Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
Endelea, moda etica tra Italia e Tanzania
La moda di Endelea è una proposta responsabile che coniuga design italiano e produzione realizzata a Dar es Salaam in Tanzania.
Endelea, brand che produce in Tanzania capi e accessori per la casa dallo stile tipicamente italiano con tessuti wax africani, nasce a Milano nel 2018 come progetto autofinanziato da Francesca De Gottardo e Serena Izzo. Dietro un nome che in swahili significa “andare avanti, continuare senza arrendersi” troviamo una squadra appassionata che, grazie alla scelta di abbracciare la moda responsabile, valorizza le capacità delle persone coinvolte.
L’approccio determinato e ambizioso traspare anche dal pay off – quell’elemento verbale che accompagna il logo di una azienda e ne riassume l’essenza – Dream bold, un’esortazione a sognare in grande e a non cedere di fronte alle difficoltà. Sono queste le meravigliose e concrete premesse da cui nascono le coloratissime proposte del marchio Endelea.
Il supporto dell’economia locale
Concepite a Milano e prodotte con stoffe africane selezionate da piccoli rivenditori di Dar es Salaam, le collezioni di abbigliamento e accessori vengono prodotte da sarte e sarti locali formati da Endelea. Tra gli obiettivi del marchio vi è infatti il supporto della micro-economia locale e la formazione professionale delle persone che abitano un territorio in cui la moda non è un settore trainante per l’economia.
L’impegno di Endelea a supporto della comunità non poteva di certo prescindere dalla conoscenza e formazione di futuri talenti. Per questa ragione, la società ha deciso di destinare parte dei guadagni derivanti dalle vendite, il 3 per cento dei ricavi lordi per l’esattezza, a progetti educativi che comprendono attività di formazione in loco e collaborazioni tra università italiane e tanzaniane.
I capi Endelea
Le collezioni del marchio italiano sono fortemente legate alla tradizione e dunque al wax, un tessuto stampato in 100 per cento cotone onnipresente in Africa, per cui risulta tuttavia complicato il controllo della filiera. I tessuti africani per antonomasia, caratterizzati da infinite e coloratissime fantasie, vengono selezionati e acquistati nei mercati locali nelle quantità disponibili, anche a scapito della produzione. Per questo motivo i capi realizzati per ciascuna variante sono limitati e talvolta non possono essere riassortiti. Per la collezione autunno/inverno 2020 è stata presentata una selezione di proposte in edizione limitata in wax trapuntato. Per l’imbottitura è stata impiegata una fibra ricavata dal riciclo di bottiglie in pet.
L’introduzione del kikoi
Per la collezione primavera/estate 2021 è stato introdotto il kikoi, una stoffa di cotone tradizionale molto diffusa nei paesi africani, specialmente in Tanzania. Nella sua versione tradizionale presenta una mano ruvida, strisce colorate lungo i bordi, frange libere e si avvolge attorno al corpo come un pareo.
Ad oggi, in virtù della forte domanda, il kikoi viene prodotto a livello industriale, tuttavia esistono ancora piccole botteghe artigianali che lo confezionano seguendo i lunghi procedimenti tradizionali. La produzione del kikoi di Endelea, un filato a telaio in cotone organico, è stato affidata a Mama Kishimbo, una signora alla guida di una piccola cooperativa al femminile.
Tra gli impegni per le prossime collezioni vi è l’individuazione di produttori africani certificati per l’acquisto dei tessuti. Un passo importante per garantire maggiore controllo e consapevolezza rispetto alla filiera e per contribuire allo sviluppo di un’industria moda responsabile.
Un impegno a tutto tondo
Rispetto dell’ambiente e cura del dettagli sono attributi insiti nel dna del marchio che, per la consegna dei capi, ha optato per buste di stoffa realizzate con materiali di scarto. Si tratta di una scelta strategica che permette da un lato la consegna dei capi in confezioni di qualità e riutilizzabili dall’utente, e dall’altro la riduzione degli sprechi e dell’uso di plastica.
Per cartellini dei capi e materiali cartacei è stata scelta esclusivamente carta riciclata certificata Fsc (Forest stewardship council), mentre per le spedizioni dei capi acquistati da e-commerce vengono utilizzate buste compostabili.
Per scoprire ogni singola sfumatura della coloratissima realtà Endelea vi invitiamo a consultare il primo report di sostenibilità pubblicato online, un interessante rendiconto delle iniziative intraprese nel 2020 e degli obiettivi per il futuro, che si prospetta molto intrigante.
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