Sono iniziate anche in Italia le elezioni europee 2024: tra oggi e domani il nostro Paese sceglie 76 eurodeputati. Segui gli aggiornamenti in tempo reale.
Ci siamo, le elezioni europee sono cominciate. Le urne in Italia aprono sabato 8 giugno alle ore 15:00. Questa è la tornata elettorale che delineerà la composizione del Parlamento europeo dei prossimi cinque anni e di conseguenza la nuova Commissione. Le elezioni hanno preso il via ufficialmente giovedì 6 giugno, nei Paesi Bassi, mentre venerdì tocca a Irlanda e Repubblica Ceca, sabato entra in scena anche l’Italia.
Domenica 9 giugno è il vero “election day” con centinaia di milioni di cittadini europei al voto contemporaneamente, in uno dei più grandi esercizi di democrazia del mondo. Il nostro paese sarà l’ultimo a chiudere i seggi, domenica alle ore 23:00. In tutto, sono oltre 370 milioni i potenziali elettori in tutta l’Unione europea. I cittadini potranno votare nel loro paese di origine, all’estero o nello Stato membro di residenza, previa registrazione. In Italia, i seggi saranno aperti l’8 giugno dalle ore 15:00 alle 23:00 e il 9 giugno dalle 7:00 alle 23:00.
Domenica, già intorno alle 18.15, è prevista una prima serie di stime nazionali, mentre una prima proiezione dei seggi del nuovo Parlamento è prevista intorno alle 20.15-20.30, basata su exit poll nazionali e sondaggi. I primi risultati provvisori di alcuni Stati membri con exit poll per gli altri, insieme a una seconda proiezione dei seggi del nuovo Parlamento, dovrebbero essere pubblicati intorno alle 23.15-23.30. Da lì in seguiranno proiezioni aggiornate, man mano che i servizi del Parlamento europeo riceveranno le informazioni dalle autorità nazionali. L’ultima proiezione aggiornata è prevista intorno alle ore 1:00 di lunedì 10 giugno.
L’affluenza alle urne è cruciale e le aspettative, almeno in Italia, da questo punto di vista non sono molto alte: l’appello a recarsi alle urne, lanciato in tutti i Paesi, punta alla responsabilizzazione dei cittadini dell’Unione europea, attesa a un quinquennio fondamentale sotto tantissimi punti di vista: dalla transizione energetica alle questioni economiche, dalle guerre alle porte dell’Europa fino alla gestione delle migrazioni.
In totale, verranno assegnati 720 seggi: la Germania esprime il maggior numero di eurodeputati con 96 seggi, mentre Malta ne esprime il minor numero con 6 seggi; l’Italia ne esprimerà 76. I risultati dovrebbero essere annunciati entro il 10 giugno, con le prime proiezioni disponibili già dalla sera del 9 giugno. Le elezioni di quest’anno potrebbero segnare uno spostamento verso destra del Parlamento europeo, con un aumento del sostegno per forze nazionaliste ed euroscettiche. Alcuni paesi consentiranno il voto ai sedicenni: Austria, Germania, Malta e Belgio. L’Estonia si distingue per il voto online, mentre in Italia e in Grecia l’età minima per candidarsi è 25 anni.
Domenica 9 giugno a partire dalle 20:00 seguiremo in diretta e in tempo reale a questo link le elezioni europee 2024, con tanti ospiti in studio e in collegamento.
Secondo le proiezioni più recenti, il Partito popolare europee (cui in Italia è iscritto Forza Italia) si conferma in testa con 189 seggi, ben 13 in più rispetto alla scorsa legislatura, Democratici e socialisti (che comprende il nostro Pd) secondo con 135 seggi (-4). Ben staccati Ecr (Conservatori e Riformisti, in Italia Fratelli d’Italia) con 73, tre in più, e Renew Europe con 83 (ne perde ben 19, in Italia ci sono dentro Azione e Stati Uniti d’Europa), Identità e democrazia (il gruppo sovranista che comprende la Lega e Rassemblement National di Marine Le Pen) con 58, ovvero 9 in più; Verdi Europei a 51 (ben 18 in meno rispetto al Parlamento uscente) e Gue, la sinistra, a 35, con due seggi persi: in Italia gli eletti per Alleanza Verdi Sinistra confluiranno in uno di questi due ultimi gruppi, a seconda che siano stati candidati in quota Europa Verde o in quota Sinistra Italiana.
