Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Epicuro e il farmaco della felicità
I quattro “rimedi” fondamentali che il noto filosofo dell’antica Grecia consiglia per conseguire la vera padronanza di noi stessi e acquistare la felicità.
Il pensiero di Epicuro non rappresenta solo uno dei vertici
più alti raggiunti dalla cosiddetta filosofia ellenistica,
ma si delinea sicuramente come uno dei messaggi più profondi
lasciati in eredità all’uomo occidentale.
La notorietà e la fortuna della filosofia di Epicuro sono
legate, soprattutto – ma non solo – al quadrifarmaco, ovvero ai
quattro “rimedi” che permettono al saggio di acquisire, diventando
padrone di sé, la vera pace dell’anima e, quindi, una
felicità consistente e duratura.
Vediamo, dunque, da vicino in cosa consistono questi quattro
“rimedi”:
- I timori degli dèi sono vani. Gli dei esistono, ma non
si occupano di noi, poiché vivono in una dimensione
assolutamente imperturbabile e di a-mondana beatitudine; - Non bisogna temere la morte, perché, essendo noi
composti di atomi, essa altro non è che la loro
dissoluzione, per cui quando c’è la morte non ci siamo noi e
viceversa; - Il piacere, se correttamente inteso, cioè come mancanza
di dolore, come assenza di turbamento, di desiderio, è alla
portata di tutti; - Il male e il dolore corporei sono di breve durata, o, al
limite, sono facilmente sopportabili; se, poi, sono riferiti
all’anima, per liberarsene è sufficiente rintracciarne la
genesi fallace: gli errori della mente e le false opinioni.
Ma leggiamo un passo particolarmente famoso dello stesso Epicuro,
che invita l’uomo di qualsiasi età a dedicarsi alla
filosofia, la quale in ogni momento può aiutarci a
conseguire saggezza e felicità:
“Non aspetti il giovane a filosofare, né il vecchio si
stanchi di farlo: nessuno è troppo giovane o troppo vecchio
per la salute dell’anima. Chi dice che non è ancora giunta
l’età di filosofare o che è già trascorsa,
è come se dicesse che non è ancora o non è
più l’età per essere felici. Per questo devono
filosofare sia il giovane che il vecchio: il vecchio per rimanere
giovane nei beni, grazie al ricordo gradito del passato; il giovane
per ( poter) essere insieme giovane e vecchio, non avendo timore
riguardo al futuro. Bisogna, dunque, cercare di ottenere tutto
ciò che procura la felicità, perché, se
abbiamo questa, abbiamo tutto, ma, se manca, facciamo di tutto per
averla”.
Fabio Gabrielli
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.
Presente al corteo l’attivista svedese ha detto: “Non puoi dire di lottare per la giustizia climatica se si ignora la sofferenza dei popoli emarginati”.
Tutti i premi che sono stati assegnati, giorno per giorno, nel campo della medicina, fisica, chimica, letteratura, pace ed economia.