Alle elezioni di midterm il Partito repubblicano non sfonda. Esigua la maggioranza alla Camera, in bilico quella al Senato. Il consenso per Biden è salvo.
Non c’è stata nessuna “onda rossa” repubblicana sugli Stati Uniti. Le elezioni di midterm, le consultazioni di metà mandato per il rinnovo del parlamento, il congresso, non hanno decretato una sconfitta netta per l’amministrazione di Joe Biden come preannunciavano i sondaggi. Nonostante i repubblicani abbiano ottenuto un’esigua maggioranza alla Camera, i risultati arrivati nel corso della notte dicono che tutto è ancora in gioco al Senato, dove l’assegnazione dei seggi ha prodotto sin qui un sostanziale equilibrio. Ad essere decisivi saranno i voti di Pennsylvania e Georgia.
Alle elezioni di midterm i repubblicani non sfondano
I repubblicani non sfondano, né alla Camera, né al Senato. Il vantaggio ottenuto dal Grand old party (Gop) probabilmente non pregiudicherà la presidenza di Biden, principale posta in gioco delle elezioni. Così, mentre Trump prende la parola dalla sua villa di Mar-a-Lago in Florida lodando i suoi candidati – fino ad ora sono 164 i repubblicani eletti e che avevano negato i risultati delle presidenziali del 2020 – e lodandosi per i risultati raggiunti salvo poi intimare al governatore della Florida Ron DeSantis di non presentarsi con lui alle presidenziali, a Washington Biden chiama i neo-eletti democratici al Congresso per congratularsi con loro. La presidenza sembra salva, ma l’esito delle elezioni potrà richiedere più tempo del previsto, dal momento che restano ancora cinque stati da assegnare. Nel ramo più basso del Congresso statunitense il Gop si è imposto con una maggioranza meno larga rispetto alle attese, che è andata assottigliandosi con l’andare avanti degli spogli : 220 seggi contro i 215 dei democratici, dove la soglia minima per la maggioranza si ottiene con 218 seggi. La speaker della Camera Nancy Pelosi, 82 anni, è stata rieletta dopo aver vinto con ampio margine su John Dennis in California. Anche il suo successore in caso di vittoria repubblicana alla Camera Kevin McCarthy ha ottenuto una conferma.
Ancora più incerta è la situazione al Senato, dove la quasi parità – 48 senatori per i democratici contro i 47 dei repubblicani – è dovuta al fatto che ciascun partito ha vinto laddove era favorito. Dopo un serrato testa a testa, il repubblicano JD Vance, salito alle cronache per il suo libro divenuto poi un film su Netflix Hillbilly Elegy, ha vinto in Ohio contro il democratico Tim Rian, conquistando un posto in Senato. Sempre al Senato, Michael Bennet, democratico, è stato rieletto dopo aver sconfitto il repubblicano Joe O’Dea. Bennet ha improntato la sua campagna elettorale sulla necessità di proteggere il diritto all’aborto, confermando quanto sia importante la questione per il Colorado. L’unica vera eccezione all’equilibrio del Senato è arrivata dalla Pennsylvania, dove la vittoria del candidato democratico al Senato John Fetterman sul medico e star televisiva Mehmet Oz, ha strappato un seggio ai repubblicani.
La vittoria di Fetterman potrebbe rivelarsi uno dei risultati potenzialmente cruciali per gli equilibri finali insieme ai voti della Georgia, dove sin qui sia il democratico Raphael Warnock che il repubblicano Herschel Walker non hanno superato la soglia del 50 per cento necessaria per decretare un vincitore. Se le percentuali dovessero restare al di sotto di tale soglia, si dovrebbe ricorrere al ballottaggio. In questo caso la data per conoscere definitivamente l’esito delle elezioni di midterm potrebbe essere il 6 dicembre.
Elezioni dei governatori, Ron DeSantis stravince in Florida e insedia Trump
Insieme al rinnovo del Congresso si è votato anche per eleggere i governatori di 36 stati su 50. Tra i duelli più importanti anche a livello nazionale, il repubblicano Ron DeSantis è stato rieletto governatore della Florida poco dopo la chiusura dei seggi, con un vantaggio di 20 punti percentuali sul condidato democratico Charlie Crist. Autore di una campagna elettorale dal budget faraonico, questo ex militare è considerato un potenziale rivale per l’ec presidente Donald Trump nella corsa alle prossime presidenziali tra le fila dei repubblicani. Lo stesso Trump si è rivolto a DeSantis con l’epiteto “DeSanctimonious” – Sanctimonious significa bigotto – ha invitato DeSantis a non candidarsi per il 2024.
Un altro risultato significativo è la vittoria del candidato democratico a governatore della Pennsylvania Josh Shapiro sul repubblicano e trumpiano Doug Mastriano con un ampio margine. La vittoria di Shapiro è stato il primo segnale che i democratici possono ancora mantenere la maggioranza in Senato, dal momento che la Pennsylvania è considerato uno degli stati chiave per la vittoria finale.
Sempre per i democratici, Kathy Hochul è stata rieletta governatrice dello stato di New York, scongiurando dunque la rimonta che nelle ultime settimane aveva portato il repubblicano Lee Zeldin a contendersi la carica in uno stato tradizionalmente democratico. Hochul era subentrata a Andrew Cuomo nell’agosto del 2021, dopo le dimissioni dell’ex governatore a seguito di numerosi scandali a sfondo sessuale.
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