Molto ampio il gruzzolo previsto per eurodeputati non affiliati a nessun gruppo, che siano stati già presenti nella legislatura appena finita (45, tra questi anche quelli del Movimento 5 Stelle) e di nuovi partiti che finora non avevano rappresentanza (50): in totale 95 seggi che potrebbero essere decisivi per la formazione di una maggioranza.
Fratelli d’Italia sempre più in fuga, con il 28,5 per cento dei voti, molto bene anche il Partito democratico al 25,7. Scendono sotto al 10 per cento sia il Movimento 5 Stelle che Forza Italia, momentaneamente scavalcata di un decimo dalla Lega. Sono i risultati ufficiali con un quarto delle sezioni scrutinate, e che confermano il buon risultato di Alleanza Verdi Sinistra, ben oltre la soglia di sbarramento, al di sotto della quale restano per ora Renzi e Bonino che Calenda.
In Svezia, a scrutinio quasi completato, i socialdemocratici (del gruppo S&D) sono in testa sfiorando il 25 per cento dei voti, seguiti dal partito moderato (che rientra nel Partito popolare europeo) a quota 17,5 per cento. Le due formazioni, così, mandano all’Europarlamento rispettivamente cinque e quattro deputati. Conquistano tre seggi ciascuno i Verdi e i Democratici svedesi (un movimento populista di destra). La sinistra supera il 10 per cento e ottiene un europarlamentare.
Sweden, European Parliament election today:
6072 of 6589 electoral districts counted
S-S&D: 24.9% (+1.4)
M-EPP: 17.5% (+0.7)
MP-G/EFA: 13.8% (+2.3)
SD-ECR: 13.2% (-2.1)
V-LEFT: 10.9% (+4.1)
C-RE: 7.3% (-3.5)
KD-EPP: 5.7% (-2.9)
L-RE: 4.4% (+0.3)+/- vs. 2019 election
Special… pic.twitter.com/URW2PyHtAB
— Europe Elects (@EuropeElects) June 9, 2024
Il ministero dell’Interno italiano ha diffuso i dati sull’affluenza: mancano meno di cinquecento sezioni su 61.650 e si attesta sul 49,5 per cento, in netto calo rispetto al 56 per cento delle precedenti elezioni europee del 2019. Com’era prevedibile, è alta la partecipazione da parte di quegli studenti fuorisede che hanno espressamente richiesto di votare senza ritornare al proprio comune di residenza, un’opportunità introdotta per la prima volta in via sperimentale: l’affluenza supera l’80 per cento. Conteggiando anche gli italiani all’estero, si arriva poco sopra il 48 per cento.
In Grecia a stupire è soprattutto il tasso di astensionismo, vicino al 60 per cento. Crolla Nuova democrazia, il partito di centrodestra del primo ministro Kyriakos Mitsotakis (afferente al Partito popolare europeo), che si ferma a un 28 per cento contro un obiettivo dichiarato del 33 per cento. La coalizione di sinistra di Syriza sfiora il 15 per cento delle preferenze, meno del 17 per cento registrato nelle elezioni nazionali dello scorso anno. L’estrema destra di Soluzione greca (Ellīnīkí Lýsī) incassa il 9,5 per cento e manda a Bruxelles due europarlamentari; alle europee del 2019 aveva ottenuto il 4,18 per cento. Tre seggi e il 12,9 per cento dei voti per i socialdemocratici di Pasok.
Greece, European Parliament election: with 97.03% of the votes counted, centre-right ND (EPP) is set to retain its place as the largest party for the second election in a row, with 28% of the vote.
