
Il violento terremoto che ha colpito il Myanmar, uccidendo migliaia di persone, indebolisce ancor di più una popolazione già stremata.
La guerra non cessa e le condizioni sanitarie nello Yemen precipitano. Un’epidemia di colera ha ucciso 209 persone. 17mila i casi sospetti.
Nel contesto di una guerra che dura ormai da oltre due anni, nello Yemen le condizioni sanitarie stanno ormai precipitando. Secondo quanto riferito dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc), un importante focolaio di colera ha causato infatti 115 morti nelle sole ultime due settimane. Ancor più pesanti le cifre indicate dall’Unicef locale, che parla di 209 morti.
https://www.youtube.com/watch?v=JBYBEj-e9jo
Dominik Stillhart, direttore delle operazioni del Icrc nella nazione mediorientale, ha spiegato nel corso di una conferenza tenuta nella capitale Sana’a che “si tratta di una crisi molto grave”. Citando un bilancio del ministero della Salute yemenita, il dirigente ha spiegato che le vittime dell’epidemia sono state conteggiate tra il 27 aprile e il 13 maggio, e che sono più di 8.500 i casi sospetti individuati in quattordici province (17mila secondo l’Unicef).
La situazione igienica in numerosi centri urbani appare vicina al collasso: la stampa internazionale riferisce di montagne di immondizia accumulate nelle strade e di ospedali in tutto lo Yemen incapaci di gestire l’afflusso di pazienti che presentano i sintomi del colera. “Ormai siamo costretti a far sedere quattro sospetti malati di colera sullo stesso letto – ha aggiunto Stillhart -. Alcuni pazienti sono costretti a rimanere all’esterno delle strutture: facciamo passare le flebo dalla finestra”.
60-year-old Zahraa lies sick with cholera at a hospital in Sana’a, #Yemen. Numbers affected continue to rise with 14,065 suspected cases. pic.twitter.com/E3KEdlNbhI
— ICRC (@ICRC) 16 maggio 2017
Un responsabile locale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Jameel Nashir, ha lanciato un appello agli abitanti affinché prestino particolare attenzione all’igiene personale, “prendano coscienza della pericolosità della malattia” e abbiano cura di “utilizzare unicamente acqua proveniente da fonti sicure”. La stessa Oms ha classificato inoltre lo Yemen nell’elenco delle più gravi emergenze umanitarie del mondo, assieme alla Siria, al Sudan del Sud, alla Nigeria e all’Iraq.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il violento terremoto che ha colpito il Myanmar, uccidendo migliaia di persone, indebolisce ancor di più una popolazione già stremata.
Mai si erano verificati incendi così gravi in Corea del Sud. Bruciati oltre 35.800 ettari, mobilitato l’esercito. Migliaia di persone evacuate.
Centinaia di persone sono scese in strada per chiedere la fine della guerra israeliana su Gaza e fare pressione su Hamas.
Dopo decenni di dispute, Tagikistan e Kirghizistan hanno trovato una soluzione per porre fine alle discordie territoriali che hanno causato morti, feriti e centinaia di sfollati.
Ballal, uno degli autori del docufilm premio Oscar sugli abusi dei coloni in Cisgiordania, ieri era stato aggredito vicino a Hebron e poi arrestato.
L’economia della Spagna era uscita malconcia dalla pandemia. Ora ha la migliore performance d’Europa grazie alle sue politiche progressiste.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Nel suo primo anno di presidenza argentina Javier Milei ha introdotto pesanti tagli alla spesa pubblica, facendo impennare la povertà. Ora i pensionati guidano la protesta.
L’opposizione in Turchia è insorta dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, parlando di un colpo di stato ordito dal presidente Erdogan.