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Erlend Øye dei Kings of convenience vuole salvare la Pillirina
Con un messaggio su Instagram, il cantante norvegese offre 1 milione di euro per salvare la Pillirina, a Siracusa, dalle speculazioni edilizie.
Quella della Pillirina, antico sito naturale di fronte all’isola di Ortigia di Siracusa, è un’odissea infinita di cui si torna a parlare in questi giorni grazie a un messaggio che il cantante e produttore norvegese Erlend Øye, componente dei Kings of convenience, ha pubblicato sui propri profili social.
Nel messaggio, Erlend Øye riferisce di non essere potuto entrare alla Pillirina perché bloccato da una guardia preposta dall’attuale proprietario del sito, il marchese piemontese Emanuele Di Gresy, che impedisce l’accesso, costringendo tutti a compiere un giro molto più largo per poter raggiungere la spiaggia.
L’artista norvegese, che dal 2012 abita a Siracusa dopo essersi innamorato proprio di questo antico sito naturale, dopo aver raccontato l’episodio, si dice disposto a vendere la propria casa a Bergen per offrire a Di Gresy un milione di euro per risarcirlo delle spese sostenute per assicurarsi i permessi necessari al suo progetto di riqualificazione e lasciare l’area accessibile al pubblico: “Signor Di Gresy, se legge questo, per favore cambi idea”, e termina con un appello: “Basterà un milione di euro? So che è poco, ma è tutto ciò che ho. Non portarci via Pillirina”.
Non è tardata ad arrivare la risposta di Emanuele Di Gresy che si dice costretto a declinare l’offerta, ma pronto a incontrare il cantante. In realtà, la questione tra il marchese e gli ambientalisti è aperta da ormai quasi dieci anni, ossia da quando nel 2014 la società Elemata Maddalena Srl di Di Gresy, dopo aver acquistato l’area nel 2008, ha presentato il primo progetto per la realizzazione di un resort di lusso.
La lunga odissea della Pillirina
La Pillirina è un tratto di costa unico, a due passi da Siracusa. Un’area di grande interesse naturalistico (in questi luoghi è stata istituita l’Area marina protetta del Plemmirio per preservare il mare cristallino con le sue praterie di posidonia oceanica), ma anche storico e archeologico. La zona, patrimonio ambientale e paesaggistico di Siracusa, ricca di bellezza, cultura e biodiversità, è molto amata dai siracusani, ma anche da turisti italiani e internazionali che ogni anno la percorrono a piedi e in bici.
Per tutti questi motivi, da anni, viene richiesto a gran voce da associazioni, enti locali e cittadini che nell’area venga istituita anche una Riserva terrestre: la Pillirina resterebbe comunque privata, ma il riconoscimento di riserva porrebbe fine ai diversi tentativi di speculazione edilizia che negli anni sono stati avanzati dal proprietario.
L’odissea della Pillirina inizia quasi mezzo secolo fa, quando all’inizio degli anni Ottanta è partita la privatizzazione di questo tratto di costa. Nel 1982 la Soprintendenza ha preso atto della volontà dell’amministrazione di sdemanializzare la zona, purché non ne venisse alterato l’aspetto per non deturpare le condizioni di ambiente e di decoro del sito archeologico circostante.
Nel 2008 viene acquistata da Di Gresy, che nel 2014 presenta un progetto per la costruzione di un imponente resort di lusso in collaborazione con il colosso Four season. Il piano viene fermato da una lunga battaglia dei siracusani che sono riusciti a convincere le istituzioni locali a schierarsi contro la speculazione.
Recentemente, il proprietario ha presentato un nuovo progetto: questa volta si tratterebbe della realizzazione di abitazioni civili private sui ruderi di una batteria militare risalente alla Seconda guerra mondiale. Lo scorso anno la Soprintendenza di Siracusa ha espresso un primo parere positivo sul nuovo progetto di ristrutturazione degli edifici storici, che in ogni caso dovrebbero rimanere vincolati e per cui non dovrebbe essere previsto alcun cambio di destinazione d’uso, e pochi giorni fa il Tar ha respinto il ricorso di Legambiente che aveva impugnato la nuova autorizzazione dell’ente di tutela.
Una passeggiata per la Pillirina
Tantissime sono le personalità che negli anni hanno aderito ai movimenti per la tutela della Pillirina: da Enzo Maiorca, apneista siracusano più volte detentore del record mondiale di immersione in apnea, a Wim Wenders, da Franco Battiato allo stesso Erlend Øye, che già negli anni passati ha sostenuto le associazioni ambientaliste della zona, fino ad arrivare a Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce.
Per sabato 28 maggio, le associazioni locali hanno organizzato la Passeggiata per la Pillirina lungo la costa settentrionale della Penisola Maddalena per chiedere l’istituzione immediata della Riserva naturale orientata Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena.
“Sono trascorsi undici anni dall’inizio dell’iter istitutivo della Riserva naturale orientata Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena e sette da quando è stata inserita nel Piano regionale dei parchi e delle riserve naturali. Da allora siamo ancora in attesa che si giunga all’istituzione definitiva della riserva, dando finalmente adeguata tutela alla Pillirina”, si legge in una nota firmata da Legambiente, Natura Sicula, Lipu, Wwf, Arci, Slow food Siracusa, Club alpino italiano Siracusa e Rifiuti zero.
Una richiesta di tutela che si fa sempre più urgente anche a causa della necessità di alcuni interventi di messa in sicurezza della scogliera in cui sono stati segnalati cedimenti.
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