Covid-19

Dopo il lockdown, la fase 2 parte anche dalla tavola

Dopo mesi di quarantena, anche alla nostra alimentazione serve una marcia in più. I consigli della nutrizionista sui cibi che possono darci la carica per ripartire al meglio.

L’uscita sociale ed economica dall’emergenza coronavirus è un programma a tappe per una ripresa lenta e graduale. E così deve essere anche per il nostro corpo che deve riabituarsi piano piano, sia mentalmente che fisicamente, a riprendere i ritmi di quella quotidianità che per alcuni mesi abbiamo dovuto sospendere. Occorre ritrovare l’energia, la vitalità, la concentrazione, curare la tonicità muscolare e la mobilità articolare. Come in molti altri casi, l’alimentazione può esserci d’aiuto nella cosiddetta fase 2. Quali cibi possono favorire il nostro organismo in questo senso? Lo abbiamo chiesto a Sara Cordara, nutrizionista e specialista in Scienze dell’alimentazione.

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Fase 2: cereali integrali+legumi, l’abbinamento ideale

“I cereali integrali (pasta, riso, avena, farro orzo), ma anche i falsi cereali (come la quinoa e il grano saraceno) contengono carboidrati e amidi che ci danno energia e vitalità, oltre alle vitamine del gruppo B che supportano il sistema nervoso e la memoria. Se avvertiamo debolezza è d’aiuto consumare legumi (fagioli, ceci, fave, piselli) anch’essi fonte di carboidrati, ma anche di proteine e di sali minerali come il potassio che contrasta la debolezza muscolare e il fosforo che favorisce le ossa. L’ideale sarebbe abbinare questi due alimenti citati come in un piatto di pasta e ceci”.

fase 2 a tavola
Un abbinamento nutrizionalmente valido è quello tra cereali integrali e legumi ©Ingimage

Pesce ma anche carne magra

Accanto ai carboidrati il consiglio dell’esperta è quello di consumare alimenti proteici che contengano grassi buoni come gli omega-3 utili a combattere la fatica e ad aumentare la chiarezza mentale: “Ottimo il pesce azzurro (sardine, alici, sgombro)”. Bene anche la carne magra come pollo e tacchino (evitando quella da allevamenti intensivi ndr): “Queste carni contengono tirosina che aiuta a mantenere il cervello reattivo agli stimoli, favorendone il benessere e contrastando i deficit di attenzione”. E per i vegetariani resta valido il consiglio di approfittare delle virtù benefiche dei legumi e delle proteine di alto valore biologico delle uova bio.

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Frutta, verdura e l’idea in più: i germogli

Cruda, cotta, surgelata: la nutrizionista consiglia di consumare verdura a volontà variando il più possibile per assumere tutte le vitamine e i sali minerali. Tra la frutta, una manciata al giorno di mirtilli, more o lamponi ha proprietà antiossidanti e vasodilatatrici che favoriscono la circolazione del sangue e aiutano ad avvertire meno la stanchezza delle gambe, per esempio. “Consiglio anche di assumere i germogli dei legumi e dei cereali come quelli di soia che sono un concentrato di vitamine e sali minerali – spiega l’esperta – magari, visto che in tanti in questo periodo di quarantena hanno iniziato una produzione casalinga di ortaggi, consiglio di provare anche a coltivarli in casa. Per mantenere le loro proprietà meglio non cuocerli ma aggiungerli a crudo, per esempio, in un’insalata”.

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Germogli nella fase 2
I germogli dei legumi e dei cereali sono molto ricchi di vitamine e sali minerali ©Ingimage

Un po’ di miele, cacao amaro, frutta secca

“Il miele è un alimento naturale con tantissime proprietà nutritive: un cucchiaino al giorno mette a disposizione una carica di energia subito spendibile. Va bene per chi pratica sport o per chi soffre di ipoglicemia”. Una sensazione di vigore fisico immediato ce la conferisce anche il cacao amaro (o il cioccolato fondente almeno al 72 per cento: “Contiene teobromina che è una sostanza simile alla caffeina e poi è ricco di antiossidanti e stimola la produzione di serotonina, l’ormone del benessere”. Anche 30 g al giorno di frutta secca (mandorle, noci, nocciole, pistacchi): “Contrastano la stanchezza e ci forniscono calorie buone”.

fase 2 a tavola
Il pepe di Cayenna è un antinfiammatorio naturale ©Ingimage

Meno sale e spazio alle spezie come il pepe di Cayenna

Ridurre il contenuto di sale è sempre una buona idea: “Utilizziamo al suo posto erbe aromatiche e spezie. Una in particolare, antinfiammatorio naturale grazie al contenuto di capsaicina, è il pepe di Cayenna, un peperoncino rosso che ha anche proprietà dimagranti perché accelera il metabolismo e aumento il senso di sazietà, ovviamente se inserita in una dieta sana e bilanciata accompagnata da attività fisica”.

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