Il documentario I am Greta sulla giovane attivista per il clima Greta Thunberg sarà disponibile in streaming e in circuiti virtuali dal 14 novembre.
Presentato con successo alla 77esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e al Toronto international film festival, arriva anche in Italia il documentario su Greta Thunberg, I am Greta – Una forza della natura, diretto dal regista svedese Nathan Grossman e prodotto da Hulu.
In seguito al dpcm del 24 ottobre, il film, che era atteso nei nostri cinema per inizio novembre, sarà distribuito in modalità streaming da Koch media e con LifeGate come media partner ufficiale, a partire dal 14 novembre.
I am Greta sarà disponibile on demand, sulle piattaforme digitali di Sky Primafila, Google Play, Infinity, Timvision, Chili e Rakuten TV e nelle sale virtuali dei circuiti di MioCinema e Io resto in sala.
A introdurre la prima del film, sulla piattaforma IoRestoInSala, sabato 14 alle ore 20:30, ci sarà anche il direttore di LifeGate Tommaso Perrone, insieme a Mario Tozzi (geologo, ricercatore Cnr, autore e conduttore della trasmissione Sapiens – Un solo pianeta su Rai3), Giovanni Mori (Fridays for Future) e Alessandro Giacobbe (Circuito Cinema Genova/#iorestoinsala).
Per prenotare la visione basta visitare il sito circuitocinemagenova.com e seguire le istruzioni.
Un anno con Greta
Offrendoci un punto di vista privilegiato, I am Greta ci mostra la parabola della giovane attivista solitaria, diventata un’icona globale per la causa climatica nel giro di un solo anno. Un’evoluzione fulminea e imprevedibile, che ha stravolto la vita di Greta e della sua famiglia, suscitando reazioni anche contrastanti nell’opinione pubblica. Considerata una vera e propria fonte di ispirazione da milioni di ragazzi, spinti a mobilitarsi grazie al suo esempio, Greta Thunberg è stata anche bersaglio di aspre critiche, da parte di chi ha sempre dubitato della sua autenticità e della sua indipendenza. A fugare ogni dubbio ora arriva questo documentario, frutto di una buona intuizione e di una certa dose di fortuna, toccata al regista Nathan Grossman.
Appassionato alla causa ambientale, Grossman iniziò a seguire Greta fin dai suoi primi scioperi solitari di fronte al Riksdag di Stoccolma, convinto di raccogliere qualche ora di materiale per un cortometraggio su un’attivista solitaria. Mai avrebbe immaginato che quella ragazzina con le trecce e l’ormai celebre cartello “Skolstrejk för klimatet”, sarebbe diventata uno dei personaggi più significativi della nostra epoca.
Dagli scioperi del venerdì alla traversata atlantica
L’occhio di Grossman coglie tutti i momenti cruciali di questo anno eccezionale. La sua telecamera c’è ma “non si vede”, è sempre discreta, ma non si perde nulla. Registra parole e stati d’animo, racconta momenti pubblici e privati, che rivelano aspetti anche sconosciuti della protagonista. Partendo dal marciapiede davanti al parlamento svedese, Grossman ci accompagna a casa di Greta, a scuola, ma soprattutto nei suoi viaggi in giro per l’Europa e per il mondo, alla presenza di migliaia di giovani, di capi di stato e istituzioni. Siamo con lei alla fatidica Cop 24 di Katowice, all’Eliseo di fronte al presidente Emmanuel Macron, durante i grandi scioperi per il clima, in piazza San Pietro davanti a Papa Francesco e, infine, nella lunga traversata dell’oceano Atlantico sulla barca a vela che nel settembre 2019 l’ha portata a New York, per il Climate action summit dell’Onu.
In 97 minuti possiamo così ripercorrere l’ascesa della Greta guerriera e insieme conoscere il suo lato umano più nascosto, scandito dalle coccole ai suoi cani e dalle sue risate acute e inarrestabili. I am Greta è un ritratto rivelatore e sincero, in cui la protagonista dice di essersi riconosciuta e che chiarirà agli scettici come gli scioperi studenteschi del venerdì siano una rinuncia sofferta e necessaria. Non certo un divertimento.