Nel report del VII Index Future Respect tutte le ombre e le luci dei report di sostenibilità. Ma tra i migliori spicca quello realizzato per Pizzoli.
Cosa sono gli Etf e come possono favorire gli investimenti sostenibili
Gli Etf (exchange traded funds) sono fondi negoziati in Borsa gestiti passivamente, che hanno un grande potenziale e possono anche integrare criteri Esg.
- Gli Etf (exchange traded funds) sono fondi negoziati in Borsa che replicano le prestazioni di un indice di riferimento.
- Sono molto popolari perché sono semplici, trasparenti, efficienti in termini di costi e, nel caso degli Etf Ucits, strettamente regolamentati.
- Esistono anche Etf che replicano indici che integrano criteri ambientali, sociali e di governance (Esg).
Piacciono agli investitori istituzionali e sempre più a quelli privati, tanto che il mercato degli Etf europeo cresce al ritmo del 20 per cento all’anno da oramai dieci anni (dati Etfgi a dicembre 2021). Parliamo degli Etf, ossia gli exchange traded funds, dei quali si sente parlare sempre più. Vediamo di cosa si tratta.
Cosa sono gli Etf
Gli Etf sono fondi negoziati in Borsa che hanno l’obiettivo di replicare le prestazioni dell’indice di riferimento, o benchmark, il più fedelmente possibile: indici azionari o obbligazionari, con esposizioni ampie o più specifiche come settori, paesi o temi. Gli investitori possono quindi scegliere il (o gli) Etf più adatti ai loro obiettivi e al grado di rischio che sono disposti ad assumersi.
Si dice che siano gestiti in maniera passiva perché l’obiettivo del gestore è, appunto, quello di replicare la performance di un mercato, piuttosto che puntare a batterla. La performance prevista di un Etf al lordo delle commissioni è dunque in linea con quella del mercato sottostante. Ciò consente agli investitori di avere un’idea chiara dell’obiettivo del fondo. Nulla esclude che gli Etf e i fondi a gestione attiva coesistano all’interno di un portafoglio diversificato per aiutare gli investitori a raggiungere il proprio obiettivo.
Quali opportunità offrono gli Etf
A sancirne il successo molteplici fattori. Questi strumenti passivi replicano le prestazioni dei titoli facenti parte di un indice di mercato e promettono trasparenza sul profilo di rischio e rendimento dell’investimento e sul portafoglio titoli a cui sono esposti. Essendo quotati in Borsa, possono essere comprati o venduti durante gli orari di apertura del mercato.
Il lotto minimo di negoziazione è di una sola quota o azione e, volendo, è possibile posizionarsi sugli indici di tutto il mondo con importi ridotti. La gestione passiva abbatte i costi di gestione, spalancando l’accesso a mercati e a strategie di investimento altrimenti inaccessibili. Si ricorda comunque che possono essere addebitati costi di transazione e commissioni relativi alla negoziazione.
Il prezzo degli Etf segue l’andamento delle componenti dell’indice di riferimento, è sempre visibile e si aggiorna in tempo reale. Possono essere acquistati e venduti come fossero azioni, tramite la banca di riferimento o il proprio broker, e consentono agli investitori di esporsi al mercato di interesse o alla strategia adottata in modo semplice e immediato.
Si è liberi di modulare la propria strategia sul breve, medio o lungo periodo. La loro performance dipende dall’andamento dell’indice scelto, caratteristica che ne evidenzia la semplicità di scelta e utilizzo. Sono oltre 2mila gli Etf quotati in Europa, secondo Etfgi, che replicano i più noti indici azionari globali, come l’Msci World, e regionali, come l’Euro Stoxx 50, fino a comprendere quelli tematici o settoriali e gli indici sugli investimenti responsabili e sul clima. Considerato che ciascuno di questi indici è composto da decine o centinaia di titoli diversi, i potenziali rendimenti del risparmiatore non sono legati all’andamento di una singola società. La diversificazione, in finanza, è una strategia fondamentale per una gestione più equilibrata del rischio, pur senza poter garantire profitti né proteggere dalle perdite.
Gli attivi in gestione nell’Etf sono di proprietà del fondo che li possiede e, in base alle norme europee Ucits (Undertakings for collective investments in transferable securities), sono tenuti in un conto segregato a nome di ciascun fondo presso un depositario indipendente. Ciò significa che gli asset degli Etf non vengono intaccati nemmeno nelle (peggiori) ipotesi di insolvenza delle società che si occupano della gestione. Essendo separati dal patrimonio della società di riferimento, vengono restituiti anche in caso di fallimento della stessa.
È fondamentale sottolineare che il mercato degli Etf è regolamentato: significa che in Europa gli Etf devono rispettare determinati requisiti. Molti emittenti mettono inoltre in atto delle best practice in termini di pubblicazione di informazioni aggiuntive sui prodotti sui loro siti web che, in molti casi, sono ancora più ricche rispetto ai requisiti di legge.
Etf Esg e investimenti sostenibili
Esistono anche Etf declinati sugli investimenti responsabili: si tratta dei cosiddetti Etf Esg, basati su indici che integrano criteri ambientali, sociali e di governance. Gli Etf hanno contribuito a democratizzare l’accesso agli investimenti Esg e sul clima, grazie all’ampia varietà di esposizioni e alle diverse gradazioni di integrazione Esg disponibili sul mercato, su diverse classi di attivi. Ad oggi, circa il 20 per cento degli attivi investiti in Etf sono Esg (il dato è di Amundi/Bloomberg ed è aggiornato al 25 ottobre 2022).
L’esempio di Amundi
Gli Etf Esg e sul clima sono sempre più richiesti dagli investitori perché consentono di allineare il portafoglio ai propri valori, e farlo attraverso strumenti di investimento semplici, trasparenti e a un costo più contenuto rispetto a quello di altri strumenti finanziari tradizionali. Proprio grazie a quest’ultima caratteristica, si può dire che gli Etf contribuiscano a democratizzare l’accesso agli investimenti sostenibili. Per fare un esempio di rilievo, Amundi offre un’intera una gamma di Etf di investimento responsabile per riorientare gli investimenti in ottica sostenibile.
Amundi ha annunciato che almeno il 40 per cento dei propri Etf integrerà criteri Esg entro il 2025. La società inoltre applica la propria politica di voto ed engagement anche agli attivi gestiti passivamente.
Data la crescita dell’interesse anche verso le soluzioni sul clima, la stessa Amundi mette a disposizione degli investitori una pratica guida, volta a fornire le informazioni essenziali per cogliere l’interesse e il potenziale degli investimenti indicizzati sul clima.
Avvertenze
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