
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
Scienziati finlandesi sperimentano celle a combustibile utilizzando l’idrogeno prodotto da lavorazioni industriali. Un ciclo chiuso che produce energia rinnovabile.
Gli scienziati in Finlandia stanno sperimentando celle a combustibile che utilizzando l’idrogeno prodotto da lavorazioni industriali, in un ciclo chiuso e che produce energia rinnovabile.
L’idrogeno come vettore energetico nella produzione di energia rinnovabile. Ne sono convinti i ricercatori del Technical Research Centre of Finland (VTT), che dallo scorso gennaio, stanno sperimentando un sistema per la produzione di energia elettrica utilizzando l’idrogeno di scarto prodotto durante i processi industriali.
Nello specifico viene utilizzato l‘idrogeno derivato dalla produzione di clorato di sodio (NaClO3), un solido bianco utilizzato nell’industria prevalentemente per scopi di sbiancamento (in particolare nella carta). Viene prodotto tramite elettrolisi, che genera idrogeno puro come sottoprodotto.
Il prototipo, chiamato DuraDemo, è stato sviluppato nel sito industriale Kemira Chemicals di Oy, un polo chimico che consuma 578 Gwh l’anno. La centrale a celle a combustibile (molto simili per funzionamento a quelle utilizzate nelle automobili) dalla potenza di 50 kW, prende l’H2 di scarto producendo elettricità e acqua come prodotto di scarto.
Secondo quanto riportano le rilevazioni effettuate dal team di ricerca, la centrale a fuel cell opera in un regime di efficienza di circa il 54 per cento, in linea con i rendimenti medi della tecnologia a idrogeno. Si è calcolato inoltre che il sistema taglierà i consumi energetici del sito produttivo di circa il 10-20 per cento.
Un progetto sperimentale che fornirà dati importanti sulla fattibilità delle celle a combustibile, ma che comunque spiana la strada alla tecnologia a idrogeno e alla produzione di energia da fonti rinnovabili e a emissioni quasi zero.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
I pannelli fotovoltaici sono la tecnologia verde più utilizzata nella transizione energetica. Ma come smaltirli e riciclarli quando diventano obsoleti?
Il governo vara il ddl che segna l’inizio del ritorno al nucleare, di nuova generazione, per contribuire alla decarbonizzazione. Quali pro e quali contro?
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
Il governo vara un decreto per aiutare le famiglie più fragili contro il caro bollette. Ma manca il disaccoppiamento dei prezzi di gas ed elettricità.
Bp aumenterà gli investimenti nei combustibili fossili di circa il 20 per cento, tagliando del 70 per cento quelli nelle rinnovabili.
A cinque anni dall’entrata in funzione di Tap, il progetto di ampliamento della capacità di trasporto di gas riporta l’attenzione sull’opera.
Da una parte, l’Italia stringe un accordo sulle rinnovabili con Emirati Arabi Uniti e Albania. Dall’altra, continua la corsa al gas fossile.
Dopo aver abbandonato il gas russo, l’Austria sta puntando sulle pompe di calore e la geotermia. Un esempio che potrebbe ispirare il resto d’Europa.