Evidenze scientifiche sull’esistenza dei meridiani energetici

Numerose sono le ricerche scientifiche relative all’esistenza e alla natura dei canali energetici sui quali si basa l’antica medicina tradizionale cinese.

Numerose sono le evidenze scientifiche a conferma che, le sensazioni di varia natura
che molti pazienti provano quando vengono trattati i punti di
agopuntura, con gli aghi o con la pressione, sensazioni tipo
formicolii, risonanza fra punti lontani, sensazione di attivazione
energetica e via dicendo, seguono il decorso dei meridiani.

E’ stato rilevato, ad esempio, che il novanta per cento delle
dermatiti, anche infantili, si manifesta proprio lungo il tragitto
dei canali.

In laboratorio invece, l’esistenza dei meridiani energetici
è stata largamente provata, grazie all’utilizzo di
sofisticate apparecchiature radiologiche, elettromagnetiche, a
raggi infrarossi e via dicendo.

Molti studi si basano sul fatto che la resistenza elettrica della
cute negli agopunti e lungo il tragitto dei canali è minore
rispetto a quella dei tessuti circostanti.

Punti e canali sono caratterizzati anche da precise modificazioni
nella struttura dei tessuti: non solo varia la resistenza
elettrica, ma anche la consistenza dell’epidermide come dei tessuti
più profondi e a volte il colore. Lungo il tragitto dei
canali varia anche il tasso metabolico, essendo superiore
l’espirazione di anidride carbonica rispetto a quella della cute
circostante.

I meridiani rappresentano un sistema biofisico che risulta
indipendente dalla circolazione sanguigna come da quella linfatica:
l’utilizzo del Tecnezio-99, un tracciante radioattivo, ha permesso
di rilevare che il contrasto non si diffonde uniformemente nei
tessuti, né segue altre percorsi, come quello venoso,
arterioso o linfatico, ma prende esattamente la strada dei canali
energetici.

E’ indipendente anche dai tragitti del sistema nervoso, come
dimostrano le linee di trasmissione elettromagnetica negli arti che
permangono, senza subire alterazioni, anche dopo
un’amputazione.

Oggi, questi risultati sono stati confermati da tecniche più
recenti, come la termografia a raggi infrarossi, la luce fredda
ultra debole e la trasmissione di impulsi sonori lungo i
meridiani.

Sembra infine che la velocità di conduzione e di diffusione
del contrasto varia a seconda che si tratti di un meridiano yin o
yang e che sia in atto o meno una patologia.

Loredana
Filippi

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