Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Cos’è e come si cura la filariosi nel cane e nel gatto
La filariosi è una malattia mortale, ma può essere efficacemente prevenuta con una corretta profilassi annuale.
La filariosi è una malattia potenzialmente mortale per cani e gatti che si trasmette da un animale all’altro attraverso le punture di zanzara e può colpire anche l’uomo. Le filarie sono vermi tondi (Nematodi) che vengono trasmesse tramite la puntura delle comuni zanzare (Culex e Aedes) e della zanzara tigre (Aedes albopictus) sotto forma di larve che si sviluppano diventando vermi adulti della lunghezza anche di 30 centimetri e si localizzano nel cuore e nei grossi vasi sanguigni provocando gravi danni cardiocircolatori e respiratori.
Negli ultimi tempi si è assistito a una pericolosa diffusione della malattia fino a pochi anni fa confinata soprattutto nella Pianura Padana — in altre aree di Piemonte, Lombardia, Veneto e Venezia-Giulia, e in regioni come Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Sardegna. Tra le cause che hanno contribuito a questa espansione vi sono l’abitudine sempre più frequente a spostarsi insieme con i propri animali, per esempio per le vacanze, e l’incremento demografico delle zanzare. Tramonta quindi la diffusa opinione che il rischio riguardi solo gli animali di campagna: le città sono sempre più infestate dalle zanzare, e basta una sola puntura per trasmettere la malattia.
I dati sulla popolazione animale in Italia fanno stimare che i cani e i gatti che risiedono nelle zone a rischio siano quasi 8 milioni. Tuttavia solamente un terzo dei cani viene sottoposto a trattamenti di prevenzione. Il periodo rischioso per la trasmissione della malattia è essenzialmente quello relativo alla presenza delle zanzare. Con il clima più caldo di questi ultimi anni si stima che la prevenzione antifilariosi debba iniziare a marzo e concludersi a novembre/dicembre. Solo cosi si potrà garantire un’efficacia preventiva alla somministrazione dei prodotti specifici contro questa malattia. E veniamo ai principi attivi dei farmaci usati.
Il principio attivo di riferimento per la prevenzione della filariosi è da tempo l’Ivermectina, che elimina le larve inoculate dalle zanzare nei 30-40 giorni antecedenti il trattamento intervenendo prima che esse inizino la loro migrazione verso il cuore. Grazie agli ultimi sviluppi della ricerca scientifica è inoltre possibile associare, con alcuni prodotti anche il trattamento contro i parassiti intestinali, attraverso la combinazione di Ivermectina e Pirantel, che agisce efficacemente contro ascaridi e anchilostomi, particolarmente rischiosi per la salute del cane e soprattutto dei cuccioli. Sempre in tema di principi attivi possiamo citare anche la Milbemicina ossima da somministrare con le stesse modalità per via orale dell’Ivermectina. Infine esiste anche un principio attivo da usare come “spot on” sulla cute dell’animale: la Selamectina. Identica, anche in questo caso, l’utilizzazione: entro un mese dalla comparsa delle prime zanzare fino a un mese dopo la loro scomparsa (tendenzialmente, anche in questo caso, da marzo a novembre).
Generalmente, la filariosi cardiopolmonare colpisce i gatti con una prevalenza del 20% in meno rispetto ai cani. I gatti infestati dalla Filaria presentano, infatti, un minor numero di parassiti adulti rispetto a quelli che si trovano invece nei cani. Il trattamento preventivo, per evitare che il gatto sviluppi gli adulti della Filaria, solitamente non è necessario, in quanto la carica parassitaria in questa specie è bassa; il felino non rappresenta un ospite significativo per la trasmissione del parassita ad altri animali, le microfilarie che potrebbero raggiungere la maturità sessuale sono in numero ridotto; esiste, infine, una buona possibilità che, un gatto ammalato, possa raggiungere spontaneamente una guarigione dovuta alla breve durata della vita del parassita. Ciononostante, è possibile che si verifichino casi di decessi dovuti all’infestazione anche nel gatto. Per tale motivo, in Italia, sono disponibili anche prodotti da impiegare per la prevenzione della filariosi cardiopolmonare del gatto, come la stessa Ivermectina sotto forma di compresse, la Selamectina in spot on, e la Milbemicina in compresse specifica per i felini. Anche i prodotti per il gatto sono da somministrare con le stesse cadenze mensili di quelli per i cani. Fondamentale, in ultima analisi, la consulenza del veterinario di famiglia per un’esatta profilassi antifilariosi in entrambe le specie.
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