Il centrodestra, anzi la destracentro, ha vinto con grande margine le elezioni politiche. Giorgia Meloni, con il suo partito Fratelli d’Italia, fa il boom di voti totalizzando il 26%, da sola quanto tutto il centrosinistra, e con ogni probabilità riceverà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare un governo. Il 44 per cento raccolto dalla coalizione di centro-destra, formata anche da Lega (8,7) e Forza Italia (8,2) infatti, si convertirà in Parlamento in una maggioranza assoluta, che renderà abbastanza agevoli le consultazioni.
Il centrosinistra rimane al palo: il deludente 19 per cento del Partito democratico convince il segretario Enrico Letta a non ripresentarsi, Più Europa non supera neanche la soglia di sbarramento, impresa che quantomeno riesce all’Alleanza Verdi Sinistra (3,6).
Bene invece il Movimento 5 Stelle di Conte, che recupera e chiude con il 15,4, così così il Terzo Polo di Renzi e Calenda (7,7). Il vero vincitore di questa tornata elettorale è però, purtroppo, l’astensionismo, che è stato da record: solamente il 63,9 per cento degli aventi diritto è andato a votare.
Dalle 7:00 di domenica mattina fino alle 23:00 si è votato per eleggere il nuovo Parlamento. Sul sito del ministero dell’Interno è possibile consultare tutti i dati a sui risultati reali. C’è anche un’app che si chiama Eligendo e che consigliamo di scaricare.
Oltre alle elezioni politiche con cui si decidono i nuovi componenti di Camera dei deputati e Senato, nella regione Sicilia i cittadini sono stati chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente della Regione e rinnovare i componenti dell’assemblea regionale, ovvero l’organo legislativo previsto dallo statuto speciale della Sicilia.
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Ore 16:00 – Il live blog delle elezioni si conclude qui. Un resoconto finale è disponibile qui.
Ore 15:14 – Lo spoglio è praticamente finito. Il centrodestra ha vinto le elezioni politiche, conquistando il 44% dei voti al Senato e 43,8 alla Camera. All’interno della coalizione trionfa Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni chiude ottenendo da solo il 26%, praticamente quanto totalizzato dall’intero centrosinistra. La Lega scende sotto ai dieci punti (8,8 al Senato e 8,7 alla Camera), ma rimane davanti a Forza Italia (8,2 e 8,1).
Nel centrosinistra il Partito democratico chiude al 19%, Sinistra Italia e Verdi superano la soglia sbarramento con il 3,6, mentre non ce la per pochissimo Più Europa (2,9). Delusione anche per Luigi Di Maio, il cui Impegno Civico raccoglie solo lo 0,6%.
Bene il Movimento 5 Stelle, soprattutto al Sud: il partito di Giuseppe Conte arriva al 15,4%. Il Terzo Polo di Calenda e Renzi, insieme, ottiene solamente il 7,7%
Correvano da soli e non ce l’hanno fatta a superare la soglia di sbarramento Italexit (Gianluigi Paragone) e Unione Popolare (Luigi De Magistris)
Ore 13:20 – Enrico Letta ha annunciato che non si ricandiderà alla segreteria del Partito democratico, che a marzo ha già in programma il congresso che a questo punto potrebbero però essere anticipato.
Ore 12:43 -“Se siamo al governo Meloni, che tra poco nascerà, è per via del fatto che Giuseppe Conte ha fatto cadere il governo Draghi. E’ da lì che è cominciato tutto”. Lo afferma il segretario del Pd Enrico Letta, in conferenza stampa.
Ore 12:28 – “Dopo tanti anni c’è un governo scelto dai cittadini con una maggioranza chiara di centrodestra, e conto che per almeno 5 anni si tiri diritto senza cambiamenti e mettendo al centro solo le cose da fare. Mi sono messaggiato con Giorgia Meloni alle 5 mattino, le faccio i complimenti: lavoreremo a lungo insieme”. Così il leader della Lega Matteo Salvini.
ore 12.00 – Secondo le stime elaborate da YouTrend, il centrodestra nel nuovo Parlamento godrà della maggioranza assoluta con 235 seggi alla Camera e 115 al Senato, ma non quella dei due terzi necessaria a riformare la Costituzione da soli.
Ore 9:46 –PiùEuropa è fuori dal Parlamento. Con pochissime sezioni ancora da scrutinare, il partito di Emma Bonino, che correva in coalizione con il centrosinistra, non ha superato la soglia di sbarramento del 3 per cento.
