Dal 21 al 24 marzo a Bergamo si svolge la WaterWeek 2024: incontri e seminari dedicati alla sostenibilità dell’acqua per un futuro resiliente.
In un mondo dove i cambiamenti climatici e l’uso insostenibile delle risorse naturali minacciano sempre di più l’equilibrio ecologico, l’acqua rappresenta una risorsa fondamentale da preservare. Essenziale per la vita sulla Terra, fondamentale per le comunità, l’ecosistema e l’economia, l’acqua è al centro delle sfide globali contemporanee e il suo trattamento e gestione sostenibile rappresentano pilastri per garantire un futuro resiliente. Avviare un dialogo costante e intraprendere azioni concrete per salvaguardare e valorizzare ogni goccia d’acqua si fa, dunque, sempre più necessario.
Proprio in questo contesto di riflessione globale e impegno locale, si colloca la WaterWeek 2024, che si svolge a Bergamo dal 21 al 24 marzo 2024: quattro giorni di incontri, dibattiti, convegni ed eventi interamente dedicati a sottolineare l’importanza vitale dell’acqua.
L’iniziativa, dedicata indistintamente a professionisti, accademici, cittadini e giovani studenti, offre una piattaforma unica per esplorare le nuove frontiere nella gestione delle risorse idriche, stimolare la consapevolezza collettiva e promuovere un approccio integrato e sostenibile al tema, per garantire un domani più sicuro per il nostro pianeta.
WaterWeek 2024: il futuro dell’acqua, tra tecnologia e resilienza
Giunta alla sua terza edizione, la WaterWeek è promossa da Uniacque, gestore del servizio idrico integrato della Provincia di Bergamo, in collaborazione con Ape, Università degli studi di Bergamo e Water Alliance acque di Lombardia. Tema dell’edizione di quest’anno è Passione futuro, una scelta che riflette un impegno non solo nel rispondere alle sfide odierne, ma anche nell’anticipare quelle di domani e delle nuove generazioni.
Il dialogo tra tutti gli attori coinvolti e la consapevolezza dell’acqua come bene primario da preservare deve continuare a crescere.
Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Uniacque, esprime chiaramente questa visione orientata al futuro, sottolineando l’importanza di adottare tecnologie avanzate e pratiche gestionali innovative per assicurare che le infrastrutture idriche siano non solo sostenibili ma anche capaci di fronteggiare le imprevedibilità del futuro: “Nei prossimi anni le potenzialità della transizione digitale andranno nella direzione di una infrastruttura sempre più resiliente, in grado di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico e di coadiuvare un uso più razionale della risorsa idrica. Con la nuova edizione di WaterWeek, i convegni e gli eventi dedicati ai cittadini, desideriamo promuovere l’approfondimento di queste tematiche”.
Questa visione sul futuro si intreccia perfettamente con l’obiettivo di WaterWeek di essere un catalizzatore per il cambiamento positivo: invitando tutti gli stakeholder a diventare protagonisti attivi attraverso il dialogo, l’apprendimento e la condivisione di soluzioni innovative, l’evento mira a ispirare azioni concrete e a rafforzare l’impegno collettivo per un uso più sostenibile e razionale dell’acqua.
Il programma della WaterWeek 2024: i WaterSeminar e le altre iniziative
Come ogni anno, anche WaterWeek 2024 si articola in una serie di appuntamenti chiave, tra cui spiccano i WaterSeminar – giunti alla loro quinta edizione – che si terranno il 21 e 22 marzo dalle 09:30 alle 13:30 presso il Monastero di Astino di Bergamo.
Il primo giorno, il dibattito si concentrerà sull’importanza della comunicazione e della divulgazione scientifica con il convegno dal titolo Il ruolo dei giornalisti e dei comunicatori nella diffusione dell’informazione scientifica. Il mondo dell’acqua. Professionisti del settore discuteranno strategie per un’informazione responsabile che contribuisca a un cambiamento positivo nella percezione e gestione dell’acqua.
Oltre a essere uno dei media partner ufficiali della manifestazione, LifeGate sarà anche coinvolta attivamente nell’ambito dei seminari, con Tommaso Perrone, direttore responsabile di LifeGate, che prenderà parte al convegno con un intervento focalizzato sulle dinamiche narrative della crisi climatica, utilizzando l’acqua come punto di partenza per illustrare come trasmettere al pubblico l’urgenza delle questioni ambientali in modo efficace.
Durante il secondo giorno, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’Acqua del 22 marzo, il seminario Il territorio del futuro: le sfide del servizio idrico integrato offrirà un’analisi approfondita delle politiche, delle tecnologie e delle strategie necessarie per affrontare le crisi idriche, i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale.
I due convegni sono accreditati dall’ordine degli architetti e degli ingegneri di Bergamo, garantendo alle persone partecipanti l’opportunità di ottenere crediti formativi professionali. Inoltre, per coloro che appartengono all’ordine dei geologi, è possibile richiedere il riconoscimento dei crediti per l’aggiornamento professionale continuo, presentando apposita domanda al proprio ordine di appartenenza.
Accanto ai WaterSeminar, la WaterWeek propone una varietà di eventi complementari, come visite guidate a siti idrici significativi nelle giornate del 21, 22 e 23 marzo, la WaterSchool del 22 marzo – un appuntamento dedicato all’incontro e all’apprendimento, che vedrà la partecipazione di esperti, creator, formatori e studenti – e serate culturali, come quella del 22 marzo al gres art 671 di Bergamo in compagnia di Ale e Franz con lo spettacolo gratuito e aperto al pubblico (previa prenotazione) dal titolo Alziamoci da quella panchina! L’Acqua siamo noi: un mix di comicità, saggezza e imprevisti, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico in modo coinvolgente e inclusivo.
Come sottolineato da Luca Serughetti, presidente di Uniacque, tutti questi momenti di confronto diversificati hanno lo scopo di attivare una partecipazione attiva e consapevole di tutte le persone, sottolineando la responsabilità anche sociale di tutti gli stakeholder che operano nel settore: “Le aziende idriche gestite in modo industriale, come Uniacque, hanno un ruolo sempre più rilevante nel contesto in cui operano: cresce la capacità di garantire investimenti secondo le best practice nazionali ed europee, cresce di conseguenza l’apporto in termini di qualità tecnica e di ricerca di tecnologie. Al contempo, deve continuare a crescere anche il dialogo tra tutti gli attori coinvolti e la consapevolezza dell’acqua come bene primario da preservare”.
Un impegno collettivo per la salvaguardia dell’acqua
Anche questa edizione della WaterWeek, dunque, ci invita a riflettere sul valore inestimabile dell’acqua, spingendoci a riconoscere l’importanza delle nostre azioni: partecipare significa abbracciare questa visione, contribuire al dibattito e agire consapevolmente.
Per maggiori dettagli sul programma e sulle modalità di iscrizione agli eventi, è possibile visitare la sezione dedicata sul sito ufficiale di Uniacque.