In occasione dell’uscita online di Green love, la prima web serie sulla sostenibilità targata LifeGate, incontriamo i due protagonisti che ci raccontano come, nella serie e nella vita, possiamo fare piccole scelte con grandi impatti sul pianeta.
Facciamo rivivere i mulini ad acqua
In tutta Europa esistono moltissimi vecchi mulini ad acqua, circa 350.000, o anche impianti di produzione idroelettrica dismessi, che potrebbero essere sfruttati assicurando una produzione di energia a livello locale. Rimetterli in funzione, però, non è facile. Per questo c’è un programma che finanzia, con fondi europei, la ristrutturazione di vecchi mulini ad acqua. L’idea è
In tutta Europa esistono moltissimi vecchi mulini ad acqua, circa 350.000, o anche impianti di produzione idroelettrica dismessi, che potrebbero essere sfruttati assicurando una produzione di energia a livello locale. Rimetterli in funzione, però, non è facile.
Per questo c’è un programma che finanzia, con fondi europei, la ristrutturazione di vecchi mulini ad acqua. L’idea è incentivare la creazione di cooperative che lavorino per far rivivere vecchie strutture inutilizzate, trasformandole in impianti di mini idroelettrico.
Il progetto RestorHydro è dotato di un budget di 2.542.000 euro. Italia, Francia, Lituania, Belgio, Svezia, Polonia, Grecia, Slovenia vi sono coinvolti. L’idea è inizialmente quella di mappare dei siti possibili per poi incentivare progetti di cooperative che rendono possibile l’utilizzazione di queste strutture fuori uso. La necessità di ricorrere alla presenza di vari soci è data dal grosso impegno economico necessario. Ma le difficoltà riguardano anche l’uso dell’acqua e la manutenzione dei macchinari.
La Guida RestorHydro serve a dare indicazioni, passo dopo passo, su come creare delle cooperative per affrontare e risolvere questi problemi, soprattutto quelli economici. La si può consultare online. In Italia per ora, non si è ancora arrivati alla realizzazione di nessuna cooperativa, ma ci sono vari lavori in corso. Il progetto che per ora sembra meglio avviato è quello che potrebbe essere realizzato nel parco di Monza. Altre possibilità potrebbero aprirsi a Settimo Torinese, Pavia e nella Valle dell’Olona.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Edoardo Garrone è il presidente di Erg, la multinazionale che in 80 anni di storia è passata dalla raffinazione del petrolio alla produzione di energia rinnovabile. Lo abbiamo intervistato.
Continua a registrare record su record la Costa Rica. Non solo in termini di biodiversità e di qualità della vita, ma anche per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile. Il 2016 infatti si è chiuso con il 98,12 per cento di produzione di elettricità da fonti rinnovabili e senza l’impiego di combustibili fossili. Se
La Costa Rica sta battendo record su record. Se lo scorso anno la nazione centroamericana ha toccato quasi il totale di energia prodotta da fonti rinnovabili, il 2016 si appresta ad essere solare. Per circa due mesi consecutivi, per la precisione 76 giorni, il paese non ha bruciato combustibili fossili. Lo fa sapere il Centro nazionale per il
Varcare la soglia del foyer del Bâtiment des Forces motrices, a Ginevra, procura una piacevole e giocosa sensazione di straniamento: a parte l’ininterrotta vastità dello spazio, entro il quale non compaiono muri intermedi, si è circondati da alcuni curiosi reperti di antichi macchinari verniciati in colori squillanti, quasi fossero giganteschi giocattoli rimasti distrattamente appoggiati qua e
Da Nord a Sud più di 30 Comuni italiani soddisfano la richiesta di energia elettrica e termica grazie alle rinnovabili. Il 50 per cento è più vicino.
Nuovo omicidio a sfondo ambientale in Perù. Ucciso un attivista che lottava contro la costruzione di una diga sul fiume Marañón.
Il Paese ha raggiunto il 95 per cento di produzione di elettricità da fonti rinnovabili, in poco più di 10 anni. Ecco come c’è riuscito.
Il progetto della società austriaca Kelag potrebbe compromettere un habitat unico e la sopravvivenza del salmone del Danubio.