Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
Expo 2015. Si punta al 70 per cento di raccolta differenziata
Grazie all’accordo con Conai, all’esposizione universale si punta a ridurre al minimo la produzione di rifiuti.
Non poteva essere altrimenti. Un’Esposizione universale votata alla sostenibilità e all’uso razionale delle risorse punta al 70 per cento di raccolta differenziata.
Il protocollo d’intesa siglato tra Expo 2015 e Conai (Consorzio nazionali imballaggi), è stato presentato ufficialmente a Milano e prevede di comunicare e aiutare i visitatori e tutti gli operatori a partecipare attivamente alla riduzione dei rifiuti.
© Getty Images
Si stima infatti che saranno circa 80 le tonnellate di rifiuti prodotte ogni giorno, con punte di 130 tonnellate durante i fine settimana. “Expo Milano 2015 vuole lasciare delle tracce positive: da un lato promuovendo la sensibilità verso i principi di sostenibilità anche nell’organizzazione stessa dell’evento, in coerenza con il tema ‘Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita’; dall’altro, diffondendo e condividendo buone pratiche tra tutti i visitatori e partecipanti”, ha dichiarato Piero Galli, direttore generale divisione Sales & Entertainment di Expo 2015.
Per questo motivo, in tutta l’area espositiva, i rifiuti verranno suddivisi così come accade nella città di Milano: si raccoglierà carta e cartone, vetro, imballaggi in plastica e metalli, e la frazione organica (che si immagina la più importante in termini di peso), che già è una delle eccellenze del capoluogo lombardo.
© Expo
Conai stimolerà le buone pratiche con pannelli e materiali informativi, oltre all’utilizzo di pillole video, in italiano e in inglese, con indicazioni sul corretto comportamento da tenere nella raccolta differenziata. Rifiuti che saranno poi trattati dai vari centri di raccolta, alimentando tutta la filiera. “Sostenibilità per Conai non significa infatti solo tutela e prevenzione dell’ambiente, ma anche prospettive di sviluppo economico e nuove opportunità d’impresa. Basti pensare che in 15 anni di attività il sistema consortile ha generato 15,2 miliardi di euro di benefici complessivi per il Sistema Paese, e che ad oggi ben 37.000 addetti sono occupati nella filiera del trattamento dei rifiuti di imballaggio e dell’industria del riciclo”, ha dichiarato Walter Facciotto, direttore generale di Conai.
Un contatore inoltre misurerà e informerà i visitatori sugli obiettivi positivi raggiunti dalla corretta gestione dei rifiuti, sulle emissioni evitate e la quantità di rifiuti non avviate a discarica. In modo tale che il ciclo si chiuda e l’impatto dell’evento sia il minore possibile.
Immagine di copertina © Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A un mese dalla chiusura di Expo, annunciata la destinazione del padiglione Coca Cola, che tornerà a seconda vita come promesso. Gratuitamente e a disposizione degli appassionati di basket.
Chiusi i cancelli dell’Esposizione, ora alcuni dei padiglioni in legno certificato Pefc avranno una seconda vita.
Dopo la Carta di Milano, a Expo Milano 2015 nasce il manifesto sull’agricoltura biologica: la Carta del Bio. Per nutrire il pianeta e proteggere la terra.
L’agricoltura biologica in Perù, che rispetta la terra e chi la coltiva, ha permesso ai contadini peruviani di uscire dalla povertà e dal narcotraffico.
Concluso uno degli appuntamenti più importanti di Expo nella Giornata mondiale dell’alimentazione. Mattarella: “Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo di fronte”.
L’edizione del 2015 è dedicata alla protezione sociale per enfatizzarne l’importanza nel combattere la povertà rurale e nell’assicurare l’accesso al cibo.
Un sito espositivo unico, in un Paese crocevia tra Europa ed Asia. Da Astana partirà la transizione energetica del Kazakistan.
Dal 15 ottobre Milano ospita una mostra fotografica molto particolare: una selezione di venti scatti di Peter Caton rappresentativi di come sia possibile coltivare (e mangiare) cibo senza inquinare.