L’evento fieristico dedicato agli impianti e alle attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna torna alla sua 12esima edizione con un focus su nuove tecnologie e sostenibilità ambientale.
Ammontano a 25 milioni le tonnellate di CO2 equivalente risparmiate annualmente in Italia grazie alla sostituzione delle fonti fossili con le biomasse legnose, una fonte rinnovabile. E un bosco correttamente gestito per la produzione di legna per il riscaldamento domestico apporterebbe benefici anche in termini economici, occupazionali e di difesa del territorio. Questo e quant’altro volete sapere, vedere, conoscere, scoprire del mondo del riscaldamento a legna lo troverete a Progetto Fuoco, l’evento biennale che torna alla sua dodicesima edizione a Veronafiere dal 19 al 22 febbraio.
Internazionalizzazione ed espansione
Quest’anno la manifestazione dedicata agli impianti e alle attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna sarà caratterizzata da una dimensione ancora più internazionale e da un numero sempre crescente di espositori (800) che occuperanno otto padiglioni in tutto oltre alle aree esterne. Più di 3.500 i prodotti esposti: dai caminetti alle stufe a legna e a pellet, dalle cucine a legna alle termocucine, dal pellet ai prodotti per la pulizia, dalle caldaie pluricombustibile ai silos per stoccaggio, dalle macchine spaccalegna agli accessori per fumisteria.
L’edizione 2020 dedicata ai temi ambientali
Innovazione e lotta all’inquinamento atmosferico saranno i focus dell’edizione 2020 di Progetto Fuoco. Gli operatori del settore potranno entrare in contatto con i centri di studio e progettazione delle nuove tecnologie applicate agli impianti, da quelli domestici a quelli di grandi dimensioni. Non mancherà poi un ricco programma di convegni, workshop e incontri tecnici curato da Piemmeti Spa (società organizzatrice dell’evento) e dal suo sponsor tecnico Aiel – Associazione italiana energie agroforestali, con la collaborazione dell’Università di Padova, di altri istituti universitari e delle più importanti associazioni di categoria. Per meglio connotare gli ambiti di utilizzo e i vantaggi del riscaldamento mediante biocombustibili a legna, Progetto Fuoco propone tre nuove aree tematiche: Progetto bosco (dedicata alla meccanizzazione forestale), EcoHouse (un intero padiglione sull’efficienza energetica nell’impiantistica e nelle costruzioni) e Give me fire (l’innovation village con le più avanzate soluzioni applicate al settore del riscaldamento a biomassa proposte da 12 start-up).
I vantaggi della legna contro le fake news
“Il valore assoluto di Progetto Fuoco – ha spiegato il direttore di Piemmeti, Raul Barbieri – è la capacità di porsi come decisivo volano per l’economia della filiera legno-energia, che rappresenta la prima fonte di energia rinnovabile (il 33 per cento in Italia e il 40 per cento nel mondo) e la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie italiane. Allo stesso modo Progetto Fuoco si pone come potente catalizzatore di attenzione verso il nostro settore: un comparto che oggi è in grado di fornire risposte concrete sul fronte della lotta all’inquinamento atmosferico, attraverso una sempre più marcata innovazione di prodotto che si traduce in minori emissioni e maggiori rendimenti. Il miglioramento della qualità dell’aria è ormai un obiettivo comune, a cui contribuiscono responsabilmente tutte le imprese di filiera e le associazioni di categoria, malgrado sussistano ancora fake news e notizie infondate che ne minano la credibilità”. Promuovendo l’uso della legna, Progetto Fuoco contribuisce alla diffusione di una corretta informazione e di alcuni punti cardine non ancora del tutto conosciuti dai consumatori finali: risparmio ed abbattimento dei consumi, possibilità di accedere agli incentivi del conto termico, sicurezza e sostenibilità per il minor inquinamento da combustibili fossili e salvaguardia dei boschi italiani.