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Di guerra e di pace. La festa di Emergency porta a Milano eventi e storie di resistenza quotidiana
Numerosi eventi e artisti internazionali animeranno Milano, dove Emergency è nata 25 anni fa con l’obiettivo di garantire cure gratuite alle vittime delle guerre, delle mine e della povertà. Ad oggi, l’ong ha curato 10 milioni di persone.
Ricordo ancora il primo incontro nazionale di Emergency, a Fanano, in provincia di Modena, nel 2002. Ero appena rientrata da una missione in Afghanistan e con me era venuto Koko Jalil, il nostro angelo custode afgano. Mentre, in macchina, attraversavamo l’Appennino, mi diceva: “Same same like Panshir, besior khoob ast”, che in un misto di inglese e farsi che Koko Jalil usava per comunicare con noi internazionali, esprimeva tutta la sua meraviglia nel ritrovare un paesaggio che gli ricordava quello di casa: la valle del Panshir, dove Emergency è presente con un centro di maternità dal 2003.
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La nascita e la crescita del popolo di Emergency
Era la prima volta che Koko Jalil metteva piede fuori dall’Afghanistan, ed era la prima volta che Emergency organizzava un momento di discussione e condivisione dedicato ai propri volontari, allo staff, agli operatori umanitari. Per lui, come per tutti, l’incontro nazionale di Fanano era stato come un ritrovo di famiglia. Da allora abbiamo girato l’Italia in lungo e in largo: Orvieto, Firenze, Riccione, Genova, Catania, Trento, Livorno. Persino San Marino.
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Per i primi anni l’incontro nazionale è stato un momento di confronto e aggiornamento interno all’organizzazione. A Orvieto, per diversi anni, il popolo di Emergency (volontari, staff di sede e personale che rientrava dalle missioni) occupava per tre giorni una ex-caserma in cima alla collina, e allestiva un vero e proprio campo con dormitori, mensa e spazio per momenti di approfondimento, formazione e festeggiamenti.
Un momento di condivisione, un riferimento valoriale e culturale
Un po’ alla volta, soprattutto grazie ai riscontri positivi della cittadinanza e delle istituzioni locali, abbiamo aperto parte dei lavori al pubblico e l’incontro nazionale è diventato anche un momento di condivisione con la cittadinanza dei risultati del nostro lavoro e degli obiettivi futuri dell’organizzazione; un momento in cui artisti nazionali e internazionali hanno generosamente messo a disposizione il proprio talento dimostrando sostegno e condivisione per il nostro messaggio. Con gli anni, Emergency è cresciuta, non solo dal punto di vista operativo, ma anche da quello del rapporto con l’opinione pubblica.
La coerenza tra il nostro agire e il nostro dire, la determinazione nel non scendere a compromessi sul ‘no alla guerra’ e sui diritti fondamentali, e forse anche il progressivo impoverimento del dibattito politico e sociale nel nostro Paese, hanno fatto sì che l’organizzazione diventasse sempre più un riferimento valoriale e culturale per tantissime persone.
Di conseguenza, anche il nostro appuntamento annuale si è evoluto e abbiamo cercato di arricchirlo, sempre di più, con momenti aperti al pubblico: prima con concerti o conferenze serali e poi, dallo scorso anno a Trento, ripensando completamente la formula dell’incontro nazionale, trasformandolo in una sorta di Festival. Per raccontare Emergency e, allo stesso tempo, offrire spunti di riflessione e di approfondimento ulteriori rispetto al racconto di quello che vediamo nei nostri ospedali ogni giorno.
Quest’anno, in occasione dell’anniversario dei 25 anni, il 18esimo incontro nazionale di Emergency si terrà a Milano, città natale dell’organizzazione, dal 28 al 30 giugno.
Gli appuntamenti dell’incontro nazionale di Emergency a Milano
Il primo appuntamento è il venerdì sera con “Emergency: idee, pratiche, vite resistenti”, che vedrà sul palco del Teatro Dal Verme il conduttore Diego Bianchi, alias Zoro; il fondatore di Emergency Gino Strada; e la presidente di Emergency Rossella Miccio. A seguire, Elio proporrà una reinterpretazione de “Il flauto magico” di Lamarque. Giornata fitta di appuntamenti quella del sabato. Dalla mattina presto fino al tardo pomeriggio i teatri Grassi e Dal Verme ospiteranno un ciclo di conferenze per parlare di Afghanistan, diritti, guerra, informazione, integrazione, Italia, lavoro, migrazioni, stereotipi, Uganda.
Si confronteranno su questi temi: la creativa Johanne Affricot; i giornalisti Luca Bottura, Amalia De Simone, Lyse Doucet, Massimo Giannini, Enrico Mentana, Nico Piro, Nancy Porsia; lo scrittore Antonio Dikele Distefano; il sindacalista Maurizio Landini; l’infermiere Roberto Maccaroni; l’analista Paolo Magri; l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino; la presidente di Emergency Rossella Miccio; l’architetto Renzo Piano; il sindaco Giuseppe Sala; il dottor Gino Strada; il collettivo Il Terzo Segreto di Satira. La sera, i riflettori si sposteranno sull’Arena Civica per il grande concerto finale. Sul palco, Ambra Angiolini, Luca Barbarossa, Luca Bottura e Paolo Rossi a presentare le voci di Chiara Galiazzo; Nada; Daniele Silvestri; Lo Stato Sociale e Nina Zilli. Dall’apertura dei cancelli fino all’inizio delle esibizioni, inoltre, sarà possibile visitare il Politruck, il nostro ambulatorio mobile, parcheggiato per l’occasione all’interno dell’Arena.
Per la prima volta, infine, sabato e domenica anche “Resistenza gentile – minifestival per bambini resistenti”, una serie di appuntamenti dedicati ai più piccoli che si svolgeranno sabato e domenica nella cornice del Parco Sempione.
Sempre nell’ottica di conoscere il lavoro dell’organizzazione e condividerne l’impegno per i diritti umani e contro la guerra, per tutta la durata dell’Incontro nazionale potrete partecipare all’esperienza immersiva di Peace Therapy, incontrare i nostri volontari e visitare la mostra fotografica Zakhem di Giulio Piscitelli realizzata in occasione dei 25 anni di Emergency.
Tutti gli eventi e le attività dell’incontro nazionale sono gratuiti e aperti al pubblico. Qui il programma completo.
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