Più di 80mila persone hanno partecipato alla marcia per il clima rivolta ai candidati alle prossime elezioni presidenziali francesi. Ecco cosa vogliono.
Emmanuel Macron, giovedì, illustrerà il suo programma elettorale per le elezioni presidenziali francesi che si terranno il prossimo 10 aprile, con secondo turno fissato per il 24. E chissà che il presidente uscente, che appare nettamente in vantaggio rispetto agli altri candidati (Marine Le Pen, l’altro rappresentante della destra Eric Zemmour, Jean-Luc Mélenchon del partito di sinistra La France insoumise, la repubblicana Valerie Pecresse e l’ecologista Yannick Jadot), non abbia deciso in questi primi giorni della settimana di ritoccare in senso ambientalista alcuni punti tra quelli che si appresta a presentare.
Look up, l’invito è a “guardare in alto”
Un grosso suggerimento in tal senso, infatti, è venuto dalle voci delle 80mila persone che sabato 12 marzo sono scese in piazza in 135 località della Francia per chiedere a tutti i candidati – nessuno escluso – di non ignorare più l’emergenza climatica, anzi, di affrontarla in modo radicale. A maggior ragione in una fase della storia in cui la guerra ci spinge a un ripensamento delle politiche energetiche a livello globale.
Il clima nelle elezioni presidenziali francesi
Organizzate da 573 diverse organizzazioni, sia nazionali che locali, le manifestazioni hanno portato in piazza 32mila persone a Parigi, 8mila a Lione, altre 40mila da nord a sud del paese con lo stesso, semplice, slogan: look up. Ovvero l’esortazione contraria rispetto a quella del film con Leonardo Di Caprio, Don’t Look Up, che nel 2021 è stato il secondo contenuto più visto sulla piattaforma di streaming Netflix: una pellicola che da molti, in tutto il mondo, era stata interpretata come la metafora della superficialità e dell’incapacità dei potenti di agire per il bene dell’umanità, pur di fronte a una catastrofe imminente (l’asteroide, nel caso del film. Il riscaldamento globale, nella realtà).
Un messaggio che lo stesso regista del film, Adam McKay, ha voluto rilanciare più volte, sia prima (“C’è un look up day in tutte le principali città francesi per chiedere azioni per il clima e giustizia sociale. Spero sia pacificamente rumoroso come l’inferno”) che dopo l’evento: (“Si parla di 80mila partecipanti: come si dice ‘holy shit’ in francese??”)
A Parigi, in particolare, migliaia di persone hanno sfilato in un’atmosfera punteggiata da slogan lanciati da un megafono e da numerose bande musicali. Diversi striscioni hanno evocato la guerra in Ucraina, chiedendo la pace immediata, proprio nel solco di quella giustizia sociale richiamata da McKay. “Siamo ovviamente solidali con tutte le vittime di questa guerra”, ha ricordato Gabriel Mazzolini, portavoce di Friends of the Earth France. “Questa guerra ci ricorda la nostra estrema dipendenza dai combustibili fossili, di cui dobbiamo sbarazzarci al più presto per muoverci verso un mondo più stabile e pacifico”. E, per ricordarlo ancora una volta al prossimo presidente della Francia, una nuova giornata di marcia al grido di #LookUp verrà organizzata il 9 aprile, proprio alla vigilia del voto per il primo turno.
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