The party has now won the most European Parliament elections in Greece. This is… pic.twitter.com/M28eJcuIXa
— Europe Elects (@EuropeElects) June 9, 2024
Ilaria Salis è un’europarlamentare. L’annuncio arriva direttamente da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi Sinistra, che secondo le proiezioni sono abbondantemente sopra la soglia di sbarramento. “Ci hanno accusato di candidature strumentali, possiamo dire che abbiamo fatto bene: Ilaria Salis da stasera è un’europarlamentare. E’ un risultato importante”. Secondo Fratoianni, a livello continentale, “ha perso il partito della guerra, quello di Macron e Scholz”.
I risultati definitivi in Spagna confermano la vittoria del Partito popolare (Pp), di centrodestra, che confluisce nel gruppo del Partito popolare europeo e si assicura 22 seggi nel prossimo parlamento. I socialisti del premier Pedro Sánchez si aggiudicano 20 europarlamentari, mentre la formazione di estrema destra Vox passa da tre a sei seggi. Farà il suo debutto al Parlamento europeo la coalizione di estrema destra Sumar, con tre seggi. Tre seggi anche per Se acabò la fiesta (La festa è finita) di Alvise Pérez, voce dell’antipolitica nei social media, vicino per posizioni all’estrema destra. In calo Podemos (due seggi) e il partito separatista catalano Junts, a cui ne resta solo uno.
Definitive results in Spain confirm the center-right Popular Party won the EU election in Spain, securing 22 seats in the Parliament.
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— POLITICOEurope (@POLITICOEurope) June 9, 2024
Ecco le prime proiezioni ufficiali per l’Italia: Fratelli d’Italia oltre le aspettative al 27,7 per cento, bene anche il Partito democratico al 23,7, festeggia anche Alleanza Verdi Sinistra con il 6,6 per cento. Delusione per il Movimento 5 Stelle fermo all’11,1. Forza Italia insieme a Noi Moderati in doppia cifra, superando la Lega come secondo partito del centrodestra.
Secondo la presidente uscente della Commissione Europea “queste elezioni ci mandano due messaggi”. Il primo “è che rimane una maggioranza al centro per un’Europa forte, questo è fondamentale per mantenere una stabilità. Il centro ha tenuto”. Il secondo però è che “gli estremi, sia a destra che a sinistra, hanno ottenuto grande sostegno e questa è la ragione per cui il risultato porta con sé grandi responsabilità per i partiti che si trovano al centro. Possiamo avere opinioni comuni ma tutti vogliamo un’Europa forte ed efficace. Gia a partire da domani cominceremo a dialogare con le grandi famiglie politiche che hanno contribuuiota a lavorare a questa piattaforma: vogliamo espandere una relazione già solida”. In questo momento, econdo i dati forniti proprio dall’Europarlamento al momento Ppe, S&d e Renew Europe otterrebbero insieme 404 seggi su 720, dunque sarebbero autosufficienti.
Il Parlamento europeo ha diffuso una nuova stima della ripartizione dei seggi, basata sui risultati (provvisori o finali) forniti da tutti gli stati membri al termine del voto.
La7 ha pubblicato i primi instant poll commissionati a Swg: si tratta di sondaggi telefonici realizzati il giorno stesso del voto, da non confondere con gli exit poll che sono realizzati intervistando le persone fuori dai seggi. Per le elezioni europee, il primo partito è Fratelli d’Italia con una percentuale fra il 27 e il 31 per cento, seguito da Partito democratico (21,5-25,5 per cento), Movimento 5 Stelle (10-14 per cento), Forza Italia – Noi Moderati (7,5-9,5 per cento), Lega (7,5 – 9,5 per cento), Alleanza Verdi – Sinistra (4-6 per cento). In bilico sulla soglia di sbarramento Stati Uniti d’Europa (tra il 3,5 e il 5,5 per cento) e Azione (3-5 per cento). Al di sotto del 4 per cento ci sono Pace Terra e Dignità (1,5-2,5 per cento) e Alternativa Popolare (0-1 per cento).
Circa 500 persone, secondo Le Figaro, sono scese in piazza spontaneamente per protestare contro il grande risultato di Rassemblement National, il partito di estrema di Marine Le Pen, e contro la decisione di Emmanuel Macron di rassegnare le dimissioni: uno mossa pericolosa per molti, che rischia di consegnare a breve il governo nazionale alla destra.
