Dopo un mese di emergenza da coronavirus, Arminio propone al Paese un gesto semplice ma di grande umanità: “Domenica prossima fermiamoci tutti. 5 minuti di silenzio per dire addio ai nostri morti”.
Festivaletteratura, Mantova diventa città di dialogo e confronto. Gli eventi da non perdere
Al via il Festivaletteratura che da ventidue anni porta libri, autori e lettori nelle piazze e nei palazzi di Mantova. Il meglio del programma, dal 5 al 9 settembre.
Da mercoledì 5 settembre a domenica 9 Mantova ospita la ventiduesima edizione del Festivaletteratura, il più noto e importante momento di condivisione in Italia per chi ama leggere e confrontarsi su temi, romanzi e attualità. Piazze, palazzi e altri luoghi della bella città dei Gonzaga sono il punto di incontro per esperienze che ormai non sono più solo legate alla letteratura ma partono da essa per approfondire le istanze socio culturali dell’odierno. Un appuntamento che continua a essere attrattivo e ospita ogni anno grandi nomi del panorama culturale internazionale. Per chi ama ascoltare e dialogare, non solo leggere.
Festivaletteratura: ecco cosa non perdere nei 5 giorni di festival
Gli stessi organizzatori del festival sostengono che l”incontro” sia l’elemento di base della festosa costruzione di Festivaletteratura: incontrarsi a Mantova a settembre Festival significa infatti ritrovarsi ad allargare i discorsi avviati, approfondire gli scambi, dare corso alle idee. Un intento non da poco in un’epoca dove il dialogo è sempre più relegato sui social e attraverso i tasti, mentre la comunicazione vis à vis è sempre meno praticata. Anche per questo forse il primo grande momento di discussione e incontro di quest’edizione è stato quello con Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay, che a Mantova ha parlato della situazione politica italiana, del pericoloso avanzare dei nazionalismi e di come, comunque, la felicità sia ancora qualcosa che deve essere perseguita, anche attraverso la politica.
L’attualità internazionale è al centro di tutta la manifestazione, a essere indagato non è solo il panorama italiano: sono infatti oltre trenta i paesi di provenienza degli artisti e scrittori ospiti quest’anno, ed è quindi naturale che si parli con un orizzonte ampio, per esempio di frontiere. Un tema caldo e senza facili soluzioni di cui dialogheranno in “Una riga tracciata su un foglio” giovedì 6 settembre alle 21:15 nell’Aula magna dell’Università un esperto di relazioni internazionali, un geografo e un inviato di guerra – Bruno Tertrais, Franco Farinelli e Valerio Pellizzari – cercando di individuare storie e ragioni delle frontiere. Da non perdere anche “Conoscere i confini” domenica 9 alle 12:15 sempre nell’Aula magna dell’Università dove Tim Marshall, per oltre trent’anni corrispondente della BBC dai fronti più caldi, illustrerà le cause geografiche che portano popoli e stati a scatenare guerre e a innalzare muri.
Si parla di fatti a Mantova e uno oggi è certamente che i grandi flussi migratori impongono un cambiamento di pensiero e di sguardo, a questo proposito giovedì 6 settembre alle 19:15 presso la Basilica Platina di Santa Barbara Donatella Di Cesare e Francesca Rigotti in “Stati di coabitazione” interverranno sulla necessità di una “filosofia della migrazione”, lo stesso giorno ma alle 17:15 a Palazzo San Sebastiano Agus Morales analizza in “Esuli in una terra ostile” il valore simbolico del rifugiato come nemico.
Pallino rosso e doppia sottolineatura per noi se lo aggiudica il racconto di Ascanio Celestini a partire dalle opere create dall’artista Giovanni Albanese che dà una voce diversa, fuori dal coro alle storie dei migranti. Un attore e autore che da sempre regala con le sue doti affabulatorie prospettive inedite ai grandi temi del sociale. L’appuntamento è per mercoledì 5 settembre alle 21:00 al Teatro Bibiena.
Non solo libri: teatro, scienza e giornalismo
Quando due arti si intrecciano e fondono per comunicare, il risultato è di solito eccezionale: è il caso dello spettacolo Overload, un gioco teatrale sull’ecologia dell’attenzione e sui meccanismi diversivi del nostro cervello che il collettivo teatrale Sotterraneo metterà in scena prendendo spunto dai testi di David Foster Wallace a dieci anni dalla sua scomparsa. Un’azione teatrale davvero geniale, insolita, che sa stupire. Consigliatissima, andrà in scena venerdì 7 settembre e sabato 8 (due repliche) allo Spazio studio Sant’Orsola.
Inaugura quest’anno invece Scienceground, aperto per tutta la durata della manifestazione presso lo spazio di Santa Maria della Vittoria: si tratta di una piccola comunità scientifica temporanea composta da giovani ricercatori e studenti universitari che si propone di essere un luogo di scoperta, dialogo e approfondimento per riaffermare il valore fondamentale del giudizio e del discorso scientifico proprio a partire dal tanto controverso concetto di dato, attraverso giochi, workshop, videoconferenze, interviste dal vivo e una piccola biblioteca tematica. Essenziale se pensiamo al poco rilievo e valore che oggigiorno, specie nel nostro paese, si dà alla testimonianza scientifica.
L’ultima segnalazione riguarda un ambito a noi caro, quello del giornalismo: in Piazza Alberti alcune riviste culturali – cartacee e web – Sirene, La balena bianca, Lavoro culturale, Archivio, RVM – terranno delle conversazione su uno dei temi che stanno al centro del proprio progetto editoriale, coinvolgendo alcuni degli autori presenti a Mantova; mentre il chiosco ambulante allestito da Edicola 518 offrirà al pubblico una più completa panoramica sulle testate più innovative attualmente presenti in Italia e all’estero.
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Inizia domenica 4 settembre il Festivaletteratura di Mantova che festeggia i suoi primi 20 anni. 20 anni di passione per i libri, gli autori e le storie. Un appuntamento annuale attesissimo, non solo per chi ama la letteratura, ma per tutti coloro che ritengano basilare il confronto delle idee. Fino a domenica 11 settembre: Mantova
Lo aspettano in molti a settembre, è il Festivaletteratura di Mantova che dal 1997 coinvolge autori, lettori ed editori attorno al grande mondo delle parole scritte. Un evento che, nato dall’iniziativa spontanea di semplici appassionati, è cresciuto ogni anno di più, diventando ormai il Festival legato alla letteratura più famoso e atteso d’Italia. Mantova
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Pietro Biancardi spiega lo spirito della rassegna I Boreali Nordic festival, per immergersi nei libri e nella cultura del Nord Europa. L’evento 2020 è stato annullato.
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Quest’anno si celebrano i cent’anni dalla nascita di Gianni Rodari, lo scrittore italiano per l’infanzia che più di ogni altro ha saputo capire i bambini e scatenare la loro fantasia. Moderno già allora.
Bergsveinn Birgisson, autore de Il vichingo nero, parla di un’Islanda inedita. In attesa di una fiction tratta dal libro. L’intervista al Festivaletteratura di Mantova.