Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Ennesimo naufragio nel Mediterraneo: 400 migranti dispersi
Una nuova tragedia si è prodotta al largo dell’Egitto. I migranti erano diretti in Italia. Più di cento persone tratte in salvo da una Ong.
Una nuova tragedia si è prodotta nel Mediterraneo, al largo dell’Egitto. Quattro imbarcazioni cariche di migranti sono naufragate nel tentativo di raggiungere le coste italiane. La prima redazione europea a dare la notizia è stata quella del Daily Mail, quotidiano inglese che ha citato l’edizione araba della Bbc.
LE #FOTO ANSA Il tragico salvataggio dei migranti https://t.co/FRtH6NgjD2 pic.twitter.com/ZK09Wyqo3e
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 18 aprile 2016
Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, la maggior parte dei migranti fuggiva da Somalia, Etiopia ed Eritrea. I dispersi sono circa 400 e si accavallano le voci di una loro probabile morte. Se così fosse, si tratterebbe di una delle peggiori tragedie nella storia delle migrazioni nel Mediterraneo.
Una Ong salva 108 persone
Un’operazione coordinata dalla Guardia Costiera ha consentito di salvare 108 persone. A recuperare materialmente i migranti è stato il personale della nave Aquarius, che per conto della Ong Sos Mediterranée monitora il tratto di mare per dare sostegno alle imbarcazioni in difficoltà.
Il ministro degli Interni Paolo Gentiloni non ha per ora confermato ufficialmente le cifre che sono state riferite dagli organi di stampa, ma ha spiegato che “ciò che è certo è che siamo in presenza di una nuova tragedia, esattamente un anno dopo quella che si è prodotta nelle acque libiche”. Il riferimento è al dramma del peschereccio che il 18 aprile 2015 si era capovolto mentre un mercantile stava tentando di soccorrerlo. In quell’occasione tra i settecento e i novecento migranti persero la vita: solamente ventotto furono i superstiti.
Gentiloni: “I muri non servono”
Nelle scorse settimane l’Unione Europea aveva stretto un accordo con la Turchia per il rinvio dei migranti in arrivo sulle coste dei paesi membri. Ciò, evidentemente, non sta scoraggiando in alcun modo chi, disperato, accetta di rischiare la propria vita pur di tentare di cominciarne una nuova, lontana da guerre, carestie, persecuzioni e miseria.
Il nuovo naufragio, ha aggiunto Gentiloni, rappresenta “una ragione in più per dire all’Europa che non si devono innalzare muri, ma che occorre moltiplicare gli sforzi”. Il tutto mentre il cancelliere austriaco Werner Faymann, non pago dell’intesa con Ankara, ha annunciato una politica esattamente opposta: la costruzione di una barriera alla frontiera del Brennero.
Immagine di apertura: la nave Aquarius di Sos Mediterranée, che ha tratto in salvo 108 migranti ©Patrick Bar/Sos Mediterranée
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