Lisbona è stata nominata capitale verde europea per il 2020 per essere stata in grado di trasformare le sfide ambientali che ha dovuto affrontare, in opportunità di crescita.
Envirofit, come le cucine ad alta efficienza possono aiutare le popolazioni che non hanno accesso all’energia
La storia dell’azienda americana che produce cucine ad alta efficienza per ridurre gli impatti sull’ambiente e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere.
Risparmio, efficienza e migliore qualità della vita. Sono questi gli obiettivi di Envirofit, realtà americana, che ha deciso di sviluppare e produrre piccole stufe per cucinare progettate per le popolazioni povere che non hanno accesso all’energia. Un’attività fondata sull’idea che le tecnologie pulite debbano essere a disposizione di tutti. Envirofit ha ricevuto il premio da Bloomberg Energy Finance come “New energy pioneers“.
Soluzioni ad alta efficienza per le famiglie più povere
Nata nel 2003, Envirofit si è dedicata a prodotti che permettessero anche alle persone più povere di utilizzare strumenti ad alta efficienza, nel rispetto dell’ambiente. Focalizzandosi sui metodi di cottura, l’azienda ha lavorato per anni per comprendere i consumi e i metodi di cottura delle persone che non hanno accesso all’elettricità, fino ad arrivare alla creazione e commercializzazione di soluzioni di alta qualità in grado di migliorare la qualità della vita. Envirofit oggi serve oltre cinque milioni di persone distribuite in Africa, Asia e America Latina, con oltre una dozzina di prodotti progettati sulla base delle esigenze delle famiglie.
Accesso all’energia, 1,06 miliardi di persone nel mondo vivono senza elettricità
La tecnologia è calibrata sulle esigenze delle persone che non possono accedere all’energia per problematiche legate alla mancanza di reddito o di infrastrutture energetiche. Aspetto quest’ultimo estremamente critico per le popolazioni dei Paesi più poveri. Nel mondo, nel 2014, il 16,5 per cento della popolazione non aveva accesso all’elettricità, in diminuzione dello 0,2 per cento rispetto al 2012. Questo significa che ancora 1,06 miliardi di essere umani vivono senza corrente: la metà di loro si trova in Africa subsahariana. Oltre tre miliardi di persone continuano a cucinare con carburanti tossici o inadeguate tecnologie, pericolose e dannose per la salute.
Venti milioni di tonnellate di CO2 evitati e nuova occupazione
Envirofit utilizza alcune innovazioni per fare in modo che i cibi si cucinino più velocemente riducendo l’uso del combustibile necessario al funzionamento e limitando al massimo la produzione di fumo ed emissioni tossiche. Le stufe utilizzano solo il 60 per cento del combustibile rispetto ai vecchi sistemi di cottura e riducono le emissioni tossiche fino all’80 per cento. Innovazioni che permettono alle famiglie indigenti di realizzare un buon risparmio per una attività quotidiana insostituibile come cucinare.
I 1,5 milioni di pezzi venduti hanno in media una durata di vita di cinque anni e permetteranno di evitare di disperdere nell’atmosfera oltre 20 milioni di tonnellate di anidride carbonica e generare circa 165 milioni di dollari di risparmio per i consumatori che spesso trovano anche impiego presso l’azienda stessa. Lo sviluppo del prodotto e la sua realizzazione hanno permesso a Envirofit di creare più di 400 nuovi posti di lavoro diretti e stimolato un indotto di altri 1.200 posti.
powered by Behind Energy
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lo scorso 24 novembre, il Landscape Institute ha premiato piazza Gae Aulenti a Milano per la sua innovazione tecnologica volta alla salvaguardia dell’ambiente.
Se si vuole rispettare il principale impegno dell’Accordo di Parigi, mantenere l’aumento delle temperature globali entro i +2°C e puntare a rimanere entro +1,5°C, la cosa più urgente da fare è bloccare le centrali a carbone. E non solo. Bisogna puntare su resilienza, finanza verde, efficienza energetica e piani di sviluppo a basse emissioni di
L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Dopo le alleanze per rispolverare il nucleare, Microsoft e altre big tech tornano a puntare sulle energie rinnovabili.
In Europa la transizione energetica è vicina, grazie a un mix di eolico e solare, ma infrastrutture e burocrazia rischiano di rallentarla
Mancano 3.700 GW per centrare l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, secondo Ember. Ma ora c’è chi teme un rallentamento della crescita solare dopo anni.
Rilanciare l’economia e rinnovare il patrimonio immobiliare italiano da qui al 2050 attraverso la riqualificazione energetica. Miorin: “Innovazione, efficienza e semplificazione per far ripartire il mercato”.
Al Ces 2015 c’è tutta l’elettronica di consumo del 21mo secolo. Sempre più connessa, portatile, intelligente e perché no, pure sostenibile.