Ore 8.27 – “Saremo attenti, con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a garantire che certi valori sui diritti umani, sul rispetto reciproco, in particolare sul rispetto del diritto all’aborto, siano rispettati da tutti”. Così la premier francese Elisabeth Borne a Bfm Tv parlando delle elezioni italiane.
Ore 7:06 – Fratelli d’Italia è la lista più votata in quasi tutti i collegi del Senato nel centro e nord del Paese, mentre il Movimento 5 Stelle è davanti nella maggior parte dei collegi meridionali. Il centrosinistra resiste solo in alcuni collegi dell’Emilia-Romagna, nell’interno.
Ore 7:00 – Ci siamo quasi: al Senato sono state scrutinate oltre il 95 per cento delle sezioni. Questo il quadro quasi definitivo:
Ore 7:00 – Alla Camera scrutinio leggermente più indietro. Questo il quadro:
Ore 6:55 – Pierferdinando Casini è ufficialmente confermato deputato con il centrosinistra, avendo battuto a Bologna Vittorio Sgarbi, candidato con il centrodestra all’uninominale. In compenso, a Cremona Daniela Santanché è rieletta al Senato Battuto Carlo Cottarelli, che però potrebbe essere ripescato nel proporzionale.
Ore 6:42 -Tra la stampa estera, il broadcast americano Cnn è quello che meno la manda a dire, commentando le elezioni italiane: “Giorgia Meloni si appresta a essere la premier più di destra dai tempi di Mussolini.
Ore 6:21 – Vox, il partito di estrema destra spagnola che nei giorni scorsi aveva ricevuto l’endorsement di Giorgia Meloni, ricambia: “L’Italia segna il cammino di una nuova Europa di nazioni libere e sovrane. Il popolo deciderà il proprio futuro senza chiedere il permesso a nessun oligarca”.
Ore 6:05 – “Giorgia Meloni ha rivendicato la vittoria alle elezioni italiane e ha promesso di governare per tutti gli italiani, dopo che gli exit poll hanno dato alla sua coalizione di destra una netta maggioranza, mettendola sulla buona strada per creare il governo più di destra dalla fine della seconda guerra mondiale”. Così il quotidiano britannico The Guardian, per il quale le elezioni italiane sono la notizia di apertura in homepage. “La leader di Fratelli d’Italia è destinata a diventare la prima donna primo ministro d’Italia e un modello per i partiti nazionalisti in tutta Europa, guidando uno dei sei stati membri originari dell’UE”.
Ore 6:00 – Qualche sorpresa nelle sfide più calde dell’uninominale: Riccardo Magi è stato eletto deputato nel collegio uninominale di Torino sud-est, e sarà in Parlamento a prescindere dal risultato di +Europa. A Roma, Lavinia Mennuni del centrodestra batte sia Emma Bonino (che rientrerà grazie al plurinominale) e Carlo Calenda, che un anno fa alle Comunali aveva fatto il pieno di voti nello stesso collegio. A Pomigliano D’Arco, l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa batte Luigi Di Maio.
Ore 5:44 – Tra i vincitori di queste elezioni, oltre al centrodestra, si va delineando anche il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte: “Siamo la prima forza politica al Sud e questo è un dato molto importante. Difenderemo tutte le nostre battaglie e le nostre conquiste. Non permetteremo a nessuno di smantellarle”. A Volturara Appula, luogo di nascita di Giuseppe Conte, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto l’81,04 per cento.
Ore 5:38 -Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente del Brasile, Jair, si congratula con Giorgia Meloni: Il nuovo Primo Ministro d’Italia è Dio, patria e famiglia. È la prima donna in questa posizione in Italia”.
Da ricordare che, seppur scontato, l’incarico di premier deve essere conferito dal presidente della Repubblica.
Ore 5:32 – Ilaria Cucchi, candidata con Sinistra Italiana ed Europa Verde e protagonista di una grande battaglia giudiziaria per la morte del fratello Stefano, è stata eletta.
Ore 5:28 – “Nel corso dello spoglio della Ripartizione America Meridionale della Circoscrizione estero sono state individuate migliaia di schede false (con la scritta CAMERA DEI DIPUTADI) nelle sezioni relative alle Circoscrizioni consolari di Rosario e La Plata. Tutte queste schede evidentemente fasulle riportano il ‘voto’ alla lista USEI e la preferenza al candidato Sangregorio. Abbiamo chiesto l’annullamento di queste schede e l’immediato ripristino della legalità. Non accetteremo che il voto degli italiani onesti venga inquinato ancora una volta da brogli e falsificazioni”. Così in una nota Fabio Porta e Luciano Vecchi, responsabile per gli Italiani all’Estero del Partito Democratico.
