Il bike delivery, la consegna dell’ultimo miglio in bicicletta, rappresenta una valida soluzione per ridurre l’impatto ambientale nelle aree urbane.
Con European cycling challenge 2016 è cominciata la sfida per la mobilità ciclabile del futuro
È cominciato European Cycling Challenge 2016, quinto anno di sfide tra squadre di pedalatori urbani di tutta Europa dal primo al 31 maggio. Un evento in parte giocoso e in parte utile alle amministrazioni locali per capire l’andamento degli spostamenti di chi usa la bicicletta come mezzo di trasporto, per progettare e programmare azioni di
È cominciato European Cycling Challenge 2016, quinto anno di sfide tra squadre di pedalatori urbani di tutta Europa dal primo al 31 maggio. Un evento in parte giocoso e in parte utile alle amministrazioni locali per capire l’andamento degli spostamenti di chi usa la bicicletta come mezzo di trasporto, per progettare e programmare azioni di miglioramento della mobilità ciclabile.
Quest’anno ci sono ben sei classifiche consultabili:
– classifica principale, tiene conto dei chilometri percorsi da ogni squadra;
– città più ciclabile, il numero di chilometri ogni mille abitanti;
– numero di partecipanti, il totale di iscritti alle squadre cittadine, con 12500 iscritti e un podio tutto polacco;
– numero di partecipanti attivi, che tiene conto di coloro che pedalano almeno per dieci chilometri;
– classifica statistica, numero complessivo di chilometri percorso da ogni squadra;
– sottosquadre, ogni città può avere più gruppi.
Per competere a European cycling challenge 2016 sono validi tutti gli spostamenti in cui la bicicletta (sia di proprietà che bike sharing, sia meccanica che elettrica) viene utilizzata come mezzo di trasporto. Per esempio: gli spostamenti casa-lavoro, casa-scola, per commissioni, per andare a trovare un amico, per andare al cinema o in piscina. Ci si può iscrivere anche a gara iniziata, fino al 31 maggio, come dice il regolamento di Ecc2016.
Per registrare i percorsi si può scegliere fra tre diverse opzioni: la App Cycling365 sul tuo smartphone, inserire manualmente i percorsi sul sito cycling365.eu, o importare i file .gpx tracciati con altre App o strumenti.
Hanno aderito all’edizione 2016 undici città italiane, tra cui Bari, Bologna, Cagliari, Roma e Verona. Tra le capitali europee troviamo barcellona, Budapest, Dublino, Nicosia, Vilnius, Varsavia e Zagabria. Anche quest’anno ci sono le heatmaps, mappe che rappresentano la frequenza di utilizzo delle strade per pedalare, aggiornate con frequenza giornaliera sul sito di European cycling challenge.
Il gruppo più numeroso italiano risulta quello di Roma, in crescita rispetto alla scorsa edizione. Sul gruppo Facebook Salvaiciclisti-Roma alcuni utenti stanno proponendo iniziative e soluzioni per aumentare la partecipazione. “Iscriviti e arruola altri ciclisti. Io lo sto facendo con colleghi e fornitori” o un più strategico consiglio: “Dovremmo creare eventi per tutto il mese di maggio, in cui alla partenza si spiega ai partecipanti come aderire ad ECC, gli si installa l’app e si percorrono almeno i 10km necessari”.
Alcuni hanno organizzato una cena per la vigilia di European cycling challenge, festeggiando con una bella spaghettata e un brindisi, poi alla mezzanotte pronti per una bella pedalata per macinare qualche chilometri nelle classifiche. Il primo viaggio, però, è stato realizzato in Francia, nella città di Lille.
Scrivono sul blog di Settimo Biciclettari, gruppo che partecipa a European cycling challenge: “Per Roma la sfida è doppia perché, in vista delle elezioni, dobbiamo mandare un messaggio forte ai candidati sindaco e presidente di Municipio. Il blog ci ricorda anche come quest’anno in concomitanza con European cycling challenge ci sia anche la Coppa Cobram, la famosa gara in bici affrontata dal ragionere Ugo Fantozzi. Potrete seguire l’andamento della gara usando l’hashtag Twitter #ecc2016eu.
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