Le novità introdotte dal governo per contenere la pandemia in Italia, a partire dal green pass rafforzato, o super green pass.
Rimarremo fino a quando ci sarà bisogno di noi
Emergency scende in campo a Crotone per aiutare la Calabria nell’emergenza Covid-19 con medici, infermieri, aiuto psicologico, ambulatori fissi e mobili.
“Diamo inizio al nostro lavoro in Calabria, partendo dall’ospedale di Crotone, ma siamo a disposizione anche per altri progetti”. Così Gino Strada, fondatore di Emergency, ha dato il via al lavoro dell’ong in supporto degli ospedali calabresi per l’emergenza coronavirus. Dopo la definizione dell’accordo tra Emergency, la Protezione civile e la Protezione civile calabrese è stato fatto un primo passo per poter dare il via ad una collaborazione sul territorio calabrese, un primo tassello per costruire qualcosa insieme a partire da Crotone, dove Emergency è scesa in campo per alleviare la pressione dell’ospedale cittadino.
L’impegno di Emergency
Così a partire dal 7 dicembre l’ong ha iniziato a lavorare presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, collaborando con i medici già presenti nella gestione di un reparto di terapia sub-intensiva che ha 23 posti letto e altri otto posti letto in una struttura tendata esterna, messa a disposizione dall’Esercito e dalla Protezione civile, che sarà utilizzata solo in caso di estrema necessità.
Al momento Emergency è presente con sette medici, cinque infermieri e tre addetti alla logistica. Altri suoi medici e infermieri lavoreranno invece sul territorio. A guidarli è il dottor Paolo Grosso, direttore fino a giugno del Dipartimento emergenza e urgenza e della Unità operativa di anestesia e rianimazione del Policlinico di Monza che sottolinea: “All’Ospedale San Giovanni di Dio abbiamo trovato personale medico e infermieristico accogliente e competente, che fin dal primo minuto non si è risparmiato per arginare l’emergenza. Stiamo lavorando fianco a fianco con loro, mettendo a disposizione l’esperienza che abbiamo maturato durante la prima ondata in Lombardia.”
Non solo a Crotone
Qui Emergency ha messo in campo la sua esperienza in tema Covid-19, maturata durante la prima fase della pandemia, quando ha gestito un reparto di terapia intensiva nel presidio ospedaliero di Bergamo dell’ospedale Papa Giovanni XXIII in Fiera con un team medico e logistico e, ancora, si è occupata di progetti di formazione per la prevenzione del contagio nelle strutture di accoglienza, nelle Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) e nelle scuole.
“Con l’ingresso del nostro personale sanitario in reparto, Emergency ha iniziato a lavorare a Crotone con lo stesso spirito di scambio e cooperazione che da anni ci porta a collaborare con la sanità pubblica in otto regioni italiane con i nostri ambulatori fissi e mobili. Rimarremo in Calabria fino a quando ci sarà bisogno di noi e siamo pronti a dare supporto ulteriore qualora le autorità locali lo ritenessero necessario”, ha dichiarato Rossella Miccio, presidente di Emergency.
Non è la prima volta che Emergency si trova sul suolo calabrese. Infatti la ong è presente dal 2013 a Polistena, dove – in un palazzo confiscato alla ‘ndrangheta – ha un ambulatorio dove si dedica a curare le fasce più fragili della popolazione, quelle che non hanno accesso alle cure del sistema sanitario nazionale. Negli ultimi sette anni l’ambulatorio Emergency di Polistena ha offerto gratuitamente servizi di medicina di base, supporto psicologico, educazione sanitaria e orientamento socio-sanitario per facilitare l’accesso alle cure a chi ne ha più bisogno. Ed è proprio a Polistena che Emergency ha iniziato ad effettuare un servizio di tamponi rapidi per i pazienti della Piana che non hanno medico di base.
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