Primissimi exit poll per l’Italia, pubblicati da Rainews alle 23 in punto: per Fratelli d’Italia foribce tra il 26 e il 30 per cento, Partito democratico tra il 21 e il 25, Movimento 5 Stelle tra il 10 e il 14, Froza Italia tra 8,5 e 10,5, Lega tra 8 e 10. Spicca anche Alleanza Verdi Sinistra tra il 5 e il 7, quindi sicuramente al di sopra della soglia di sbarramento del 4 per cento. Stati Uniti d’Europa è intorno al 3,5 per cento.
Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo uscito vincente dalle elezioni europee, almeno a vedere i primi exit poll, dal Parlamento europeo lancia un invito ai socialdemocratici e ai liberali: “Invito entrambi gli altri partiti, S&d che è secondo e Renew che è terzo, a unirsi alla alleanza pro-Ue e creare le fondamenta per i prossimi cinque anni – ha detto Weber – Chiedo loro di rispettare il processo democratico e il risultato delle elezioni sostenendo von der Leyen. Per noi, liberali e socialisti sono una piattaforma di partenza per questo mandato. Li invito a confermare la loro volontà lavorare insieme”. Una eventuale maggioranza Ppe-S&d e Renew Europe potrebbe essere sufficiente, sulla carta, a tenere fuori le destre, nonostante l’avanzata più o meno comune in tutta Europa.
Alexander de Croo, primo ministro del Belgio dal 2020, annuncia le sue dimissioni. “Per noi è una serata particolarmente difficile, abbiamo perso. Da domani, sarò un primo ministro dimissionario. Ma i liberali sono forti, we will be back“, ha dichiarato visibilmente emozionato. In Belgio quello di oggi era un election day, con il voto per le elezioni europee, nazionali e regionali.
“Abbiamo vinto le elezioni europee, siamo il partito più forte, ancora di stabilità, e questo è un grande messaggio”, dichiara Ursula von der Leyen, presidente uscente della Commissione europea, commentando gli exit poll che danno in testa il Partito popolare europeo, che risulta indispensabile per formare una maggioranza.
Sebbene i dati non siano ancora ufficiali, in seguito all’exploit dell’estrema destra e al tracollo del suo partito, il presidente francese Emmanuel Macron annuncia lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Si andrà alle elezioni legislative anticipate il prossimo 30 giugno, con il secondo turno il 7 luglio. “La Francia ha bisogno di una maggioranza chiara, serena e coesa. Essere francesi, in fondo, significa scegliere di scrivere la storia, non di lasciarsi guidare da essa”, ha dichiarato durante il suo discorso alla nazione poco dopo le 21 di domenica 9 giugno.
Adresse aux Français. https://t.co/sqVqfH3gXy
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) June 9, 2024
Il Parlamento europeo ha pubblicato una prima stima della sua possibile composizione in seguito a queste elezioni, ma è basata esclusivamente su sondaggi ed exit poll, quindi è da ritenere provvisoria e parziale.
Rispetto all’Europarlamento attuale, che ha 705 seggi e non 720, risulterebbero nettamente in calo i Verdi e Renew Europe. Si tratta comunque di stime che verranno aggiornate e integrate prima con l’arrivo di tutti gli exit poll e poi con l’effettivo conteggio dei voti.
Noi di LifeGate vi accompagneremo nel corso di questa serata anche con la nostra diretta streaming: ci hanno raggiunti i primi due ospiti, Andrea Grieco e Valeria Mosca, entrambi divulgatori e testimonial della campagna Voglio un pianeta così lanciata dal Parlamento europeo in Italia.
In Italia, l’affluenza alle ore 19 di domenica è al 40,86 per cento. Il dato ufficiale è fornito dal ministero dell’Interno.
