Biden o Trump? Come funziona il voto negli Stati Uniti? Quando si sa il vincitore? Guida alle elezioni americane del 3 novembre per seguire la notte elettorale con LifeGate.
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Il 3 novembre 2020 è la data delle 59esime elezioni presidenziali nella storia degli Stati Uniti. I cittadini americani che hanno compiuto 18 anni sono chiamati a votare per eleggere il loro nuovo presidente che resterà in carica per i prossimi quattro anni.
La redazione di LifeGate non vede l’ora di accompagnarvi in tempo reale durante la nottata elettorale, con esperti – guarda la playlist Elezioni Usa 2020 – desiderosi di commentare questo momento storico, reso quest’anno ancora più complesso dalla pandemia che stiamo vivendo e dalle riaccese tensioni razziali, e corrispondenti pronti a collegarsi live. Tutti gli aggiornamenti si possono seguire in diretta sul sito e sui nostri canali social.
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Elezioni Usa 2020, gli orari per monitorare la situazione in diretta
Ad eccezione di Dixville Notch, un villaggio nel New Hampshire che, per tradizione, apre le urne a mezzanotte, i seggi aprono tra le 5:00 e le 8:00 del mattino e chiudono fra le 18:00 e le 21:00 di sera. I primi a chiudere alle 18:00 sono Indiana e Kentucky, quando in Italia è mezzanotte. Il risultato definitivo, salvo interferenze, dovrebbe già essere noto verso le 23:00 (le 5:00 del 4 novembre in Italia), ma nel 2016 Donald Trump aveva potuto annunciare la vittoria solo verso le 2:30 (le 8:30 in Italia).
Come funziona il sistema elettorale degli Stati Uniti
Quella del presidente degli Stati Uniti è un’elezione indiretta. I cittadini votano il candidato che preferiscono, ma il loro voto va in realtà ai cosiddetti grandi elettori che rappresentano il partito, il cui numero varia nei singoli stati a seconda della popolazione. Ad eccezione di Maine e Nebraska, che assegnano i propri delegati con un sistema proporzionale, negli altri stati il vincitore se li accaparra tutti, a prescindere dallo scarto con lo sfidante: un sistema che viene definito winner takes all. Per vincere ne servono 270 su 538.
Perché tanti americani hanno scelto il voto per posta
Negli States esiste anche l’early voting, ovvero la possibilità di votare in anticipo per posta o nei seggi aperti prima dell’election day. Questa modalità nel 2020 è stata scelta da quasi cento milioni di persone, specialmente a causa del coronavirus che ha colpito il paese a stelle e strisce più di qualunque altro. Donald Trump ha più volte criticato il voto per posta, minacciando di chiedere l’annullamento del risultato elettorale in caso di sconfitta.
Quali sono gli stati chiave e quelli in bilico
Gli stati chiave da tenere d’occhio nel 2020 sono gli stessi che avevano garantito la vittoria a Trump nel 2016: Michigan, Wisconsin e Pennsylvania. Gli stati in bilico sono, come da tradizione, Florida, Nevada e Ohio, insieme ad altri quattro tendenzialmente repubblicani che potrebbero però riservare delle sorprese: Arizona, Carolina del Nord, Texas e Georgia.
Turnout in Muslim votes can make the difference in these key states Arizona, Florida, Georgia, Michigan, North Carolina, Texas and Pennsylvania.
Call three friends or relatives today to make sure they vote in these key states.
Elezioni Usa 2020, cosa dicono i sondaggi su Trump e Biden
In base ai sondaggi di Fivethirtyeight, un’agenzia che si concentra sulla politica, sull’economia, sullo sport ed è una delle fonti più autorevoli nell’ambito delle previsioni, Biden è in testa con una percentuale del 51,8 per cento, seguito da Trump con il 43,5. La vittoria del candidato democratico è prevista anche dalle proiezioni della stessa agenzia. Leggermente diversi risultano i pronostici di TradingView, attiva nel settore del trading e degli investimenti, ma comunque in linea.
Parallelamente si tengono anche le elezioni parlamentari per rinnovare i membri della Camera dei rappresentanti, dove attualmente i democratici detengono la maggioranza, e di una parte del Senato, dominato al momento dai repubblicani.
Inoltre, si vota per eleggere i governatori di Delaware, Indiana, Missouri, Montana, New Hampshire, Carolina del Nord, Utah, North Dakota, Vermont, West Virginia, dello stato di Washington e dei territori di Samoa e Porto Rico. Infine, si eleggono i sindaci di moltissime città.
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