Fadi Aldeeb è paralizzato dal 2001 a causa di un proiettile israeliano alla schiena. Oggi rappresenta il popolo palestinese alle Paralimpiadi.
- Fadi Aldeeb è nato nel 1985 nella Striscia di Gaza ed è sulla sedia a rotelle dalla seconda intifada.
- Alle Paralimpiadi gareggia per il lancio del peso come unico atleta palestinese.
- Nei mesi scorsi l’esercito israeliano ha ucciso suo fratello e due nipoti nella Striscia di Gaza.
È l’unico atleta palestinese presente alle Paralimpiadi di Parigi. Se si trova lì, è perché nel 2001 ha perso l’uso delle gambe a causa di un proiettile israeliano. Fadi Aldeeb ha 39 anni e gareggia nel lancio del peso in carrozzina, dopo essersi specializzato anche nel basket.
In questi mesi ha perso diversi familiari, tra cui il fratello, a causa della brutale offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza, che ha ucciso oltre 40mila palestinesi. Oggi Aldeeb dice di non gareggiare per sé stesso, ma per un popolo di oltre 14 milioni di persone e per tutti quelli che hanno a cuore i diritti umani.
La storia di Fadi Aldeeb
Fadi Aldeeb è nato nel 1985 nella Striscia di Gaza, in Palestina. Nel 2001, durante la seconda intifada, la rivolta delle popolazioni arabe dei territori palestinesi occupati da Israele, c’era anche lui a protestare. La brutale repressione delle manifestazioni da parte dell’esercito israeliano si tradusse con circa 5mila morti. Aldeeb è sopravvissuto, ma un proiettile israeliano l’ha colpito alla schiena, lasciandolo paralizzato.
Aldeeb era una sportivo, promessa palestinese della pallavolo maschile. Per un po’ ha dovuto lasciare i campi, poi dopo l’operazione e la riabilitazione si è rimboccato le maniche e si è specializzato prima nel basket in carrozzina, poi nell’atletica, svolgendo i due sport in parallelo. Questa attività lo ha portato a lasciare la Striscia di Gaza, dove non fa ritorno da parecchi anni, e a trasferirsi all’estero, in Turchia, Grecia e Francia. Ma il legame con la sua terra non si è mai spezzato e ora, con le Paralimpiadi di Parigi, è diventato più forte che mai.
La partecipazione alle Paralimpiadi
Fadi Aldeeb doveva partecipare alle Paralimpiadi già nel 2012, a Londra. Poi si è infortunato e ormai sembrava che il sogno fosse svanito, fino a quando non è arrivata la chiamata del coach che lo ha convocato come unico atleta palestinese alle Paralimpiadi di Parigi. Il Comitato Olimpico Palestinese è stato creato e riconosciuto dal Comitato olimpico internazionale (Cio) nel 1995 e da allora atleti palestinese partecipano tanto alle Olimpiadi quanto alle Paralimpiadi. Se Aldeeb è l’unico atletico paralimpico palestinese dell’edizione 2024, alle Olimpiadi terminate a inizio agosto erano in otto.
Nei mesi di avvicinamento alla competizione più importante della sua vita, l’esercito israliano ha ucciso il fratello e due nipoti di Aldeeb nell’ambito dell’offensiva militare sulla Striscia di Gaza, il cui bilancio è per ora di oltre 40mila morti. Oggi Aldeeb, che gareggia per il lancio del peso in carrozzina, sente di aver una responsabilità, di essere il portavoce di un popolo di circa 14 milioni di persone, quello palestinese.
“Ci sono tanti sentimenti, tante responsabilità. Non parlo di me stesso, non gioco per me stesso. Sono qui per tutti coloro che dicono di essere palestinesi, per tutti coloro che parlano di umanità e della libertà della Palestina”, ha sottolineato. Aldeeb ha ricevuto messaggi di supporto da tutto il mondo e non solo dal popolo palestinese. La sua è una storia simbolo, quella di una persona vittima dell’oppressione israeliana. Sia come persona palestinese in quanto tale, sia come Fadi Aldeeb, paralizzato da un proiettile israeliano.
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