Precipitazioni estreme hanno colpito nuovamente l’Emilia-Romagna, dopo le alluvioni del 2023. Situazioni più gravi nel ravennate, forlivese e bolognese.
L’Emilia-Romagna rivive l’incubo delle alluvioni della primavera del 2023. Quantitativi di precipitazioni giganteschi – ma previsti dai meteorologi – si sono abbattuti soprattutto sulla porzione centro-orientale della regione. Nel giro di sole 24 ore, i vigili del fuoco hanno dovuto effettuare più di 500 interventi, e le autorità hanno disposto l’evacuazione di un migliaio di persone: circa 800 nel ravennate e 185 nel bolognese, che sono state trasferite in centri di accoglienza.
La popolazione in alcune aree invitata a salire ai piani alti
È proprio nella provincia di Ravenna la situazione considerata più pericolosa. Per questo sono state disposte misure precauzionali, compresa la chiusura di una serie di linee ferroviarie. I fiumi Lamone, Marzeno e Senio sono in piena: quest’ultimo è già esondato nei comuni di Castel Bolognese e di Lugo, dove alla popolazione è stato chiesto di salire ai piani alti portando con sé cibo, acqua, medicinali, telefoni cellulari e beni di prima necessità”. A monte di Faenza, rotti gli argini anche del Marzeno e del Lamone: l’acqua ha così invaso il quartiere Borgo, già colpito dalle alluvioni del 2023. Situazioni allarmanti anche per quanto riguarda i bacini dell’Idice e del Sillaro. Allerta diramato anche per critiche anche a Modigliana e Castrocaro, entrambi nella provincia di Forlì-Cesena.
Ma a preoccupare è anche l’Appennino, con numerose frane delle quali occorrerà verificare l’entità e i danni. Numerose operazioni di soccorso sono state avviate a Forlì, dove son state anche evacuate alcune persone disabili in una residenza sanitaria.
Irene Priolo (Regione Emilia-Romagna): “Le piene si propagano nelle valli”
In un messaggio pubblicato su Facebook in piena notte, la presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna (con deleghe a Transizione ecologica e contrasto ai cambiamenti climatici) Irene Priolo ha spiegato che “in questo momento constatiamo una diminuzione della piena nei tratti appenninici, ma i picchi si stanno ovviamente propagando in quelli vallivi. Continuiamo a monitorare la situazione”.
Sempre attraverso Facebook, il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza ha parlato nella prima mattinata di situazione in lento miglioramento in alcune località, e elencato le strade che rimangono chiuse al traffico, ricordando che un’ordinanza vieta di avvicinarsi al fiume Senio.
Interrotte cinque tratte ferroviarie, situazione critica anche nelle Marche
Disagi anche per gli spostamenti. Sono cinque i tratti di linee ferroviarie chiusi dalla mezzanotte: interessate la Bologna-Rimini, la Ferrara-Ravenna-Rimini, la Bologna-Ravenna (in due punti) e la Faentina. Le Ferrovie dello Stato hanno specificato che al momento non sono previsti servizi sostitutivi con bus, poiché anche le strade sono impraticabili nelle stesse zone.
Da non sottovalutare infine la situazione delle Marche: sono 300 gli interventi di soccorso effettuati dai vigili del fuoco, con le zone più colpite comprese tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, e tra Cupra Marittima e Grottammare. Sei famiglie sono quindi state evacuate a Osimo, dove una frana minaccia il centro abitato.
Fortunatamente, notizie positive sembrano arrivare almeno dalle previsioni meteorologiche: nelle prossime ore si prevedono ancora precipitazioni ma soltanto deboli o moderate.
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