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Il numero di persone che soffrono la fame è in calo. Prossimo obiettivo? Fame zero
Le persone che soffrono la fame nel mondo sono dieci milioni in meno, un dato che si è potuto registrare nell’ultimo biennio passando da 805 milioni a 795 milioni. Il calo è ancora più importante se si considera il biennio 1990-1992 quando le persone che non avevano cibo sufficiente a disposizione superava il miliardo.
Le persone che soffrono la fame nel mondo sono dieci milioni in meno, un dato che si è potuto registrare nell’ultimo biennio passando da 805 milioni a 795 milioni. Il calo è ancora più importante se si considera il biennio 1990-1992 quando le persone che non avevano cibo sufficiente a disposizione superava il miliardo.
I nuovi dati sulla fame nel mondo sono stati resi noti il 27 maggio con la presentazione del nuovo rapporto della Fao sullo stato di insicurezza alimentare nel mondo (State of food insecurity in the world 2015), realizzato con la collaborazione del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e del Programma alimentare mondiale (Wfp). Una presentazione avvenuta in contemporanea in diverse parti del mondo anche gli interventi principali si sono tenuti Roma e Milano. A Roma, nella sede ufficiale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), era presente il direttore generale José Graziano da Silvia. Da Milano, per la precisione da Expo 2015, è intervenuto in videoconferenza il ministro dell’Agricoltura italiano, Maurizio Martina.
Rispetto a 25 anni fa, la percentuale di persone che soffrono la fame è scesa del 23,3 per cento attestandosi al 12,9 per cento nonostante un aumento della popolazione mondiale di circa due miliardi di persone. La maggioranza dei paesi in via di sviluppo monitorati dalla Fao (72 su 129) è riuscita, quindi, a ridurre la denutrizione secondo quanto richiesto dagli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Ma solo uno ha raggiunto pienamente il suo target: l’Etiopia.
“Il quasi raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio sulla fame ci dimostra che è possibile eliminare questa piaga nel corso della nostra esistenza. Dobbiamo essere la generazione Fame zero”, ha detto Graziano da Silva. A questo scopo anche la Carta di Milano, il documento che dovrebbe costituire l’eredità della prima esposizione universale dedicata alla nutrizione, cercherà di dare il suo contributo secondo quanto dichiarato dal ministro Martina che ha annunciato che la Carta verrà consegnata direttamente nelle mani del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon il 16 ottobre, giorno in cui visiterà l’Expo in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. Perché il prossimo obiettivo è eliminare completamente la fame nel mondo.
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