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In Engadina tra i ghiacciai e il cielo
Sono 173 i ghiacciai che ricoprono il territorio dell’Alta Engadina: non perdetevi l’escursione sul sentiero glaciale del Morteratsch, il ghiacciaio più lungo, e il trekking sulla Diavolezza tra le cime alpine Patrimonio Unesco.
Per chi, anche d’estate, si sente a suo agio tra il bianco abbagliante e l’alito freddo dei ghiacciai, la meta da scegliere per trascorrere una vacanza indimenticabile è senza dubbio l’Engadina: in questa valle del Cantone dei Grigioni in Svizzera, infatti, ben 173 ghiacciai ricoprono una superficie di 40 kmq, pari al 6 per cento dell’Alta Engadina, e circondano le principali vette delle Alpi Orientali. Il più bello? In molti, quasi tutti, vi risponderebbero il ghiacciaio del Morteratsch, ma non trascurate nemmeno quelli di Roseg, Tschierva, Sella e Pers, ognuno in grado di regalarvi l’emozione di uno spettacolo naturale unico.
Sul sentiero glaciale del Morteratsch
Con i suoi sette chilometri di estensione, il ghiacciaio del Morteratsch è il terzo più lungo delle Alpi Orientali e il più grande del massiccio del Bernina. Per raggiungerlo basta una camminata di cinquanta minuti dalla stazione ferroviaria di Morteratsch: sul Sentiero Glaciale sedici punti informativi raccontano come si è formato il ghiacciaio e come si è ritirato negli ultimi anni. La camminata è adatta anche alla famiglie: per i bambini è stato ideato infatti un libricino con missioni da compiere passo dopo passo verso il ghiacciaio che da secoli porta con sé la leggenda dei due sfortunati innamorati Eratsch e Teresa.
Nell’universo di ghiaccio della Diavolezza
A Isla Persa la lingua del ghiacciaio del Morteratsch, viene alimentata da quella del Pers, in un’unica striscia bianca che termina dopo due chilometri, mentre 120 anni fa si estendeva per altri due. Accompagnati da una guida alpina potete scoprire questo universo di ghiaccio con un’escursione di cinque ore da fare adeguatamente attrezzati con scarpe da trekking (indicata anche per i bambini da otto anni in su): si parte dall’impianto di risalita della Diavolezza, a 2.973 metri di altitudine, si attraversano i campi ghiacciati fino alla punta rocciosa dell’Isla Persa e si prosegue per il braccio del ghiacciaio del Morteratsch fino alla sua bocca e quindi si arriva di nuovo alla funivia. Vi troverete circondati dal Piz Bernina e dal Piz Palü, in uno scenario che è niente di meno che Patrimonio mondiale Unesco.
Escursioni e rifugi tra i ghiacciai
Sapete che il nome Diavolezza deriverebbe da diavolessa, una fata delle Alpi dai capelli rossi che faceva scomparire per sempre i cacciatori imprudenti che la seguivano? Se non volete correre questo rischio (scherziamo), oltre alla Diavolezza ci sono anche tanti percorsi alternativi per vivere il territorio: il Munt Pers si può scalare su un sentiero stretto ma ben costruito, ci si può recare per un pic nic all’insolito focolare sul Sass Queder, ci si può cimentare sulla via ferrata al Piz Trovat oppure scalare il Piz Palü, sempre affiancati da una guida alpina. Non perdetevi poi l’esperienza unica di dormire in un rifugio della valle tra paesaggi incredibili dove #lanaturatirivuole e dove scoprirete di non volere altro che stare lì. Per tutte le informazioni #svizzeraturismo.
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