Grazie all’accordo con Conai, all’esposizione universale si punta a ridurre al minimo la produzione di rifiuti.
Non poteva essere altrimenti. Un’Esposizione universale votata alla sostenibilità e all’uso razionale delle risorse punta al 70 per cento di raccolta differenziata.
Il protocollo d’intesa siglato tra Expo 2015 e Conai (Consorzio nazionali imballaggi), è stato presentato ufficialmente a Milano e prevede di comunicare e aiutare i visitatori e tutti gli operatori a partecipare attivamente alla riduzione dei rifiuti.

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Si stima infatti che saranno circa 80 le tonnellate di rifiuti prodotte ogni giorno, con punte di 130 tonnellate durante i fine settimana. “Expo Milano 2015 vuole lasciare delle tracce positive: da un lato promuovendo la sensibilità verso i principi di sostenibilità anche nell’organizzazione stessa dell’evento, in coerenza con il tema ‘Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita’; dall’altro, diffondendo e condividendo buone pratiche tra tutti i visitatori e partecipanti”, ha dichiarato Piero Galli, direttore generale divisione Sales & Entertainment di Expo 2015.
Per questo motivo, in tutta l’area espositiva, i rifiuti verranno suddivisi così come accade nella città di Milano: si raccoglierà carta e cartone, vetro, imballaggi in plastica e metalli, e la frazione organica (che si immagina la più importante in termini di peso), che già è una delle eccellenze del capoluogo lombardo.
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Conai stimolerà le buone pratiche con pannelli e materiali informativi, oltre all’utilizzo di pillole video, in italiano e in inglese, con indicazioni sul corretto comportamento da tenere nella raccolta differenziata. Rifiuti che saranno poi trattati dai vari centri di raccolta, alimentando tutta la filiera. “Sostenibilità per Conai non significa infatti solo tutela e prevenzione dell’ambiente, ma anche prospettive di sviluppo economico e nuove opportunità d’impresa. Basti pensare che in 15 anni di attività il sistema consortile ha generato 15,2 miliardi di euro di benefici complessivi per il Sistema Paese, e che ad oggi ben 37.000 addetti sono occupati nella filiera del trattamento dei rifiuti di imballaggio e dell’industria del riciclo”, ha dichiarato Walter Facciotto, direttore generale di Conai.
Un contatore inoltre misurerà e informerà i visitatori sugli obiettivi positivi raggiunti dalla corretta gestione dei rifiuti, sulle emissioni evitate e la quantità di rifiuti non avviate a discarica. In modo tale che il ciclo si chiuda e l’impatto dell’evento sia il minore possibile.
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