Pubblicata la mappa dei 51 siti idonei a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari. Ma nessuno di questi vuole ospitarlo.
In Finlandia il primo deposito per rifiuti radioattivi al mondo destinato a durare in eterno
Nelle fredde lande finlandesi a 300 chilometri da Helsinki il primo deposito per rifiuti radioattivi progettato per durare 100mila anni e resistere agli effetti di una glaciazione, ma non alle variabili incalcolabili delle reazioni dell’uomo del futuro.
Benvenuti negli inferi della terra. A 300 chilometri da Helsinki, nel comune di Eurajoki, in Finlandia si trova il primo deposito permanente al mondo di rifiuti radioattivi. Il sito, chiamato Onkalo che in finlandese significa “grotta”, si trova a 450 metri di profondità, è lungo 60 chilometri ed è stato progettato per durare centomila anni, quanto il tempo di decadimento della radioattività delle scorie che verranno immagazzinate.
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La costruzione del deposito per rifiuti radioattivi
Nel sito di Onkalo, sul Baltico, a poca distanza dalla centrale nucleare di Olkiluoto che la francese Areva sta faticosamente tentando di portare a termine, ci lavorano 30 uomini che, come fossero formiche, in turni di 8 ore senza sosta per 24 ore al giorno scavano per costruire il bunker che ospiterà le scorie nucleari delle due centrali nucleari di Olkiluoto e di Loviisa situate a pochi chilometri. Il deposito di due milioni di metri cubi di spazio si trova nel basamento roccioso di granito vecchio di quasi due miliardi di anni, è stato compattato da almeno cinque glaciazioni e ha una sismicità prossima allo zero.
La legge finlandese per l’energia nucleare fu modificata nel 1994 e stabilì che tutti i residui nucleari prodotti in Finlandia sarebbero dovuti rimanere nel territorio nazionale. Nel 2000, la zona di Olkiluoto fu scelta per l’immagazzinamento sotterraneo a lungo termine per il combustibile nucleare esausto.
Come da accordi sottoscritti dalle due società elettriche finlandesi, TVO e Fortum, proprietarie delle due centrali nucleari di Olkiluoto e di Loviisa, e con l’assenso del Governo, la società Posiva responsabile della costruzione del deposito, ha iniziato i lavori per la realizzazione del sito nel 2015 che sarà terminato nel 2020. Il deposito inizierà ad accogliere le barre di uranio impoverito delle due centrali nucleari a partire dal 2025. Al termine dei lavori il deposito sarà costato 3,5 miliardi di euro.
Lo stoccaggio delle scorie radioattive
Il combustibile esaurito delle centrali verrà stoccato in capsule composte da strati di ferro, rame, bentonite e in fine sigillate in un guscio di cemento e poi sepolto nelle profondità della terra, in questi corridoi sotterranei.
Nel 2012 un gruppo di ricercatori del Royal Institute of Technology di Stoccolma pubblicò un documento che suggeriva che le capsule di rame non erano immuni alla corrosione, a differenza di quanto sostengono le società incaricate della realizzazione del progetto.
Serviranno cento anni per riempire il deposito di scorie e nel 2125 il deposito chiuderà definitivamente i battenti.
Nei 100mila anni di vita del sito, il tempo di 4mila generazioni umane, verranno stoccate 6.500 tonnellate di rifiuti radioattivi. Il decadimento della maggior parte della radioattività è previsto nei primi mille anni, periodo in cui la radioattività si ridurrà di 100mila volte.
Cosa ci sarà tra 100mila anni nessuno lo sa e nessuno lo può immaginare, se l’uomo ci sarà ancora o se sarà estinto. Per questo motivo una delle sfide più difficili legate alla realizzazione del deposito è decidere quale tipo di messaggio, e in che forma, lasciare ai posteri per segnalare la presenza del deposito nucleare. Oggi la legge finlandese stabilisce che la presenza del deposito deve essere segnalata e le informazioni in merito dovranno essere tramandate nel tempo, tuttavia vi sono alcuni che sostengono che il deposito dovrebbe essere dimenticato e nessun segnale dovrebbe essere lasciato, in modo da evitare di suscitare la curiosità delle generazioni future.
Nessun effetto Nimby
La realizzazione del deposito non ha suscitato particolari opposizioni da parte della cittadinanza o di attivisti a differenza di altri tentativi di realizzazione di siti per le scorie nucleari dove hanno trovato opposizione da parte della popolazione. In un sondaggio del 2016 il 41 per cento della popolazione è risultata favorevole all’energia nucleare e solo il 23 per cento si è espressa con voto contrario. Nella regione di Eurajoki, doe è situata la centrale di Olkiluoto una persona su dieci lavora nel settore nucleare.
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L’incertezza del futuro
I ricercatori che hanno lavorato alla progettazione del sito, vista la sua durata, hanno considerato tra le diverse variabili anche una possibile glaciazione. Nel caso di tale eventualità Onkalo potrebbe essere sovrastato da uno strato di ghiaccio di 2,5 chilometri che trasformerebbe il terreno in permafrost fino a 600 metri di profondità. Secondo le previsioni di Posiva, che ha fatto degli studi in Groenlandia, si potrebbero verificare delle fratture nel terreno dove è situato il deposito a causa del peso del ghiaccio e della pressione permafrost, ma non fino alla profondità di dove è situato il deposito.
Le ricerche di eventuali effetti dati dall’evoluzione del clima proseguono in base a quanto previsto dalla regolamentazione dell’Autorità finlandese per la sicurezza nucleare.
In realtà la grande minaccia del deposito è la possibile futura intrusione dell’uomo, nessun deposito nucleare, come del resto le centrali nucleari, possono definirsi sicure al cento per cento.
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