Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
Eicma 2021, il nostro viaggio fra startup ed elettrificazione
Eicma 2021: fra e-bike, moto elettriche e micromobilità l’elettrificazione avanza, guidata da innovazione e da una crescente attenzione alla sicurezza.
La 78° Edizione di Eicma, la fiera internazionale del ciclo e del motociclo che si è appena conclusa a Rho (Milano), ha registrato 342.644 presenze nei quattro giorni di apertura al pubblico, il limite massimo di capienza previsto dalle normative vigenti. Un numero importante per non dire impressionante, che esprime senza dubbio l’interesse e la passione per le due ruote nonché la portata di questo settore.
Per comprendere il successo di Eicma dobbiamo considerare la voglia di tornare a vivere l’evento in presenza e conoscere dal vivo le novità dopo un anno di stop forzato, il desiderio di immaginare nuovi viaggi dopo il lock down e di testare mezzi innovativi. Aggiungiamo poi la spettacolarità delle esibizioni all’interno dell’Arena MotoLive e – ciliegina sulla torta – il tributo alla carriera di Valentino Rossi di venerdì 25 novembre. Sono questi alcuni degli ingredienti che hanno reso l’Eicma la manifestazione più rilevante in termini di affluenza nel quartiere fieristico di Rho dal 2020.
Eicma 2021: cresce rapidamente il mercato delle e-bike
Prima di ripercorrere tendenze e novità, snoccioliamo qualche numero significativo attingendo dai dati del mercato. Solo in Italia, l’industria delle due ruote a trazione elettrica nel 2020 ha registrato un +84,5 per cento sull’anno precedente mentre continua la corsa in positivo anche nel 2021 con un incremento superiore al cinque per cento nei primi nove mesi dell’anno. Non possiamo poi trascurare il mondo delle e-bike il cui mercato nazionale ed europeo negli ultimi anni cresce a doppia cifra e che all’Eicma trova un naturale palcoscenico.
Per gli amanti della bicicletta lo diciamo subito: di bici muscolari non se ne sono avvistate. Già all’ingresso del primo padiglione si è circondati da e-bike di tutte le forme e specie, presentate da aziende specializzate come Bad Bike, Rayvolt Bike, Bikel, World dimension ma anche da marchi storici italiani come Bottecchia o Atala che hanno inserito nuovi prodotti in catalogo. Non sono mancati poi innumerevoli marchi del mondo dei motori come Vent, Volta Motor, Polini che hanno deciso di produrre questi mezzi.
Attraversando i cinque padiglioni espositivi abbiamo fatto i conti col futuro. Come sarà? Basta un solo aggettivo per descriverlo: elettrico.
Spazio all’innovazione: cresce la micromobilità
Una delle aree più interessanti dell’esposizione è stata sicuramente quella dedicata all’innovazione dove il tema della sostenibilità si intreccia con quello della sicurezza. Qui abbiamo trovato una dozzina di start up che puntano sul made in Italy con prodotti dal design ricercato che sfruttano la tecnologia e l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità della mobilità e per rispondere ai nuovi bisogni emersi soprattutto nell’ambito degli spostamenti urbani. Micromobilità, infatti, è una delle parole d’ordine.
Linx è il primo prodotto messo in commercio dalla start up Totem (Torino tecnology and electric mobility). Si tratta di un monopattino che potrebbe convincere anche le persone più restie all’uso di questi mezzi. Perché? Perché a differenza degli altri ha tre ruote e una serie di sistemi che gli hanno valso il primo premio al Product safety award della Commissione Europea, proprio in virtù del suo design legato alla sicurezza. In particolare è munito di una telecamera che fa parte del collision alert installato sul retro. La batteria si estrae dal piantone e può essere caricata comodamene anche in ufficio, sulla propria scrivania. Si chiude e si trasporta come un trolley. Sorride Marco Girotto, responsabile del business development and growth di Totem, quando mostrando le caratteristiche di Linx afferma: “Questo è un mezzo, non un giocattolo”.
Un’intuizione originale è quella di dob, sigla che sta a significare “double bike”. Il nuovo marchio ha presentato una bici a pedalata muscolare trasformabile con un click in e-bike. In questo caso la sfida è una questione di stile: i telai classici italiani rimangono praticamente invariati grazie all’applicazione di una piccola ed elegante batteria che si può applicare quando serve. Il progetto nasce tre anni fa dagli studenti di ingegneria elettrica dell’università di Padova e dopo esser stato chiuso nel cassetto finalmente ha debuttato a Eicma.
