Il 27 novembre aprono le candidature per la seconda edizione di Women in Action, il programma di LifeGate Way dedicato all’imprenditoria femminile.
Con le escape room immersive di Escape4Change scopri come cambiare il mondo
Dare al gioco un ruolo educativo, arricchire le esperienze di intrattenimento affinché diventino anche un’occasione di apprendimento e crescita. Questo l’obiettivo delle escape room, giochi di logica, immersivi e cooperativi che puntano a favorire il lavoro di squadra e la cooperazione tra i partecipanti: la soluzione infatti può essere trovata solo con il contributo di
Dare al gioco un ruolo educativo, arricchire le esperienze di intrattenimento affinché diventino anche un’occasione di apprendimento e crescita. Questo l’obiettivo delle escape room, giochi di logica, immersivi e cooperativi che puntano a favorire il lavoro di squadra e la cooperazione tra i partecipanti: la soluzione infatti può essere trovata solo con il contributo di tutti. L’escape room viene allestita in un ambiente predisposto nel quale il gruppo deve cercare, entro un limite di tempo prestabilito, una via d’uscita utilizzando elementi della struttura e risolvendo codici, enigmi e indovinelli. Rispetto a tutto questo, le stanze di Escape4Change hanno una marcia in più: organizzate intorno a tematiche socio-ambientali e culturali puntano a creare consapevolezza e trasferire conoscenza, attraverso il gioco, sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Perché Escape4Change è diverso
“Ciò che rende le nostre escape room diverse dalle altre è la fase di debriefing al termine del gioco, durante la quale i nostri facilitatori conducono il gruppo di partecipanti in una riflessione sulle tematiche affrontate, creando un parallelismo tra il gioco e la realtà”, spiega Martina Tonarelli, project manager di Escape4Change. “Per esempio, al termine del gioco si chiede ai giocatori di effettuare una scelta tra due opzioni: l’una o l’altra prevedono due soluzioni finali che portano a due scenari differenti che raccontano due storie realmente accadute nelle quali si evidenziano le medesime dinamiche giocate.”
I membri vivranno il gioco come una vera esperienza di vita uscendone più uniti e con maggior consapevolezza sul tema trattato. I giochi infatti sono disegnati in modo da coinvolgere direttamente il partecipante e metterlo davanti a problemi da risolvere: l’individuo si cala nei panni di un’altra persona, affronta i suoi problemi e crea un legame empatico con il protagonista della storia. In questo modo, si replicano le medesime condizioni psicologiche ed antropologiche che si potrebbero vivere nella realtà. Superando la dimensione puramente ludica e creativa dell’esperienza, il giocatore arriva ad attingere alla propria sfera personale, assorbe le esperienze vissute durante il gioco e le informazioni ricevute, elementi che poi verranno trasferiti anche nella quotidianità dell’individuo al termine del gioco attraverso una call to action. I giocatori saranno infatti chiamati ad agire nel loro quotidiano con azioni e fatti concreti per portare il cambiamento necessario sul tema per cui sono stati sensibilizzati”, continua Tonarelli.
In questo modo, soprattutto quando organizzato intorno a una specifica tematica culturale o socio-ambientale, questa modalità di gioco permette una comprensione profonda dell’argomento trattato e dei problemi incontrati. Proprio per il suo forte impatto educativo e le potenzialità di generare cambiamento nelle persone che vengono a contatto con le sue stanze, Escape4Change è stata scelta per entrare a far parte dell’ecosistema di Lifegate Way, la controllata del gruppo che si occupa di sviluppare startup dall’anima sostenibile e in sintonia con l’ambiente, con una forte connotazione di innovazione.
Come funziona
Già realizzati al momento ci sono sei percorsi tematici che riguardano economia circolare, cambiamenti climatici, razzismo, sostenibilità, rapporti interculturali e barriere fisiche e mentali. Non ci sono limiti di età per partecipare, i meccanismi che sottendono al gioco infatti sono comuni a tutti, adulti e bambini, e non servono conoscenze pregresse sul tema. Volendo le possibilità sono moltissime, moltiplicate anche dal fatto che le stanze possono essere fisiche o virtuali, quindi richiedere la partecipazione in presenza oppure online. Il team di E4C mette a disposizione i propri facilitatori ed esperti per dare la possibilità a chiunque desideri approfondire tematiche differenti di disegnare un gioco ad hoc. Il lavoro di creazione del prodotto avviene in collaborazione con il cliente che può essere un’azienda, un’istituzione educativa, una ong, l’organizzatore di un evento e così via. Le escape room sono strumenti di edutainment, un termine che è una fusione tra le parole inglesi education (formazione) ed entertainment (divertimento), rientrano nella sfera di educazione non formale che è molto efficace sia per formare e informare dipendenti e clienti, ma anche ad esempio per testare le capacità e conoscenze di potenziali candidati durante un colloquio.
L’idea di Escape4Change nasce dall’esperienza di Associazione Eufemia sperimentando pratiche di educazione non formale. Dopo il primo prototipo, realizzato tra Italia ed Etiopia, la metodologia viene perfezionata ed estesa a numerosi temi socio-ambientali e culturali e ora la startup, di base a Torino, offre i propri servizi in tutta Europa. Per chi fosse interessato, è sufficiente contattare l’associazione e richiedere l’attivazione di una escape room esistente o la co-progettazione di una formula su un tematica nuova.
E qualunque sia l’esito della partita, il successo è assicurato. Basta che il percorso porti consapevolezza, coesione del gruppo e voglia di agire per cambiare la realtà.
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