Dopo il Giappone e l’Africa sub-sahariana, la terza edizione di Mappe, il festival dedicato alla geografia della creatività contemporanea, esplora quattro luoghi dove i fermenti del contemporaneo si fanno sentire in modo acceso, sia sulla scena artistica che su quella sociale e geopolitica. Così Turchia, Ucraina, Iran, Usa/Messico sono i protagonisti della quattro giorni di
Dopo il Giappone e l’Africa sub-sahariana, la terza edizione di Mappe, il festival dedicato alla geografia della creatività contemporanea, esplora quattro luoghi dove i fermenti del contemporaneo si fanno sentire in modo acceso, sia sulla scena artistica che su quella sociale e geopolitica.
Così Turchia, Ucraina, Iran, Usa/Messico sono i protagonisti della quattro giorni di arte visiva, fotografia, musica dal vivo, proiezioni cinematografiche, performance, spettacoli, dj set che si svolgerà dal 13 al 16 giugno a Palazzo Litta Cultura di Milano.
Anche quest’anno l’approccio trasversale costruisce un ricco programma in cui le diverse arti sono coinvolte in un progetto corale, con la collaborazione di realtà culturali tra le più interessanti sul territorio milanese. MIA Photo Fair Projects per la fotografia, l’associazione Zeit per le arti visive e installazioni, Ponderosa Music&Art per la selezione musicale, esterni per la rassegna cinematografica e Threes Productions per il dj-set.
Due le sezioni complementari che aiutano lo spettatore ad immergersi ed esplorare la creatività dei territori scelti per questa edizione: Territori (negli spazi del Cortile d’Onore) dedicata agli spettacoli e agli eventi live – che avranno luogo dal pomeriggio alla sera inoltrata – e Confini (nel Piano Nobile del Palazzo), che percorrerà i margini, i limiti spaziali e temporali, attraverso fotografia, installazioni audio e video, talk e dibattiti.
Nella sezione Confini, la mostra Mappe. Sguardi sui confini, curata da Maria Paola Zedda e organizzata dall’associazione Zeit, mette a fuoco la produzione artistica dei quattro Paesi a cui il festival dedica il focus, attraverso un percorso espositivo dedicato alla criticità dei confini e alle loro rappresentazioni nell’arte contemporanea.
Curata da MIA Photo Fair Projects, la mostra di fotografia Mappe – con preview dal 7 al 10 giugno in occasione della Milano Photo Week – offre uno sguardo sulle condizioni e problematiche dei quattro Paesi attraverso la selezione di opere degli artisti Manu Brabo, Alejandro Cartagena, Shadi Ghadirian e Servet Koçyiğit.
Nella sezione Territori ogni giorno sarà dedicato a un Paese: mercoledì 13 giugno Usa/Messico, giovedì 14 giugno Ucraina, venerdì 15 giugno Iran, sabato 16 giugno Turchia.
Si parte all’ora dell’aperitivo – dalle 19.30 alle 20.30 – con la selezione musicale a cura di Threes Production.
Alle 20.30 si prosegue con le proiezioni proposte da Tehran International Short Film Festival, Kyiv International Short Film Festival, International Istanbul Film Festival e dal regista vincitore a Locarno e a Milano Ricardo Silva, che presenterà in anteprima mondiale un montaggio di materiali originali e found footage sul tema della Frontera Norte. Quattro realtà indipendenti selezionate da esterni e Milano Film Festival che invitano a indagare i mutevoli significati del cinema tra confini, geografie e urgenze sociali, scavando tra animazione, documentario, fiction e cinema sperimentale.
Infine, a partire dalle 22.00, il programma musicale a cura di Ponderosa Music&Art che coinvolgerà artisti internazionali: dalla desertica Arizona i Giant Sand (13 giugno), fondatori del cosiddetto desert rock, il gruppo ucraino Dakha Brakha (14 giugno), innovatori di una forte tradizione folkloristica, l’ensamble persiano di musica classica Chemirani trio (15 giugno) e il musicista turco Mercan Dede (16 giugno) live con gli Istanbul Quartet.
Biglietti disponibili su Ticketone e Mailticket.
Programma completo sulla pagina Facebook ufficiale.
Immagine di copertina: il gruppo ucraino Dakha Brakha che suonerà il 14 giugno al festival Mappe a Milano.