La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
A capo del gruppo di 677 macachi giapponesi presenti sull’isola di Kyushu c’è una femmina. È l’unico caso al mondo.
Nel regno animale alcune specie sono governate dalle femmine, le api o le iene per esempio. Ma nel caso dei macachi giapponesi (Macaca fuscata) non era mai successo. Lo scorso aprile una femmina di nome Yakei ha guidato un vero e proprio colpo di stato, conquistandosi i pieni poteri: è la prima volta che accade nella storia del giardino zoologico di Takasakiyama, istituito come riserva per le scimmie nel 1952.
L’ascesa di Yakei come individuo alfa ha sorpreso tutti i ricercatori della riserva. Si chiedono però se lei riuscirà a mantenere il suo status dominante fino al termine della stagione riproduttiva, che va da novembre a marzo: qualche possibile usurpatore del trono potrebbe approfittare della situazione. Un maschio di nome Rufy parrebbe avere delle attenzioni, non ricambiate, per Yakei. Queste attenzioni la stanno portando ad avere comportamenti insoliti, come la “smorfia di paura” tipica dei subordinati di Rufy, oppure farsi spingere via da lui per monopolizzare il cibo. Questi comportamenti potrebbero indicare una caduta di potere oppure, più semplicemente, il desiderio di non accoppiarsi. “Non credo che Yakei abbandonerà il potere solo per accoppiarsi”, afferma con fermezza Satoshi Kimoto, una guida naturalistica del Takasakiyama.
L’arrivo al potere è degno del miglior film d’azione. La società dei macachi giapponesi si basa su ranghi ben definiti. I gradi più elevati assicurano un maggior accesso al cibo, ai compagni per la riproduzione e ai luoghi migliori per riposarsi. Le femmine prendono i gradi ereditandoli dalle madri e raramente lasciano il loro gruppo nativo. I maschi, invece, solitamente lasciano il loro gruppo una volta raggiunta la pubertà. Il loro grado aumenta all’aumentare del tempo che trascorrono all’interno del nuovo gruppo. Ciononostante, con atti di violenza si possono sopraffare le gerarchie e prendere il comando.
È così che Yakei, nove anni e dieci chilogrammi di peso, ad inizio aprile ha inizialmente picchiato la madre, diventando femmina alfa. Ma non si è fermata qui, come tutti credevano; anzi, alla fine di giugno ha sfidato e spodestato Sanchu, il maschio alfa di 31 anni e capo da ben cinque. I guardiani increduli hanno così deciso di fare una prova del nove: il test delle arachidi (o, per i fan di Aldo, Giovanni e Giacomo, l’inganno della cadrega). Hanno preparato delle noccioline per vedere chi fosse il primo a banchettare; Sanchu ha indietreggiato lasciando che Yakei mangiasse per prima. Questo fatto ha sancito definitivamente la sua salita al trono. Da quel giorno Yakei si è comportata come un esemplare dominante, arrampicandosi e scuotendo gli alberi e camminando con la coda all’insù, atteggiamenti molto insoliti per una femmina.
Ora bisognerà vedere se Yakei riuscirà a mantenere il suo dominio, permettendo ai ricercatori di poter studiare il funzionamento, mai visto prima, di una società di macachi giapponesi governata da una femmina.
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