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Una catena di approvvigionamento delle materie prime certificata e sostenibile. È questo uno dei pilastri nella politica di responsabilità sociale d’impresa del Gruppo Ferrero. Con più di 34 mila collaboratori di 100 nazionalità diverse, il marchio piemontese è diventato uno dei nomi più conosciuti in tutto il mondo. Dimensioni non indifferenti che aumentano il peso
Una catena di approvvigionamento delle materie prime certificata e sostenibile. È questo uno dei pilastri nella politica di responsabilità sociale d’impresa del Gruppo Ferrero. Con più di 34 mila collaboratori di 100 nazionalità diverse, il marchio piemontese è diventato uno dei nomi più conosciuti in tutto il mondo.
Dimensioni non indifferenti che aumentano il peso che può avere un’azienda di queste dimensioni nello sviluppo di una vera politca sostenibile e di salvaguardia dell’ambiente. “Michele Ferrero è stato un precursore della responsabilità sociale d’impresa”, ha dichiarato Giovanni Ferrero amministratore delegato del Gruppo, e figlio di Michele.
“Da lui sono nati i numerosi impegni del nostro Gruppo relativi al rispetto delle persone che lavorano e hanno lavorato con noi e per noi. Da lui sono nate le Imprese Sociali Ferrero in Asia e in Africa per creare, in quei continenti, nuovi posti di lavoro. Era lui a sollecitarci, sempre e fortemente, alla protezione dell’ambiente in cui operiamo. E’ stato sempre lui a incitarci all’approvvigionamento sostenibile delle materie prime, sempre della migliore qualità in assoluto. Questi impegni rappresentano la migliore garanzia per tutti i nostri ‘stakeholder’ e, in particolare, per i nostri consumatori”.
Materie prime come cacao, caffè, zucchero e olio di palma sono stati oggetto di una politica di revisione in tutta la filiera, volta alla certificazione da parte di enti terzi. Come il tanto discusso olio di palma, già oggi certificato al 100 per cento con gli standard Rspo (Roundtable sustainable palm oil). Ferrero inoltre sta già lavorando per implementare gli standard raggiunti grazie alla collaborazione con Forest Trust, per arrivare ad una conservazione delle foreste.
Per non parlare di cacao e zucchero. Ad oggi metà del cacao è certificato (entro il 2020 arriverà al 100 per cento), tra le altre da Rainforest Alliance e da Faitrade, mentre lo zucchero di canna ha già raggiunto il 100 per cento di materia prima certificata da Bonsucro.
“Ferrero è un’eccellenza italiana in fatto di responsabilità sociale” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Il rispetto dell’ambiente è diventato uno dei fattori economici dell’azienda stessa. L’imprenditore ha oggi tutto l’interesse a perseguire obiettivi ambientali”.
Obiettivi raggiunti anche nel campo ambientale con la riduzione del 5 per cento di emissioni di CO2 (per unità di prodotto) rispetto all’anno precedente, del 5,9 per cento dei consumi di acqua rispetto al 2013 e con l’autoproduzione di energia elettrica al 70 per cento, di cui un 18 per cento da fonte rinnovabile.
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