Grazie alla tecnologia lidar sono state scoperte migliaia di strutture maya in Messico. Ci sono ancora molte rovine sepolte nella giungla.
Egitto, terroristi assaltato bus di cristiani copti. Almeno 35 morti
Un autobus che trasportava decine di cristiani copti al monastero di San Samuele, in Egitto, è stato attaccato da un commando di terroristi a volto coperto.
Almeno 35 persone sono state uccise in Egitto nella giornata di venerdì 26 maggio. Un commando di uomini armati, a volto coperto, ha assaltato un autobus che trasportata decine di cristiani copti al monastero di San Samuele, secondo quanto riportato dalla televisione di stato della nazione africana.
La strage è stata effettuata nella provincia di Minya, a sud del Cairo. Il ministero dell’Interno egiziano ha riferito che i terroristi hanno dapprima circondato il bus a bordo di tre pickup, quindi hanno aperto il fuoco con armi automatiche. La televisione Rt ha riferito di “bambini tra le vittime”.
L’ultimo di una serie di attacchi ai copti in Egitto
L’attacco arriva ad un mese e mezzo da due altri attentati, rivendicati dal gruppo jihadista Stato Islamico, che aveva colpito due chiese, provocando 45 morti. Nello scorso mese di dicembre, inoltre, un’esplosione nell’edificio adiacente alla cattedrale di San Marco al Cairo, durante la celebrazione della messa domenicale, aveva provocato decine di vittime.
I copti rappresentano circa il dieci per cento della popolazione in Egitto, il che ne fa la comunità cristiana più importante del Medio Oriente, nonché una delle più antiche. Ahmed Al Tayyeb – imam di Al Azhar, celebre università musulmana del Cairo – ha condannato duramente l’attentato, “che mira a danneggiare la stabilità dell’Egitto”.
Foto di apertura tratta da Twitter.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per molte minoranze il dritto a scegliere tra Harris e Trump alle elezioni presidenziali Usa resta un percorso a ostacoli.
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”.
Due leggi approvate da Israele a larga maggioranza renderanno di fatto impossibile per l’Unrwa operare a Gaza e in Cisgiordania. La comunità internazionale insorge.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Continua l’assedio israeliano su Gaza nord, dove per l’Onu l’intera popolazione è a rischio morte. Nuovi missili contro l’Iran, mentre in Libano uccisi tre giornalisti.
Nel bacino di Kariba, in Zambia, c’è poca acqua a causa della siccità. Questo non permette di produrre elettricità e il paese è in balia dei blackout.
Dopo tredici anni di conflitto, la crisi umanitaria in Siria è una delle più gravi. Grazie anche al lavoro di WeWorld insieme alla cooperazione italiana, si cerca di dare strumenti agli studenti con disabilità per professionalizzarsi.
María Corina Machado ed Edmundo González Urrutia premiati “per la loro lotta per libertà e democrazia in Venezuela” e contro il regime di Maduro.