Connecting People With Credible Climate Change Information https://t.co/lMXQsDXk8I
— Facebook Newsroom (@fbnewsroom) February 18, 2021
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Ben presto, chi condivide sui social network fake news sui cambiamenti climatici avrà vita dura. Facebook annuncia una stretta, iniziando dal Regno Unito.
Facebook inizierà a segnalare le fake news sui cambiamenti climatici veicolate attraverso la piattaforma: la segnalazione avverrà attraverso un flag, un’etichetta, che rimanderà gli utenti al Climate science information center di Facebook, un archivio di informazioni e notizie verificate sull’ambiente. L’esperimento, almeno in una sua prima fase, riguarderà solamente gli utenti del Regno Unito.
Secondo quanto scrive il Guardian, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg non ha ancora fatto sapere con quali criteri verrà stabilito quali post riceveranno il flag. L’algoritmo sarà comunque molto simile a quello che nel corso della recente campagna elettorale statunitense (e anche nei giorni immediatamente successivi, contraddistinti dalle forti accuse di brogli da parte del presidente uscente Donald Trump) è stato utilizzato per discernere i post veritieri da quelli che invece condividevano luoghi comuni, idee sbagliate o semplicemente fake news. Anche in quel caso Facebook contrassegnava il post in questione con un link che riportava gli utenti a un Voting information center.
Nella nuova sezione del Climate science information center, consultabile anche in Italia, Facebook prova a sfatare i falsi miti legati all’ambiente, come quello secondo cui non sarebbero vero che gli orsi polari siano in pericolo a causa del riscaldamento globale, o invece che le emissioni di carbonio in eccesso aiutino la vita delle piante. Per mettere a punto tali contenuti Facebook sta lavorando con esperti di comunicazione sul clima di tutto il mondo, inclusa l’università di Cambridge.
“La diffusione di dannose falsità mette in pericolo il livello di cooperazione internazionale necessario per prevenire il riscaldamento globale”, ha spiegato al Guardian Sander van der Linden, un accademico di Cambridge che ha collaborato al progetto. “Facebook si trova in una posizione unica per contrastare la circolazione della disinformazione online e la sezione che sfata i miti è un passo importante per smascherare pericolose falsità”.
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