi dei founder, a cui nel frattempo si sono aggiunti Matteo Saltarello ed Edoardo Costa. Oggi conta oltre 350 aziende clienti in cinque paesi e più di 100mila utenti attivi. L’app è disponibile per i sistemi iOS, Android e come webapp; i dati sono facilmente accessibili e condivisibili tramite un’apposita carta, ma anche tramite link, QRcode, sms o email.
La nostra intervista al co-founder Edoardo Costa
Iniziamo dal principio. A quale necessità inascoltata delle aziende si propone di rispondere Tac?
Tac nasce con l’obiettivo di digitalizzare i biglietti da visita che i professionisti si scambiano quando si incontrano. L’idea iniziale è quella di ovviare sia allo spreco di carta sia alla difficoltà di conservare contatti indispensabili per le aziende, sostituendo i tradizionali sistemi cartacei con un profilo digitale. Si tratta dunque di una vera e propria pagina web contenente tutti i dati dell’utente, compresi link social e foto. Partendo dalle banche dati aziendali e dai supporti cartacei, il nostro sistema crea profili certificati per ogni dipendente, che possono essere facilmente aggiornati. Ben presto, a questo primo strumento se ne aggiunge un altro, un supporto fisico costituito da una smart card, che unisce i vantaggi dei due approcci. Da un lato permette di mantenere la gestualità dello scambio – incisiva, efficace e irrinunciabile per molti – dall’altro aiuta a superare i limiti della vecchia modalità. Infatti, grazie una scansione tramite QRcode o tecnologia near field communication (Nfc), indirizza direttamente lo smartphone dell’interlocutore alla business card, che può poi essere salvata con un semplice click e sincronizzata con altri device in tempo reale.
Com’è nato il nome?
Tac è l’acronimo di Touch and contact, letteralmente tocca e contatta, un’espressione che riassume alla perfezione le modalità di funzionamento e le potenzialità della nostra piattaforma. Tac permette infatti di condividere il proprio biglietto da visita digitale semplicemente avvicinando il proprio smartphone o la propria smart card al cellulare dell’interlocutore. Con questo sistema dunque basta un semplice “tac”, un match tra due telefonini o tra cellulare e card, per scambiarsi profili e memorizzarli. Non solo. Ai profili personali è possibile collegare anche informazioni, documenti e collegamenti ipertestuali. La nostra quindi è una soluzione che permette alle aziende di comunicare in modo sostenibile e veloce, senza necessità di stampare alcun file.
Questo, per le imprese, si traduce in un notevole risparmio di carta e dunque in una riduzione del proprio impatto ambientale…
Esatto. Pensiamo per esempio alla mole di documenti che molte aziende stampano in vista di una riunione o di una fiera. Tac consente di ridurre drasticamente il ricorso a supporti cartacei offline, a tutto vantaggio della sostenibilità ambientale. Tonnellate di carta vengono sostituite da una sola smart card, oltretutto realizzata con una plastica 100 per cento riciclata e riciclabile. Ma i vantaggi per l’ambiente non finiscono qui. Grazie alla partnership con TreeNation, per ogni dipendente che adotta Tac, piantiamo un albero e consegniamo alle imprese un certificato green. A oggi abbiamo piantato più di 20mila alberi.
I vantaggi garantiti da Tac in termini di sostenibilità sono evidenti. Ma in che modo la digitalizzazione rende le aziende anche più efficienti?
La digitalizzazione velocizza e migliora processi macchinosi e ormai obsoleti. Se la realizzazione dei biglietti da visita cartacei richiede diversi passaggi e il coinvolgimento di più figure, quella delle card Tac è molto più snella e rapida. Anche l’aggiornamento di profili, qualifiche professionali, ruoli in azienda e documenti, così come la ricerca di contatti e informazioni, diventano procedure molto più immediate. Il risparmio è in termini di tempo e anche di costi. Secondo alcune nostre analisi, solo per quanto riguarda i biglietti da visita, passando dal sistema tradizionale a Tac le aziende possono risparmiare fino al 30-40 per cento.
A chi spetta il controllo delle informazioni contenute nella card?
La gestione delle informazioni è completamente centralizzata. A differenza di quanto avviene con le pagine personali di Linkedin, non è il singolo utente a stabilire cosa inserire e cosa omettere, ma è l’azienda a decidere quali dati esplicitare, certificandoli. Questo è molto vantaggioso perché permette di creare profili che siano realmente efficaci e utili a fini promozionali, di networking e marketing. In aggiunta, la smart card è personalizzabile e brandizzabile su tutta la superficie, per cui è facilmente riconoscibile dai clienti e diventa essa stressa uno strumento di brand awareness. Un altro valore aggiunto di Tac è la possibilità di massimizzare le opportunità di business rispetto ai contatti acquisiti, scansionando con una foto i biglietti da visita cartacei e convertendoli in profili digitali, che possono poi essere integrati con i Crm aziendali così da essere immediatamente disponibili.
Tac mette a disposizione del management strumenti di controllo e monitoraggio?
L’azienda dispone di una dashboard, un cruscotto aziendale raggiungibile tramite app, che permette non solo di gestire e modificare i profili dei dipendenti, ma anche di visualizzare le statistiche relative alla loro attività di networking, ovviamente nei limiti del rispetto della privacy. In questa area si può controllare per esempio quante volte un dipendente ha condiviso il suo profilo, quanti documenti ha inviato e quanti contatti ha acquisito.
Quali sono i servizi a disposizione del singolo utente?
L’utente ha a disposizione una app per gestire i propri contatti e i propri dati. Oltre a poter condividere il proprio profilo con altre persone, può caricare e scaricare link e documenti sulla pagina personale, associando alla carta solo quelli necessari nel momento della condivisione. Può esportare la business card digitale direttamente sul wallet iOS o Google per averla sempre con sé. Inoltre, può digitalizzare i biglietti da visita cartacei raccolti, con la possibilità di aggiungere una nota per ogni contatto così da ricordare agilmente il motivo dell’incontro. Ancora, può scambiare i contatti acquisiti con altri membri dell’azienda in maniera rapida ed efficiente e recuperare facilmente i dati di cui ha bisogno senza sprecare tempo. Inoltre, attraverso report infografici, può verificare quanta carta ha risparmiato e quanti alberi ha salvato grazie a Tac.
Quali sono i principali ambiti di applicazione di Tac?
All’inizio, ci siamo rivolti soprattutto alle divisioni commerciali e vendita delle aziende. Ben presto però ci siamo resi conto che Tac può essere utile in tutti i reparti e in tutti gli ambiti poiché impatta positivamente su tante piccole azioni, comportando notevoli vantaggi sotto tanti punti di vista. Rappresenta uno strumento utilissimo in particolare per le realtà che intrattengono numerose relazioni con l’esterno, come banche, compagnie assicurative, imprese del reparto automotive e quelle del settore immobiliare.
Ci racconta i vostri obiettivi futuri?
Di fatto, il 2023 è il secondo anno di mercato per Tac, per cui possiamo ritenerci molto soddisfatti. In pochi mesi, abbiamo sviluppato diverse funzionalità, raggiungendo risultati importanti. Il prossimo passo sarà rendere la card ancora più funzionale ed efficace. Abbiamo già stretto una partnership con Zucchetti, un’azienda italiana che produce soluzioni software, hardware e servizi per imprese, per implementare nella carta anche la funzione di badge e controllo accessi. Puntiamo a rendere le nostre soluzioni più complete, così da espanderci ulteriormente anche sul mercato europeo.
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