Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Federer vola in Zambia, a conoscere i bambini aiutati dalla sua fondazione
Il miglior tennista di sempre approfitta di una pausa dagli impegni sportivi per recarsi in Zambia e toccare con mano i risultati del suo impegno da filantropo.
Essere il tennista numero uno al mondo, per Roger Federer, evidentemente non è abbastanza: l’atleta svizzero vuole lasciare il segno anche fuori dal rettangolo di gioco. Nel 2003 ha dato vita a una fondazione che porta il suo nome, che gestisce decine di progetti educativi per i bambini africani e per i ragazzi svizzeri a rischio di marginalità sociale. E la settimana scorsa, approfittando di un momento di pausa dagli impegni sportivi, è volato per la prima volta in Zambia, per conoscere di persona gli educatori e i bambini.
La scorsa settimana ho avuto la prima volta la possibilità di visitare lo Zambia. È stata un’incredibile opportunità di vedere i risultati e l’impatto dei programmi educativi in corso in tre differenti scuole primarie nella Provincia Orientale. Grazie a tutti coloro che continuano a supportare la Fondazione Roger Federer.
Queste le parole con cui Federer ha commentato quest’esperienza nella sua pagina Facebook. Nel corso della sua visita, oltre agli incontri istituzionali (tra cui quello con il presidente Esgar Lungu) si è confrontato con genitori e insegnanti, ha assistito ad alcune lezioni e si è intrattenuto a giocare con i bambini.
Come ha raccontato a LifeGate Janine Händel, amministratore delegato della Roger Federer Foundation, il tennista è già molto coinvolto nelle attività della fondazione filantropica da lui creata (“non c’è riunione del board senza di lui, non c’è decisione importante in cui non venga interpellato”), ma ha un’agenda molto fitta che gli rende piuttosto difficile visitare di persona i progetti, che si svolgono in luoghi remoti e difficili da raggiungere.
Learning the dance ? moves here in Zambia , while visiting community schools with the @rogerfedererfdn #educationempowers pic.twitter.com/iQQlZ9xnD9
— Roger Federer (@rogerfederer) 24 aprile 2018
Nella repubblica dello Zambia, dove si stima che il 60,5 per cento della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà, la Fondazione Federer è attiva dal 2011 e sta progressivamente intensificando la sua presenza. Tra gli obiettivi dichiarati da raggiungere entro la fine del prossimo anno c’è quello di migliorare i risultati di apprendimento per 25mila bambini che vivono in zone remote, con particolare attenzione per le bambine, gli orfani e i ragazzini con bisogni educativi speciali. Ma non solo: la fondazione si prefigge anche di lavorare insieme agli insegnanti per migliorare le loro metodologie, costruire nuove scuole e nuovi parchi giochi, garantire una maggiore sicurezza negli ambienti scolastici, coinvolgere in modo più strutturale i genitori.
https://youtu.be/0q2qRy73jMk”
Per la prima volta, quest’anno Roger Federer è stato inserito da Time nella lista delle cento persone più influenti al mondo. A spendere parole di grande ammirazione per il suo impegno filantropico è stato anche Bill Gates, che a marzo ha giocato con lui in doppio al Match for Africa.
Foto in apertura © Roger Federer Foundation / Getty Images
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