Ore 5.26 Secondo Giorgia Meloni, ormai premier in pectore, “è arrivata una indicazione chiara, quella di un govrno di centrodestra a guida di Fratelli d’Italia. Finalmente gli italiani potranno avere un governo fonte delle loro indicazioni”.
Ore 4:30 Con 50mila sezioni scrutinate su 60mila al Senato il centrodestra è avanti con il 44,46 per cento dei voti. Il centrosinistra è al 26,60, il Movimento 5 Stelle al 15, il terzo polo al 7,71%.
Ore 00:30 – L’affluenza finale è del 63,8 per cento, la più bassa di sempre nella storia repubblicana. Rispetto al 2018 è scesa di circa 9 punti: un calo del genere non era mai stato registrato fra due elezioni politiche.
Ore 00:25 – Prima proiezione Opinio sulle coalizioni al Senato, con copertura campione 6%. Centrodestra in vantaggio con il 42,2%; al secondo posto il centrosinistra (26,4%), seguito dal M5S (16,5%).
Ore 00:20 – Il sito della Cnn scrive che, sulla base degli exit poll, “Meloni diventerà la prima ministra più di estrema destra dai tempi di Mussolini”.
Ore 00:05 – La prima proiezione Opinio Italia sul voto delle liste al Senato conferma i trend degli exit poll.
Fratelli d’Italia 24,6%
PD 19,4%
Movimento 5 Stelle 16,5%
Lega 8,5%
Forza Italia 8%
Azione Italia Viva 7,3%
Verdi Sinistra Italiana 3,5%
+ Europa 2,9%
Italexit 2%
Unione Popolare 1,4%
Noi Moderati 1,1%
Altre 4,8%
Ore 23:15 – I primi exit poll di Opinio Italia relativi ai singoli partiti, unici per Camera e Senato.
Fratelli d’Italia 22-26%
Lega 8,5-12,5%
Forza Italia 6-8%
Noi Moderati 0,5-2,5%
Partito democratico 17-21%
Alleanza Verdi e Sinistra italiana 3-5%
+Europa 2,5-4,5%
Impegno Civico 0,0-2%
Movimento 5 Stelle 13,5-17,5%
Terzo polo: Azione e Italia Viva 6,5-8,5%
Italexit 0,5-2,5%
Ore 23:05 – Sono stati diffusi i primi exit poll Opinio Italia per Rai.
Per il Senato il centrodestra registra un 41-45% con 111-131 seggi, il centrosinistra un 25,5-29,5% con 33-53 seggi, il Movimento 5 stelle un 13,5-17,5% con 12-34 seggi, Azione/Italia viva un 6,5-8,5% con 4-12 seggi.
Per la Camera dei deputati, il centrodestra registra un 41-45% con 227-257 seggi, il centrosinistra un 25,5-29.5% con 78-98 seggi, il Movimento 5 stelle un 13,5-17,5% con 36-56 seggi, Azione/Italia viva un 6,5-8,5% con 15-25 seggi.
Ore 23:00 – Chiudono i seggi. Opinio su Raiuno propone gli exit poll con la percentuale di voti e seggi per liste e coalizioni per la Camera e per il Senato. Stesso tipo di rilevazione, sempre a partire dalle 23:00, da parte di Quorum/Youtrend per Sky Tg24 (Instant Poll), da Swg per La7 (Trend poll) e da Tecnè per Mediaset.
Ore 22:10 – La prima proiezione per il Senato sulla base dei dati realmente scrutinati è prevista per le 23:50. La prima proiezione per la Camera, invece, è annunciata per le ore 2:00.
Ore 21:55 – Al via la maratona Mentana, argomento di tendenza su Twitter già da questa mattina. Tra i più ricondivisi, il tweet di Gaia Tortora, giornalista di La7.
Ore 21:45 – La percentuale di votanti è in calo soprattutto nelle grandi città.
Ore 21:20 – Il calo dell’affluenza rispetto alle elezioni politiche precedenti è stato superiore al 7 per cento. Il rischio che non si raggiunga il 70 per cento è alto.
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