Stando agli exit poll di Ipsos pubblicati dai principali quotidiani francesi, il partito di estrema destra Rassemblement national sarebbe in testa con il 32,4 per cento dei voti, più del doppio rispetto a Renaissance, il partito guidato da Valérie Hayer e a cui fa capo il presidente Emmanuel Macron, che sarebbe fermo al 15,2 per cento. Al terzo posto col 14,3 per cento ci sarebbe la lista di centrosinistra guidata da Raphaël Glucksmann. Acclamato dal pubblico a un evento elettorale di Rassemblement national tenuto alla periferia di Parigi, il leader Jordan Bardella ha invitato Macron a indire elezioni politiche anticipate: “Il presidente della repubblica non può rimanere sordo al messaggio lanciato questa sera dai francesi”.
En permettant au Rassemblement National de dépasser 30% des voix, les Français ont rendu leur verdict, et celui-ci est sans appel.
Nos compatriotes ont exprimé ce soir une volonté de changement.
Un vent d’espérance s’est levé sur la France et il ne fait que commencer ! pic.twitter.com/kJGLErpbuN
— Jordan Bardella (@J_Bardella) June 9, 2024
L’affluenza alle 19 per le elezioni europee in Italia è al 39,2 per cento, secondo i dati appena pubblicati dal ministero dell’Interno. Si tratta di dati ancora provvisori perché relativi a metà delle sezioni.
In Germania i principali partiti fanno già i conti, dopo l’uscita dei primi exit poll. L’Spd ammette la sconfitta, forse la peggiore dei socialdemocratici alle europee. “Accettiamo la sconfitta, ma ora non cerchiamo capri espiatori” afferma il segretario generale della SPD Kevin Kühnert. Già festeggia il partito di ultradestra Afd: “Siamo la seconda forza più forte: molte grazie a tutti gli elettori, sostenitori e attivisti che hanno reso possibile questo successo!”.
Primi exit poll disponibili anche in Grecia.
Anche in Austria si profila un successo per la destra: dai primi exit poll Fpo sarebbe avanti con il 27 per cento, poi Ovp (popolari) e Spo (socialdemocratici) più o meno appaiati.
I primi exit poll in Germania danno in testa i conservatori della Cdu-Csu con il 29,5 per cento dei consensi, pari 29 seggi, seguiti dall’estrema destra di Afd con 17 seggi. Solo terzo il partito socialdemocratico, Spd, del cancelliere Olaf Scholz.
Domenica l’affluenza alle urne in Francia per le elezioni europee potrebbe raggiungere il livello più alto degli ultimi 40 anni. Alle 17 aveva votato il 45,26 per cento degli elettori, circa due punti percentuali in più rispetto all’affluenza alle urne del 2019, nello stesso momento. Il livello di partecipazione è sulla buona strada per raggiungere il suo punto più alto di affluenza dall’inizio del millennio.
Partecipazione in netto calo in Spagna, dove alle 14 aveva votato solo il 28 per cento degli aventi diritto, quasi 7 punti percentuali in meno rispetto al 34,7 per cento registrato nello stesso periodo di cinque anni fa, quando si tennero le ultime elezioni europee. In Portogallo, al contrario, la partecipazione a mezzogiorno è stata sostanzialmente più elevata rispetto al 2019. A mezzogiorno aveva già votato il 15 per cento degli elettori portoghesi registrati, nel primo e unico giorno di voto. In Portogallo si può votare in qualsiasi seggio elettorale: un portale online fornisce dati in tempo reale sull’affluenza ai seggi elettorali in modo che gli elettori possano individuare rapidamente quali hanno tempi di attesa pari o inferiori a 15 minuti.
Belgio, Lussemburgo e Malta si aggiungono alla lista dei Paesi che hanno già chiuso le procedure elettorali. In questi tre paesi le urne si sono chiuse oggi alle 15, mentre Olanda, Repubblica Ceca, Irlanda, Lettonia e Slovacchia avevano già ultimato i lavori nei giorni precedenti.
Alle ore 12 di oggi, in Italia, ha finora votato il 25,1 per cento degli aventi diritto per le elezioni europee. È quanto emerge dai primi dati del Viminale pubblicati sul portale ‘Eligendo’.
