Un convegno organizzato da Pool Ambiente per sfatare i luoghi comuni riguardanti i rischi ambientali e spiegare perché è importante tutelarsi.
I temi della tutela dell’ambiente, della prevenzione dei danni ambientali e della responsabilità di impresa sono quantomai centrali per il nostro paese in questo momento storico. Per esempio, i molteplici incendi a stabilimenti che si sono susseguiti negli ultimi mesi, oltre a compromettere l’attività lavorativa e interrompere l’operatività degli impianti, causano sempre danni ambientali, come gli effetti delle nubi di fumo e polveri cariche di contaminanti che possono raggiungere centri abitati e depositarsi su campi coltivati. Senza contare che anche le acque di spegnimento sono colme, cariche, piene o ricche di materiali inquinanti, che possono raggiungere e contaminare falde, terreni e fiumi. Queste conseguenze sono sistematicamente sottovalutate ma possono causare danni gravi. E rischi ambientali come quelli legati agli incendi sono trasversali perché riguardano tutte le aziende indiscriminatamente, non solo quelle petrolifere o chimiche, come si potrebbe pensare.
Per approfondire questi argomenti e cercare di sfatare alcuni luoghi comuni in proposito, Pool Ambiente, Consorzio per l’assicurazione e la riassicurazione della responsabilità per danni all’ambiente, e Studio legale Itc Law organizzano il convegno dal titolo: “Rischi ambientali e assicurazioni per la transizione ecologica”. L’appuntamento è per martedì 25 ottobre 2022 presso il Palazzo delle Stelline a Milano.
Cosa significa oggi per un’azienda tutelare l’ambiente?
Ciascuna impresa oggi è chiamata a svolgere la propria attività nel rispetto del principio di precauzione. Mettere in campo le opportune misure di prevenzione e tutelarsi con una copertura assicurativa adeguata è essenziale per una politica aziendale di sostenibilità che sia davvero completa ed efficace. Eppure la modalità di prevenzione e gestione dei rischi ambientali risulta la grande assente nei programmi di sostenibilità della maggior parte delle realtà imprenditoriali italiane.
L’assicurazione per la responsabilità ambientale si dimostra fondamentale, oltre che nel supportare gli assicurati nella gestione del rischio specifico diffondendo cultura prevenzionale, anche in caso si verifichino eventi che possono rappresentare un serio problema per la sopravvivenza dell’azienda stessa. Non sempre infatti il responsabile ha le risorse economiche sufficienti per sostenere le spese per gli interventi previsti dalla normativa vigente, che per altro nel nostro paese è tra le più severe e restrittive d’Europa perché prevede la bonifica e il ripristino alle condizioni originarie delle risorse naturali danneggiate. Basti pensare che al momento in Italia ci sono centinaia di siti da bonificare in attesa di finanziamenti poiché il responsabile è fallito.
Prevenzione dei rischi ambientali e soluzioni concrete
Non solo la prevenzione dei danni ambientali è assente dalle politiche delle imprese, ma in proposito c’è anche un vuoto normativo. L’approccio scelto dal legislatore italiano ed europeo è stato infatti quello di prevedere punizioni severe e obblighi di ripristino una volta che l’evento si è verificato. La storia, dall’entrata in vigore della direttiva 2004/35/Ce, ci ha però mostrato come questa strada si sia rivelata non risolutiva per ridurre il numero di casi di danno e per aumentare l’attenzione delle imprese su questi temi.
Il convegno si pone dunque l’obiettivo di affrontare in modo costruttivo questi problemi, proponendo soluzioni concrete, trattando i profili civilistici, amministrativi e penali della responsabilità ambientale d’impresa, con una particolare attenzione alle opportunità offerte dall’assicurazione, intesa anche come strumento sociale di valutazione e sostegno delle imprese virtuose. Tra queste opportunità c’è anche il ricorso alla certificazione Uni Ambiente Protetto (Pdr Uni 107:2021), la prima al mondo a supportare le aziende in una prevenzione più efficace dei danni all’ambiente, attraverso il rispetto di requisiti minimi relativi alle potenziali sorgenti di danno presenti nel sito.
Un panel di relatori dalle esperienze e dal know how variegato e trasversale affronterà questi temi da diversi punti di vista, cercando di fornire risposte e soluzioni concrete. Tra loro, l’onorevole Maria Chiara Gadda, XIII Commissione Agricoltura, promotrice della legge 166/2016 contro lo spreco e della 23/2022 sul biologico, parlerà degli ingredienti per una tutela dell’ambiente efficace. Ad approfondire gli aspetti più verticali anche una serie di avvocati esperti di rischi ambientali, assicurazioni e responsabilità penale delle imprese. Francesco Andreotti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) fornirà un aggiornamento sullo stato di implementazione della normativa sul danno ambientale in Italia. La scienziata ambientale e manager di Pool Ambiente, Lisa Casali, che approfondirà il concetto di gestione dei rischi ambientali e polizze assicurative come strumento di sostenibilità. Il tenente colonello Massimo Planera (comandante del nucleo operativo centrale e C.I. del reparto operativo Cctate) fornirà il suo prezioso punto di vista sul tema della prevenzione dei danni all’ambiente e della sostenibilità reale.
Per quanto riguarda i profili giuridici del rapporto fra assicurazione e responsabilità ambientale, il professor Antonio Barone introdurrà il tema del rischio d’impresa, mentre il professor Francesco Vergine tratterà il ruolo della legge 231 rispetto ai rischi ambientali. Gli avvocati Roberta Victoria Nucci e Italo Partenza di Itc Law illustreranno, poi, il regime normativo e le principali tematiche del contratto di assicurazione per la responsabilità ambientale, mentre il professor Nicola De Luca analizzerà le implicazioni dell’obbligo di salvataggio. L’avvocato Giovanni Geremia, infine, tratterà il tema dei profili psicologici nei reati ambientali.
Il convegno si concluderà con una tavola rotonda in cui tutti i partecipanti avranno modo di confrontarsi e approfondire ulteriormente i temi di cui sopra.
La partecipazione al convegno è gratuita, previa iscrizione a questo link. I posti sono limitati ma sarà possibile seguire l’evento in streaming registrandosi qui.