Secondo un rapporto delle Nazioni Unite competizione e corsa alle performance colpiscono la salute mentale dei lavoratori, moltiplicano i casi di burn-out.
Fare rete con i fornitori durante l’emergenza Covid-19: la soluzione di FinDynamic
FinDynamic consente alle grandi aziende di andare incontro alle esigenze dei loro fornitori, rendendo più sostenibile la filiera.
L’invidiata tradizione enogastronomica italiana è fatta di aziende agricole, cantine, caseifici; insomma, di tante eccellenze disseminate nel nostro territorio. Per queste realtà, l’anno della Covid-19 senza dubbio è stato in salita. Qui entra in gioco FinDynamic, la piattaforma con cui i fornitori possono chiedere il pagamento anticipato delle fatture emesse, a fronte di un piccolo sconto che varia a seconda del numero di giorni. Questo sistema, chiamato dynamic discounting, è complementare rispetto al circuito bancario tradizionale ed è una novità per il nostro paese. Una novità che risponde a un bisogno molto sentito.
Le eccellenze siciliane sullo scaffale
“Tante imprese che vivono di trasformazione dei prodotti agricoli faticano ad accedere al credito bancario, sia per i loro limitati volumi di attività sia per le lunghe procedure burocratiche necessarie. Noi quindi abbiamo ascoltato le loro motivazioni e grazie a FinDynamic abbiamo offerto la possibilità di chiedere l’anticipo fatture con un click, senza attese né complicazioni amministrative”, spiega Andrea Campagnolo, responsabile pianificazione e controllo del Gruppo Arena, attore di primo piano nella distribuzione organizzata in Sicilia, con duecento supermercati, 2.500 dipendenti (compreso l’indotto) e un fatturato di circa un miliardo. Un gruppo a capitale interamente siciliano che ci tiene a comunicare l’identità del territorio, anche aprendo le porte della grande distribuzione a quei piccolissimi produttori che di solito ne restano tagliati fuori.
La sostenibilità della filiera si può certificare
Quello di FinDynamic è un servizio che rinsalda i legami virtuosi tra i vari attori della filiera. Se da un lato infatti le microimprese incassano in anticipo la liquidità necessaria per pagare gli stipendi e far fronte alle spese fisse, dall’altro lato la grande azienda si dimostra vicina alle loro esigenze, con la possibilità aggiuntiva di selezionare e premiare quelli più sostenibili. Così facendo, ci guadagna anche in reputazione. Questa scelta infatti può essere certificata mediante un claim etico, cioè una dichiarazione di sostenibilità normata dalla specifica tecnica ISO/TS 17033. A Bureau Veritas, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione, spetterà poi il compito di validare questo claim, cioè capire se è compatibile con le caratteristiche, gli strumenti e il piano d’azione dell’azienda, e di verificarlo, cioè passare in rassegna i dati per accertare che la promessa sia stata rispettata.
Punti vendita sempre più verdi
C’è un altro modo per contribuire allo sviluppo del territorio: dare lavoro alle imprese locali. Ogni anno il Gruppo Arena investe una media di 20 milioni di euro per la ristrutturazione dei punti vendita scegliendo le tecnologie che garantiscono le performance necessarie contenendo il più possibile i consumi di energia. “Usiamo l’illuminazione a led e i fluidi refrigeranti non climalteranti come la CO2. Dove è possibile dotiamo i punti vendita di pannelli fotovoltaici che finora ci hanno già permesso di evitare l’emissione in atmosfera di 11mila tonnellate di gas serra”, specifica l’energy manager Francesco Taverna. Nel cassetto c’è anche il progetto di impiegare veicoli elettrici per le consegne dell’e-commerce, sviluppato a tempo record dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria.
Il Gruppo Arena di fronte all’emergenza Covid-19
È sempre nell’ottica di mostrarsi come un partner affidabile che il Gruppo Arena ha bloccato tutti i prezzi dei prodotti delle aziende siciliane nelle convulse settimane della primavera 2020, quando ancora era impossibile prevedere il decorso dei contagi. “Abbiamo anche messo in campo una serie di iniziative per venire incontro alle famiglie e al personale sanitario”, racconta il responsabile marketing Francesco Anfuso. “Come il ‘carrello sospeso‘, un meccanismo per donare generi alimentari di prima necessità a chi ne aveva bisogno, in collaborazione con Comuni, associazioni, Caritas e Banco alimentare”. Quest’ultimo è stato protagonista di un’altra campagna, ribattezzata “Alimentiamo la speranza”, che ha visto la collaborazione di trenta aziende siciliane e ha totalizzato donazioni alimentari per un valore complessivo di 200mila euro.
“Anche durante i cicli economici avversi, abbiamo sempre fatto i nostri investimenti quando eravamo sicuri che fosse garantita la sostenibilità economico-finanziaria, creando e salvaguardando posti di lavoro”, conclude Andrea Campagnolo. “Accanto alla sostenibilità economica, puntiamo anche a quella sociale e ambientale. Si spiega così l’alto grado di accettazione sociale di cui godiamo nel territorio”.
Mantenere salda questa fiducia proprio durante le congiunture sfavorevoli, come quella che abbiamo vissuto in questi mesi a causa della pandemia, è il punto di partenza per superarle insieme e gettare le basi per la ripresa. Non a caso, “il 2020 è stato un anno molto importante in cui le aziende ci hanno riconosciuto come un vero alleato per sostenere la propria filiera”, conferma Enrico Viganò, Ceo di FinDynamic.
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