Thomas Hardy’s Ale, una delle birre più leggendarie, è tornato in commercio grazie a un’azienda italiana, Interbrau, che ne ha ripreso la produzione nel Regno Unito. Lunedì 12 settembre, durante la Milano beer week, l’anteprima mondiale: la Thomas Hardy’s Ale Vintage 2015 fa il suo debutto da Baladin Milano. A condurre le degustazioni aperte al pubblico
Thomas Hardy’s Ale, una delle birre più leggendarie, è tornato in commercio grazie a un’azienda italiana, Interbrau, che ne ha ripreso la produzione nel Regno Unito.
Lunedì 12 settembre, durante la Milano beer week, l’anteprima mondiale: la Thomas Hardy’s Ale Vintage 2015 fa il suo debutto da Baladin Milano.
A condurre le degustazioni aperte al pubblico e a celebrarne il mito saranno Sandro Vecchiato, co-owner di Thomas Hardy’s ale, Maurizio Maestrelli, autore di un libro sul barleywine più famoso del mondo e, direttamente dall’Inghilterra, uno dei più autorevoli beerwriter internazionali: Roger Protz.
Quella di questo marchio è una storia che ha dell’incredibile: nel settembre 2006, la Thomas Hardy’s ale prodotta dal birrificio O’Hanlon conquista la medaglia d’oro come miglior birra del mondo in assoluto, all’International Beer Challenge di Londra. Forse il momento più alto di una storia destinata presto a interrompersi bruscamente. Due anni più tardi O’Hanlon infatti cessa la produzione: troppo alti i costi, le risorse e i tempi necessari a dare vita a questo Barley Wine nato nel 1968 per omaggiare la memoria dello scrittore inglese.
Dieci anni dopo, la storia della Thomas Hardy’s ale riparte proprio dall’International Beer Challenge. L’annata 2015 di questa birra così peculiare ha infatti conquistato la medaglia d’oro all’ultima edizione del concorso londinese, a confermare che, nonostante il cambio di proprietà, la qualità rimane altissima, immutata.
Merito di quattro anni di lavoro che hanno permesso ai fratelli Vecchiato, una volta acquisiti il marchio e la ricetta nel 2012, di comporre un team di assoluto primo piano.