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Elect3City. Come funziona il car sharing “di quartiere”
A Milano il vicinato diventa condiviso. E’ attivo Elect3City, il servizio dedicato ai residenti di Porta Nuova che punta a diventare il primo car sharing di quartiere italiano.
Il progetto ElectriCity era stato annunciato da Volvo a novembre, come forse ricorderete ve ne avevamo già parlato. Adesso – dopo un cambio di nome (forse per distinguerlo da un omonimo progetto che vedeva la mobilità urbana protagonista proprio a Milano) – il car sharing di prossimità Elect3City come da programma entra a regime. La sua caratteristica, oltre a quella di essere esclusivamente elettrico, è quella di essere dedicato unicamente ai residenti dello smart district di Porta Nuova, il quartiere milanese reso famoso da simboli come il Bosco verticale e la Biblioteca degli Alberi. Non un quartiere a caso, evidentemente.
Alcune ricerche realizzate nei Paesi Bassi e in altre città europee e riportate dal The Journal of Housing and the Built Environment, dimostrerebbero non solo che il car sharing di quartiere è un concetto emergente nello sviluppo urbano, sempre più parte della pianificazione residenziale e dei piani trasporti locali, ma che lo stesso ha una stretta relazione con i residenti, con il loro profilo socio-demografico, il reddito mensile, il livello di istruzione, lo stile di vita, oltre che la densità dello spazio verde, dai costi, tipologia e dimensioni degli alloggi. Insomma, Porta Nuova sembra avere tutte le caratteristiche perché l’iniziativa abbia successo.
Elec3City, sono 15 le Volvo elettriche dedicate al servizio
Come annunciato, il servizio di mobilità voluto da Volvo – che mette a disposizione una flotta di XC40 elettriche (15 per il momento), accessibile da un’app dedicata (scaricabile dagli store IOS e Android o disponibile all’interno dell’app Portanuova Milan) da dove prenotare e gestire il servizio – non è un car sharing “free floating”, come Enjoy o ShareNow. L’auto va presa e riportata sempre nello stesso posto, ossia nel parcheggio sotterraneo Varesine Porta Nuova, per l’occasione arricchito da una serie di segnali che guidano l’utente negli stalli dedicati al nuovo servizio.
Una scelta che non solo semplifica di molto la gestione del servizio, ma scongiura (o almeno ci prova), gli effetti economici negativi che affliggono da tempo i più diffusi servizi di carsharing. A dare l’annuncio dell’attivazione del servizio Elec3City, Michele Crisci, presidente di Volvo, Manfredi Catella con Coima (piattaforma dedicata all’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari) partner del progetto e il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che pur non potendo inserire il nuovo servizio di car sharing fra quelli ufficialmente riconosciuti dal Comune (le Volvo elettriche, per esempio, non godranno delle stesse agevolazioni di parcheggi), ne ha apprezzato le caratteristiche, nell’ottica di fare di Milano una città con meno auto private e più auto in sharing, meglio se elettriche, come appunto quelle offerte da Elec3City.
Car sharing per privati e aziende, ma solo del quartiere
Destinato unicamente a “privati e aziende che operano, si muovono o insistono sull’area di Portanuova”, specifica una nota, si tratta di uno dei primi servizi di car-sharing di vicinanza, un servizio dedicato al quartiere di Porta Nuova, anche se non si escludono futuri sviluppi in altre aree della città. Gli utilizzatori potranno anche utilizzare la vicina stazione di ricarica ultrafast da 150 kW. Fra gli obiettivi dell’iniziativa, soprattutto quello di decongestionare il traffico e abbattere il livello di emissioni del distretto.
Fino a 30 tonnellate di CO2 risparmiate all’anno
Chi si iscrive a avrà a disposizione una flotta di 15 Volvo XC40 Recharge, un suv elettrico di dimensioni ragionevoli con una potenza di 231 CV e un’autonomia dichiarata di 423 chilometri. Le auto possono essere utilizzate per un minimo di 30 minuti fino a diversi giorni, con tariffe che partono da 25 centesimi al minuto e arrivano a 50 euro per un giorno di noleggio.
Fra gli obiettivi del progetto anche dare un contributo alla decarbonizzazione del distretto. Su questo, gli organizzatori hanno fornito dati confortanti: ipotizzando a regime un utilizzo pari all’80% della capacità del servizio di car sharing e considerando le caratteristiche dell’auto elettrica utilizzata, la stima parla di una percorrenza media annua della flotta di circa 240mila chilometri, con un risparmio minimo pari a circa 30 tonnellate di CO2. “Si dice sempre che utilizzare l’auto in città è complicato ed è fonte di problemi e di inquinamento. Con questo progetto vogliamo dimostrare che può essere vero il contrario,” ha sottolineato Michele Crisci.
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