“Il mondo della e-bike è affetto dalla range anxiety, ovvero dalla paura del conducente di non avere abbastanza energia per coprire la distanza – spiega Francesco Risari – mentre la mobilità urbana è fatta di piccoli tragitti, in media ci spostiamo per cinque chilometri. Il nostro sforzo è quindi quello di rendere elettriche delle bici normali, standard, fatte con i telai che ci hanno lasciato i nostri nonni, simbolo dell’artigianalità italiana. Per noi la mobilità elettrica deve essere il più leggera possibile e da questo punto di vista è fondamentale il tema della sostenibilità e del commuting urbano dove la bici va a sostituire l’auto sulle piccole distanze”. Possiamo quindi dire che con dob l’innovazione ha puntato al ritorno all’essenzialità.
Tra i mezzi presenti nell’area innovazione ricordiamo anche i monopattini Kobra interamente prodotti in Italia e firmati da GMG (Green mobility grup). Arrivati sul mercato nel febbraio 2021, in pochi mesi si sono conquistati un posto in diversi paesi europei e anche Oltreoceano, in Canada e a nord degli Stati Uniti. Gmg è una start up che nasce come spin off di Triride, azienda leader nel settore della mobilità per disabili. La storia di questo marchio è legata all’imprenditore Gianni Conte che partendo dai sui bisogni, tredici anni fa, ha inventato dei propulsori per le carrozzine riconosciuti oggi come presidi medici.
In esposizione non ci sono stati solo mezzi ma anche accessori e batterie innovative. Basti citare il progetto Hyba che ha proposto un sistema di batterie modulari puntando sull’intercambiabilità, per cui la stessa batteria può essere compatibile con e-bike, scooter e microcar o alla Narvalo mask, nata dalle ricerche degli studenti del Politecnico di Milano in collaborazione con BLS Group. Si tratta di una maschera innovativa con una particolare valvola di estrazione dell’aria, ideata prima della pandemia per il commuting urbano.
Un’iniziativa figlia dei nostri tempi è invece Bikeflix, la rete di ciclomeccanici che offre un servizio di assistenza e riparazioni a domicilio. Nata a Firenze nell’aprile di quest’anno, si sta diffondendo in tutta Italia, rispondendo soprattutto alle richieste di chi deve gestire flotte di bici elettriche.
Eicma 2021, le anteprime che ci hanno colpito di più
Tra i debutti in fiera non è passato inosservato ELI – Zero Plus, il quadriciclo leggero appartenente alla categoria L6 presentato all’Eicma in anteprima europea, che verrà distribuito in Italia da Five a partire da marzo 2022. Si tratta di una microcar elettrica destinata alla mobilità urbana che può essere guidata già dai ragazzi di 14 anni con patente AM. Arriva da una star up californiana specializzata nella realizzazione di veicoli elettrici che con questo pezzo si è aggiudicata l’iF World Design Award 2021. Eli ha un’autonomia di 110 km con una batteria da 8 kWh. La velocità massima è di 45 km orari e un pieno di energia da una normale presa di corrente si effettua in circa 3,5 ore.
Altra anteprima mondiale è stata quella del nuovo Helbiz One-S, il primo monopattino elettrico made in Italy destinato allo sharing. Si presenta con un design dalle linee essenziali che punta sulla sicurezza con luci, frecce, cavi e fili completamente integrati. Il telaio in alluminio è progettato con geometrie specifiche per aumentare la sicurezza ed il comfort, mentre la pedana allungata ed allargata migliora la stabilità e la posizione di guida. È equipaggiato con un sistema IoT di ultima generazione, nonché di doppia telecamera: la prima, anteriore, aiuta a capire con più precisione la posizione del veicolo e come questo è stato posteggiato; la seconda, puntata verso il guidatore, sarà utile soprattutto per evitare infrazioni come la guida in due.
Anche il marchio lecchese Vent presenta delle novità sia per la gamma moto che per la gamma e-bike.
Tra le anteprime moto, la nuovissima 125 4T– Euro5 nelle due versioni Enduro e Motard con telaio ALU mentre si distingue tra le e-bike con una originale egravel bi-ammortizzata di altissima gamma, la Super Enduro.
Seat MÓ 125 è invece il primo scooter completamente elettrico del marchio che assicura efficienza, performance, versatilità e zero emissioni. Perfetto per la città, abbina un motore elettrico da 7 kW (con un picco da 9 kW) a una batteria da 5,6 kWh per un’autonomia fino a 137 chilometri con una singola ricarica. Si conclude qui il nostro viaggio in occasione della 78esima edizione di Eicma, non ci resta che darvi appuntamento nel 2022, quando l’Esposizione internazionale delle due ruote tornerà dall’8 al 13 novembre.
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