Dopo l’era del carbone e l’era del petrolio, ora ci stiamo muovendo a velocità sostenuta verso l’era dell’elettricità. Grazie all’energia rinnovabile.
Le false promesse dell’Italia di uscire dal carbone, il video denuncia di Re:Common
Italia fuori dal carbone è ancora un traguardo molto, troppo lontano, soprattutto nei fatti. A rilevarlo una video inchiesta intitolata “L’anima nera dell’Italia” prodotta da Re:Common in occasione del G7 di Taormina e con cui denuncia quanto Governo, Enel e A2A siano ancora strettamente legate al carbone, sia in casa sia fuori casa. Nel cortometraggio i
Italia fuori dal carbone è ancora un traguardo molto, troppo lontano, soprattutto nei fatti. A rilevarlo una video inchiesta intitolata “L’anima nera dell’Italia” prodotta da Re:Common in occasione del G7 di Taormina e con cui denuncia quanto Governo, Enel e A2A siano ancora strettamente legate al carbone, sia in casa sia fuori casa.
Nel cortometraggio i registi Stefano Martone, Fosco D’Amelio e Mario Martone tracciano la recente storia del carbone in Italia dalla centrale di Vado Ligure a quella di Brindisi Nord, ferma da quattro anni, per arrivare a quella di Brindisi Sud, ancora in funzione con tutte le sue emissioni altamente inquinanti.
Ma i proclami di uscire dal carbone valgono solo per l’Italia? Sembrerebbe di sì. Le compagnie infatti puntano a esportare le tecnologie all’estero. In primis A2A che mira a trovare facili guadagni in Montenegro gestendo investimenti in centrali a carbone in collaborazione con la società elettrica locale. Anche Enel, che possiede la società energetica spagnola Endesa, in spagna viaggia prevalentemente a carbone.
Evidentemente ancora una volta siamo davanti a un’azione di green washing.
powered by Behind Energy
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo Microsoft, anche Google stringe un accordo energetico con il settore nucleare. Intanto, il fabbisogno dell’ia continua a crescere, crescere, crescere.
Le principali compagnie petrolifere abbandonano l’obiettivo di ridurre la produzione di petrolio e gas. L’ultimo annuncio in questo senso arriva da Bp.
La capacità rinnovabile globale crescerà di 2,7 volte entro il 2030, superando le ambizioni dei Paesi di quasi il 25%. Ma è ancora lontana dal triplicarsi.
Dal 15 ottobre al 1 dicembre, i riscaldamenti si potranno accendere ovunque in Italia. Troppi ancora gli impianti a metano, meglio le pompe di calore.
Si punta arrivare al net zero del 2050 con almeno l’11 per cento di energia prodotta dai nuovi reattori, tutto fermo però sulla gestione delle scorie.
Il 30 settembre, la Ratcliffe-on-Soar, la 18esima centrale più inquinante d’Europa, ha smesso di bruciare carbone. D’ora in poi produrrà idrogeno verde.
L’energia solare continua a battere tutti i pronostici. Per Ember, il fotovoltaico supererà, a livello globale, la maggior le previsioni del settore nel 2024.
Il leader dell’Azerbaigian, che a novembre ospita la Cop29, è stato accolto in Italia come un partner strategico. Cruciali le intese sul gas. Ma non sono mancate le critiche degli attivisti per la linea dittatoriale che continua a perseguire.