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Un’azienda francese trascinata in tribunale. “Complice di crimini di guerra”
La Exxelia produce dispositivi usati anche a scopi militari. Una famiglia palestinese che ha perso tre bambini la accusa: “Complice di crimini di guerra”.
Un’azienda francese, la Exxelia Technologies, che produce componenti elettroniche utilizzate anche a scopi militari dovrà difendersi in tribunale. A trascinarla davanti ai giudici sarà una famiglia palestinese che nel corso del 2014 ha perduto tre bambini a causa di un bombardamento effettuato dall’esercito israeliano. Ad annunciarlo è l’associazione Acat (Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura e della pena di morte), che ha spiegato in un comunicato come la famiglia Shuheibar abbia visto morire a causa delle bombe i suoi tre piccoli Afnan, di otto anni, Wassim, di nove e Jehad, di dieci.
La tragedia il 17 luglio di due anni fa
Era il 17 luglio del 2014, quando un missile precipitò sul tetto della loro casa nella striscia di Gaza. Dopo l’attacco – spiega la Acat – tra le macerie venne ritrovato un piccolo dispositivo che presentava la scritta “Eurofarad – Paris – France”, ovvero il vecchio nome del gruppo Exxelia.
Plainte pour complicité de crimes de guerre à Gaza contre l’entreprise française Exxelia Technologies https://t.co/4eGkVsug3h
— ACAT (@ACAT_France) 29 giugno 2016
Secondo la famiglia palestinese e l’associazione che la assiste il bombardamento – effettuato nell’ambito di una vasta operazione da parte delle truppe di Israele – deve essere qualificato come “crimine di guerra”, dal momento che “non puntava ad alcun sito militare”. La Acat spiega che l’obiettivo dell’azione legale è di denunciare “la rivoltante impunità dei crimini commessi a Gaza”, ma anche di sottolineare “le responsabilità dell’industria militare”.
“Tutti sapevano dei sospetti sull’esercito israeliano”
Nel corso del processo, l’obiettivo dei genitori dei tre bambini morti nell’attacco sarà quello di dimostrare che la Exxelia fosse al corrente dell’uso che viene fatto dei suoi dispositivi. “È incontestabile – si legge infatti nella denuncia depositata presso il tribunale, secondo quanto riportato dall’agenzia Afp – che a partire al più tardi dal 2009 l’opinione pubblica fosse informata del fatto che le forze armate israeliane erano sospettate di commettere crimini di guerra”.
“Chiediamo di sapere se la società Exxelia – prosegue il documento – abbia o meno adottato procedure specifiche per limitare il rischio che i propri prodotti venissero utilizzati quali componenti per la fabbricazione di armi destinate a chi si macchia di crimini di guerra. Qualora tale valutazione non fosse stata effettuata, sembra incontestabile il fatto che l’azienda abbia dimostrato di agire sulla base di una colpevole indifferenza”.
Immagine di apertura: ©Anne Paq/Activestills.org
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