Dalle 7:00 di questa mattina si sono riaperte le urne, e con oggi il voto diventa completo: hanno votato o stanno votando tutti i 27 paesi dell’Unione Europea. In Italia, nell’ambito di un’affluenza piuttosto bassa a livello nazionale nel primo giorno di voto, si registra l’ottima percentuale di votanti fuori sede, una possibilità introdotta per la prima volta e in via sperimentale per dare la possibilità a studenti e lavoratori di poter votare anche nel comune di domicilio, se non corrispondente a quello di residenza: hanno votato con questa modalità il 33,43 per cento degli aventi diritto, il doppio rispetto alla percentuale totale.
Alla chiusura dei seggi, ieri alle 23, l’affluenza in Italia per le elezioni europee secondo i dati ufficiale è stata del 14,64 per cento. Ricordiamo che oltre per il rinnovo del Paralmento europeo si vota anche per le Regionali in Piemonte e per centinaia di comuni in tutta Italia. L’affluenza per le europee è in calo rispetto all’ultima volta, il 2019, quando alla stessa ora era stata del 17,8 per cento.
L’Italia, che deterrà 76 dei 720 seggi nel nuovo parlamento, potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel decidere gli equilibri di potere nel blocco. Lo scrive il Guardian, che dedica un approfondimento al voto di oggi in italia. Con i sondaggi che suggeriscono che il partito Fratelli d’Italia della Meloni potrebbe guadagnare il 27 per cento dei voti – rispetto al solo 6,4 per cento delle elezioni europee del 2019 – il primo ministro italiano potrebbe decidere il destino politico del capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, scrive il quotidiano britannico, se riceverà sostegno sufficiente per garantire un secondo mandato. La questione se il Partito popolare europeo (PPE) di von der Leyen accetterà di collaborare con l’estrema destra sarà probabilmente decisiva dopo il voto: von der Leyen ha lasciato intendere che è disposta a che il PPE collabori con i parlamentari di estrema destra, a condizione che siano pro-UE e non quelli che lei descrive come “burattini” di Vladimir Putin.
Ha votato, a Roma, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Meloni e Schlein nelle scorse settimane erano attese a un duello televisivo tutto al femminile, poi saltato per la par condicio
Sono le 15:00. In Italia aprono ufficialmente le urne per le elezioni europee. L’Italia è uno dei paesi che inizia prima le operazioni, a parte alcuni Stati in cui si è iniziato già nei giorni precedenti, e quello che le chiuderà per ultimo: si vota fino alle 23 di domenica
Tutto pronto per l’apertura delle urne in Italia, anche se ancora in mattinata in moltissimi seggi si registrava un numero insufficiente di scrutatori. Le urne apriranno alle 15, e oltre che in Italia oggi si voterà anche in Repubblica Ceca (dove le operazioni sono iniziate già da ieri), in Lettonia, Malta e Slovacchia.
secondo gli exit poll, in Olanda la coalizione Laburisti-Verdi guidata da Frans Timmermans è in vantaggio sull’estrema destra di Geert Wilders. L’alleanza europeista otterrebbe 8 seggi rispetto ai 7 assegnati al Partito per la Libertà (Pvv). Per Wilders, che nel 2019 non aveva ottenuto alcun seggio, si tratterebbe comunque di un notevole progresso rispetto a cinque anni fa. Seguono con 4 seggi i liberali di destra del premier uscente Mark Rutte.
I cristiano-democratici (Cda) e i liberali di sinistra (D66) guadagnerebbero, secondo gli exit poll, 3 seggi ciascuno. Il Movimento dei contadini (BBB) avrebbe 2 seggi, mentre i centristi di Pieter Omtzigt, alleati di governo di Wilders, e il Forum per la Democrazia (FvD) guidato dal leader populista Thierry Baudet avrebbero un seggio ciascuno. “Il PVV ha ottenuto il miglior risultato di sempre nelle elezioni europee. Grazie a milioni di nostri elettori per il loro fantastico supporto” ha scritto Wilders sui social.
Elly Schlein, la segretaria del Partito democratico, principale partito dell’opposizione in Italia insieme al Movimento 5 Stelle, ha votato già oggi nel proprio di seggio di appartenenza a Bologna.
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