Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Cani d’estate, risolvere i problemi intestinali naturalmente
Ecco come risolvere i problemi intestinali dei nostri cani in estate con l’aiuto dell’omeopatia e della medicina naturale.
Sole, caldo, afa… in una parola estate. E per i nostri amici cani sono in agguato, proprio con l’estate, fastidiosi problemi intestinali che complicano la vita quotidiana e, qualche volta, la tanto sospirata vacanza. “Durante l’estate i problemi di diarrea, soprattutto nei cani, diventano più frequenti. I motivi sono vari. Primo fra tutti il caldo, che aumenta la velocità dei fenomeni putrefattivi dei cibo. Già dopo pochi minuti una ciotola fresca e appetitosa si può trasformare in una fonte di intossicazione, in particolar modo se ‘visitata’ da mosche e mosconi”, spiega Laura Cutullo, medico veterinario olistico, omeopata e floriterapeuta.
Estate per i cani vuol dire acqua, insetti e piante tossiche
Altro motivo di problemi intestinali è l’acqua. La sete causata da afa e caldo torrido incoraggia i cani a bere anche acque putride o con sostanze tossiche disciolte. Da qui alla fastidiosa diarrea il passo è davvero brevissimo. Episodi isolati, ma che rendono perplesso il proprietario e spesso lo inducono a contattare il veterinario anche senza una vera patologia in atto.
Lucertole e insetti diventano divertenti prede da cacciare per il nostro quattro zampe, in giardino o durante le corse nei parchi cittadini e in campagn, e rappresentano altri nemici della perfetta funzione intestinale. “Spesso questi piccoli animali vengono ingeriti, così come le piante, le foglie o gli arbusti vegetali che il cane trova in giardino o in campagna”, continua Cutullo. Si tratta, a volte, di specie velenose o tossiche sia per lo stomaco che per l’intestino. Anche la presenza nel tratto intestinale di sostanze indigeribili (peli, ossa, carta, legno) può essere causa di feci molli, soprattutto con il caldo e l’afa.
Ci sono cani affetti dalla cosiddetta Pica (ingestione di sostanze non commestibili) che proprio con la calura estiva vedono aumentare il fenomeno, andando incontro a fastidiosi problemi intestinali. Per non parlare delle intolleranze alimentari che si stanno sempre più diffondendo tra i nostri animali. “L’organismo ‘aggredito’ – delucida la dottoressa Cutullo – reagisce con la sua arma più efficace: l’espulsione delle sostanze nocive. Ecco così l’insorgere della diarrea, spesso accompagnata da vomito. Una o due scariche di feci molli non devono assolutamente allarmare, ma se il fenomeno è più consistente si deve intervenire”.
I disturbi intestinali risolti con la medicina naturale
Occhio, allora, all’osservazione delle feci dei nostri cani. “Naturalmente se è presente muco e sangue, e si presenta anche dolore addominale, o se il fenomeno è imponente e continua per più di un giorno, ci si deve rivolgere a un medico veterinario”, afferma la veterinaria Cutullo. Se le scariche, invece, sono in numero limitato è basilare non cercare in tutti i modi di fermarle non appena si presentano: la diarrea è un mezzo importante di auto cura che l’organismo mette in atto. Qualora però il disturbo sia ripetuto e abbondante, l’organismo del nostro cane si troverà a perdere importanti sostanze come l’acqua, il sodio e il potassio.
La disidratazione va perciò compensata dando abbondantemente da bere all’animale, meglio se del brodo fatto con verdura, poca carne e un po’ di riso. “Il brodo deve essere somministrato – continua la veterinaria – a temperatura ambiente più volte al giorno ed eliminando le parti solide.” Per contrastare l’assorbimento intestinale di tossine, poi, è importante usare il carbone vegetale attivo, che si trova sotto forma di polvere o compresse, utilissimo anche come primo intervento in caso di sospetto avvelenamento perché assorbe farmaci, sostanze irritanti e veleni. Va adoperato massimo per quattro o cinque giorni (ma spesso è sufficiente un giorno solo), perché riduce, purtroppo, anche l’assorbimento di sostanze nutritive.
Le compresse si possono ridurre in polvere e possono essere agevolmente somministrate nella pappa giornaliera. Per sfiammare la parete intestinale, poi, è ottima la polvere di carrube: la dose va da ½ a 4 cucchiaini da caffè per 3 volte al giorno secondo la taglia del cane. Avverte Laura Cutullo: “Esistono complessi omeopatici che contengono vari rimedi efficaci nelle problematiche gastroenteriche, tra i quali: Colocynthis, efficace nel dolore da violenti spasmi intestinali, Mercurius sublimatus corrosivus, per scariche mucose ed ematiche, coliche intestinali e tenesmo rettale, Chamomilla, che aiuta negli spasmi addominali, Chininum arsenicosum, che elimina il gonfiore addominale, e Veratrum Album, per vomito e diarrea con ipotermia e marcata astenia.
Questi complessi esistono in gocce e compresse, ma per gli animali consiglio le compresse, in quanto nelle gocce la presenza dell’alcool può essere tossica (nel gatto sempre, per esempio, e nel cane quando ci sono problemi epatici). La posologia va da 1 a 2 compresse 2-5 volte al giorno secondo la frequenza delle scariche. Tra i rimedi “Unici” sempre omeopatici (si parla di rimedio “unico” in omeopatia quando nella boccettina è presente un solo rimedio) quelli da tenere a portata di mano sono vari: se l’animale è debole, cerca il caldo, ha sete, defeca in piccole quantità, ma molto spesso e ha zampe e corpo freddi il rimedio omeopatico adatto è Arsenicum album 5CH; se la diarrea insorge dopo aver mangiato cibi avariati ed è accompagnata da vomito e irrequietezza è meglio usare Nux vomica 5CH; se le scariche sono liquide, abbondanti e con odore disgustoso, è bene somministrare Podophyllum 5CH. “In questi casi – aggiunge la dottoressa Cutullo – la posologia è di 3 granuli ogni 1/3 ore, diminuendo la frequenza secondo il miglioramento del piccolo paziente.”
In tutti i casi di diarrea o dissenteria, una volta migliorate le funzioni intestinali, è bene somministrare all’animale giornalmente un po’ di yogurt, contenente fermenti lattici che raggiungano l’intestino: da un cucchiaino da tè a due cucchiai da tavola, secondo la taglia. Per i cani che hanno una forte intolleranza ai latticini è bene usare invece i fermenti concentrati, acquistabili in farmacia.
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