Il 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra, il Future food institute e la Fao lanciano Food for Earth, una maratona digitale globale di 24 ore.
Il 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra, il Future food institute e la Fao lanciano Food for Earth, una maratona digitale globale di 24 ore.
Il 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra delle Nazioni Unite, Future food institute e Fao e-learning academy organizzano Food for Earth, una maratona digitale globale di 24 ore sul potere rigenerativo dei sistemi alimentari a beneficio del Pianeta.
Possiamo infatti affermare, dati dell’Onu alla mano, che la produzione agricola industriale non ha raggiunto l’obiettivo: il numero di affamati nel mondo non è diminuito, mentre l’inquinamento ambientale ha messo a rischio la salute di milioni di persone. La transizione all’agroecologia – un’agricoltura basata sull’eliminazione progressiva dei fertilizzanti sintetici, sulla ridistribuzione dei terreni lasciati a riposo e sull’ampliamento delle infrastrutture naturali – è l’unica via per salvare la Terra e la popolazione mondiale. Anche la pandemia ci ha dimostrato che solo arrestando la distruzione degli habitat e la deforestazione, dovuta principalmente alla creazione di terreni agricoli, sarà possibile preservare la nostra salute.
Per questo, dopo il successo della prima edizione, torna la staffetta virtuale per il Pianeta che, come un’ideale torcia olimpica, viaggerà da est a ovest e coinvolgerà imprenditori, startup, scienziati, giornalisti, giovani leader, policymakers, consulenti, agricoltori da ogni angolo del globo con l’obiettivo di confrontarsi sulle migliori esperienze nel campo dei sistemi alimentari sostenibili.
Sono diverse le figure istituzionali che porteranno un loro contributo alla maratona, che s’inserisce tra le iniziative organizzate da Earthday.org per la Giornata della Terra. Interverranno figure del calibro del direttore generale della Fao, Qu Dongyu; del vicedirettore della Fao, Maurizio Martina e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Sono previsti anche collegamenti con i giovani climate shapers connessi da tutto il mondo e impegnati in vere e proprie climate actions.
“Se vogliamo che questa giornata generi frutti concreti, dobbiamo passare dalla testimonianza all’azione: ciascuno di noi migliori nella vita quotidiana il suo rapporto con la natura che ci ospita. Chiediamoci sempre cosa possiamo fare e non aspettiamo che siano solo altri a fare. A partire da come mangiamo e da cosa compriamo. Riduciamo gli sprechi, tuteliamo l’acqua e inquiniamo meno. Produrre meglio, sprecando meno è la nostra responsabilità. Il tempo è ora”, è l’appello di Martina.
La diretta dell’evento sarà trasmessa integralmente sul canale YouTube di Future food institute e sul sito dedicato. Sulla pagina Facebook di Future food institute verranno trasmesse le due sessioni italiane:
Consiglio e Parlamento europei si sono accordati sulla proposta della Commissione Ue per la deregolamentazione dei nuovi ogm, ma le organizzazioni contadine, dell’agricoltura bio e ambientaliste chiedono di fermarla.
In Australia alcuni ricercatori stanno indagando come i microbi, compresi quelli del suolo, influenzano gli stati emotivi e le relazioni sociali attraverso l’asse intestino-cervello.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.

