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Firenze, la neosindaca porta avanti la lotta agli affitti brevi nel centro storico
La giunta di Firenze prosegue con i provvedimenti atti a porre un freno agli effetti negativi dell’overtourism.
Un nuovo capitolo del fenomeno overtourism che anche in Italia sta modificando negativamente la vita dei cittadini in molte delle nostre città d’arte. Questa volta al centro è Firenze che tenta ormai da qualche tempo di porre un freno a quella che è una delle conseguenze più immediate della perenne invasione di turisti che arrivano a visitarla. Parliamo dell’assenza di appartamenti e soluzioni abitative destinate ai fiorentini soppiantate invece da vari b&b per i viaggiatori. La neo sindaca Sara Furnaro ha ribadito la volontà di porre un blocco alle locazioni turistiche brevi che vanno a snaturare l’identità del centro storico. Il provvedimento è la risposta a un precedente atto della Giunta fiorentina, bloccato e reso vano dal Tar dopo le rimostranze delle parti lese.
Affitti brevi nei centri storici: un problema diffuso a cui trovare una soluzione
La sindaca di Firenze Sara Furnaro ha più volte sottolineato che sarebbe necessario un provvedimento nazionale sul tema affitti nel centro storico: non è solo la sua città infatti a doversi confrontare con lo spopolamento dei centri a favore dei turisti. E lo ha ribadito anche nel recente incontro con la Ministra del Turismo Daniela Santanchè che ha incontrato per discutere del prossimo G7 del Turismo che si terrà a Firenze dal 13 al 15 novembre 2024.
Le conseguenze della diffusione massiva dei vari b&b in centro sono note a tutti: in primo luogo la carenza di immobili per i fiorentini e di riflesso l’aumento folle dei prezzi dei pochi a disposizione. Ciò crea la fuga dei cittadini costretti ad allontanarsi da Firenze per cercare casa nell’hinterland. Anche altre grandi città turistiche europee come Barcellona hanno messo in campo provvedimenti di questo tipo per “frenare” questo fenomeno
Sono recentissime le proteste, anche scenografiche, degli spagnoli contro i turisti nelle grandi città e nelle loro isole super affollate. O le disposizioni delle amministrazioni pubbliche di altre mete come Amsterdam e Copenaghen per limitare i disagi da overtourism. Si tratta dunque di un problema su scala europea che esigerebbe soluzioni condivise e rapide. Che non arrivano.
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